sabato 10 gennaio 2009

CARLINO


L’eredità lasciata a tutti da Carlino Nobili, scomparso pochi giorni fa, è un fotomontaggio che aggiunge all’immagine classica di Sant’Antonio attorniato dagli animali quella dello stesso Carlino.

A chi non conosceva Nobili il santino può apparire una stranezza. Chi invece lo ha conosciuto sa che quella è la vera immagine che riassume, in modo semplice e diretto, la sua vita. Sassese da sempre, Carlino, coltivatore di vecchio stampo, ha fatto della convivenza con gli animali la principale attività. La sua stalla era un gioiello. Cercatore di tartufi sapeva, grazie alla suo vero amore per il collaboratore a quattro zampe, ottenere sempre il meglio.

Le sue uscite sui monti bolognesi alla ricerca del prezioso tubero sono rimaste proverbiali, sia per la quantità , sia per la qualità di tartufo trovato. Poi con l’avanzare degli anni, la sua attenzionei si era concentrata sul pollaio: ha avuto fino a cento galline poiché non amava ‘tirargli il collo’.

Il figlio Tonino racconta che alcuni anni fa il padre era stato colpito da una malattia grave. Convinti che fosse giunto al ‘capolinea’, i famigliari decisero di riportarlo a casa perché potesse morire nel proprio letto. “Volle subito a visitare il pollaio” racconta Tonino. “Da quella visita, piano piano ripartì il suo recupero fisico. Sarà stata una coincidenza” aggiunge, “ ma a noi ha rafforzato la convinzione che i suoi animali lo avessero aiutato ad attaccarsi alla vita”.

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