Alle stazione ferroviaria di Sasso Marconi alle 17 un inaspettato annuncio. Il treno delle 17.05 per Marzabotto era stato soppresso. Conseguentemente era cancellata anche la corsa delle 17.30 da Marzabotto per Bologna.
E’ stata una corsa alla fermata degli autobus e soprattutto un coro di telefonate per chiedere a nonni, parenti e ad amici di ritirare i bambini che uscivano da scuola o dall’asilo.
Qualcuno ha persino pensato di risolvere con l’autostop nella speranza di riuscire ad onorare l’appuntamento dal dentista.
All’origine della soppressione, una disfunzione del sistema centrale informatizzato.
“ E’ l’ennesimo caso di soppressione di treni, quando era stato assicurato che il nuovo sistema avrebbe risolto tutti i problemi relativi agli orari dei treni e avrebbe portato alla loro ottimizzazione”, spiega Mauro Sorbi uno dei malcapitati che ha optato per il rientro a Bologna. “Ormai la cancellazione di corse è quasi giornaliera. Gli abbonati e i pendolari non sanno più a che ora partiranno o a che ora arriveranno. Non ci sono neppure le corriere sostitutive. La disorganizzazione è massima”, ha concluso.
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