mercoledì 13 maggio 2009

Idraulico di Monzuno


“Abbiamo sentito molto la crisi. Si preferisce persino tenere un rubinetto rotto piuttosto che chiamare chi lo può riparare. Si cerca di accantonare il più possibile e di non spendere nulla”.

E l’immagine data dall’idraulico Paolo Franchi di Monzuno per spiegare il momento difficile per chi, come lui, fa l’artigiano. “Il vero dramma è comunque la mancanza di interventi per nuove case. Non si costruisce più, per cui non si fanno nuovi impianti in questo periodo. Sono quindi in crisi tutti gli operatori di questo settore.
Negli ultimi tempi siamo chiamati per qualche urgenza o per cambiare caldaie rotte. Non si fa nulla di più e spesso non siamo pagati. Non si capisce se per mancanza di denaro o perché si approfitta del momento nel quale, come si sa, la crisi è profonda e coinvolge tutti”.

Franchi è decisamente amareggiato e aggiunge. “Aspettiamo comunque che questo momento difficile passi. In questo periodo riempiamo i lunghi tempi morti con una approfondita manutenzione alla nostra casa. Non tutti i mali vengono per nuocere se la crisi si supera in un tempo breve, altrimenti sono ‘cavoli amari”.

Nonostante tutto quindi si aspetta la fine del tunnel e si guarda a quando si potrà riprendere il lavoro, con energia rinnovata.

Nessun commento: