lunedì 25 gennaio 2010

I desiderata della gente di Rioveggio.









“Serve una nuova chiesa. Quella che c’è, è un piccolo oratorio costruito nell’immediato dopoguerra quando la popolazione di Rioveggio era poco numerosa. Lo sviluppo che ne è seguito con l’arrivo dell’autostrada l’ha resa da tempo insufficiente. Abbiamo già l’area e il progetto, ci aspettiamo ora una convinta e concreta partecipazione della comunità religiosa per avviare i lavori”. Chi denuncia la necessità di Rioveggio è Patrizia Zanini e nel portare all’attenzione il tema porta un esempio emblematico di quello che è Rioveggio. Divenuto un forte punto di riferimento della vallata del Setta per l’arrivo del casello autostradale grazie al quale hanno potuto nascere numerose imprese commerciali, artigianali e industriali, ora la borgata, che si è naturalmente allargata nel tempo, è alla ricerca dell’immagine che ne consolidi il ruolo strategico e che le permetta di cogliere le nuove opportunità per trasformarsi in una ‘cittadina’. In sintonia con la Zanini, Antonella Maroni. “Non c’è a Rioveggio la scuola elementare. Abbiamo la materna e l’asilo nido il cui numero elevato di utilizzatori testimonia l’esigenza”. Domenico Lotta lamenta carenza di servizi: “ Lo sgombero della neve non è sempre attento e sufficiente”. Innamorata della borgata, Cinzia Ciamponi: “E’ un bel paese con bella gente. Ha i limiti strutturali e di qualità dei servizi di una periferia”. Ha le idee chiarissime Jessica Carruba: “Manca una palestra per l’attività che aiutano il mantenimento della salute e del fisico”. Anche Lisa Toninello indica una carenza precisa: “Mancano punti di ritrovo per i giovani come per esempio una paninoteca”. L’imprenditore in pensione Stefano Ruggeri commenta: “Non è stata ancora colta appieno l’opportunità data dall’arrivo del casello autostradale anche per una tradizionale chiusura verso il nuovo. Il non aver capito in tempo la nuova stagione di Rioveggio ha reso più difficile la crescita e in alcuni casi l’ha bloccata”. Catia Silena, che pur operando nella vicina Lama di Setta è spesso a Riove ggio, dà un giudizio di vallata: “La valle ha la necessità di un disegno definitivo e unitario della viabilità e dell’organizzazione residenziale”.

Fra le richieste delle tante giovani mamme di Rioveggio ci sono quelle di un ampliamento del servizio di scuola materna e della apertura di una scuola elementare. richieste motivate dall’incremento del numero di piccoli utilizzatori. “Abbiamo riscontrato un aumento del numero di istanze presentate con sempre maggiore insistenza,” precisa l’assessore alla scuola di Monzuno Ermanno Pavesi. “Stiamo valutando la possibilità di dare una risposta positiva e soprattutto stiamo cercando i modi per reperire le risorse necessarie anche se siamo in momenti di notevoli ristrettezze. La Giunta comunale ritiene comunque che la situazione di Rioveggio ci debba impegnare in questa direzione”.


I lavori per la Variante di Valico sono a Rioveggio nel pieno dell’attività. Sono incentrati sul lungo viadotto che dalla Quercia arriva a Pian di Setta. L’opera è la più significativa del nuovo tracciato della A1 in Val di Setta. “ Siamo riusciti a ridurre l’impatto”, informa il sindaco di Monzuno Marco Mastacchi, “ grazie ad alcune nostre richieste accolte da Società Autostrade, come per esempio per il trasporto dei materiali di risulta che avrebbero dovuto essere trasportati via gomma attraverso l’abitato di Rioveggio. Invece, quelli delle gallerie vuelli delle gallerieQQQQQQQuelliengono trasferiti nell’area di scarico con un nastro trasportatore. mentre i materiali del nuovo casello sono trasportati via Autostrada nella discarica a nord di Rioveggio, evitando così comprensibili grossi disagi alle popolazioni”.




La frazione è cresciuta tanto inaspettatamente da non avere neppure una piazza quale punto di riferimento comunitario e luogo di aggregazione sociale. Il vero centro, anche identificativo del borgo, è ora il Centro sportivo gestito dalla Polisportiva che si è data anche un ruolo di pro-loco.

Le mamme di Rioveggio, per organizzare le attività destinate ai loro bambini, si sono costituite in associazione, alla guida della quale vi è Fulda Bianco, destinata certamente a divenite la prima presidente. Le mamme hanno così voluto sopperire alla mancanza di strutture scolastiche in grado di seguire i ragazzi anche nelle attività ludico-ricreative.

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