giovedì 7 marzo 2024

Rabbia a San Benedetto Val di Sambro per la chiusura della SP79.

Per il Sindaco la chiusura della strada provinciale è purtroppo il triste epilogo di un disastro annunciato.


L’informazione-sfogo del Sindaco di San Benedetto Val di Sambro e consigliere metropolitano Uniti per l’Alternativa, Alessandro Santoni: 

Martedì scorso, 5 marzo, la Città Metropolitana ha disposto la immediata chiusura al transito  della SP79 "Pian di Balestra", nel territorio del Comune di San Benedetto Val di Sambro, fino al ripristino in sicurezza della viabilità. Tutto ciò a seguito di un movimento franoso che ha interessato il corpo stradale della strada provinciale, associato alla caduta di massi in strada.

A fare arrabbiare il Sindaco di San Benedetto Alessandro Santoni, e con lui i colleghi consiglieri Metropolitani di Uniti per l’Alternativa Angela Bertoni e Diego Baccilieri, è proprio il fatto che questa situazione era stata più volte posta all’attenzione del Consiglio Metropolitano, il quale dal canto suo aveva sempre risposto asserendo che tale infrastruttura non si trovava uno stato di pericolo.

“Fa davvero dispiacere assistere alla triste cronaca di una vicenda il cui esito era purtroppo scontato. Prima con due interrogazioni e poi con una visita sul posto alla presenza del Consigliere delegato Crescimbeni, è stata con insistenza posta la questione della SP79. Da Amministratore comprendo le difficoltà derivanti dalla gestione di un territorio fragile, ma ciò che non comprendo sono la ostinata asserzione di una presunta situazione di mancanza di pericolo, sconfessata dai fatti di questi giorni, associata alla assenza di interventi nonostante le enormi risorse messe a disposizione del Commissario Straordinario Generale Figliuolo. Non va infatti dimenticato che l’area da cui è scaturito il dissesto dei giorni scorsi, rientra tra quelle che furono colpite dagli eventi eccezionali del maggio 2023: lì poco o nulla è stato disposto come intervento di messa in sicurezza da parte della Città Metropolitana, e la caduta di massi in strada ne hanno rappresentato il naturale epilogo. Ed ora ci troviamo di nuovo a dover sostenere tutti i disagi derivanti dall’ennesima chiusura di un importante collegamento, che ci spinge a coinvolgere per la quarta volta il Consiglio metropolitano, al quale abbiamo chiesto prima di tutto se intenderà adoperarsi per risolvere le problematiche e con quali tempi. Speriamo davvero che questa sia la volta buona e soprattutto speriamo che l’Ente comprenda la necessità di intervenire anche sulle tante altre situazioni diffuse, che con insistenza portiamo da anni all’attenzione non per fare polemica, bensì perché la situazione – come dimostrano i fatti – è diventata non più sostenibile, lungo la SP79 come in altre strade provinciali di questa parte di Appennino, a partire dal tratto di SP61 che collega Pian del Voglio con il casello di Rioveggio".

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Poteva sistemarla il comune di San Benedetto val di Sambro o quello di Monzuno se sapevano che era in pericolo, visto che i soldi li hanno

Anonimo ha detto...

Ma la città metropolitana di Bologna è la stessa che asseriva che il ponte Leonardo da Vinci era sicuro !
Ma nessun dirigente è stato rimosso !

Stefano ha detto...

è uno scandalo, andavamo molto meglio con le province almeno le strade non arrivavano a questi
livelli vi ricordate la frana di gardeletta 4 anni per finire da rioveggio a san benedetto la provinciale è una mulattiera a sasso Marconi la provinciale che va da sasso a calderino idem come esempio per chi gira è un disastro.
Mi chiedo ma Lepore controlla quello che fanno?
Stefano

Anonimo ha detto...

Istituire la Città metropolitana è stata, specialmente per la montagna una sciagura.

Anonimo ha detto...

Per Sig. Stefano, Lepore è stato troppo impegnato per istituire i 30Km/ora, e per multare chi faceva una grigliata.

Anonimo ha detto...

Purtroppo il signor Lepore è incompetente della montagna e a quanto pare neanche per la città certe persone vorrebbero mandate a casa finché ci sono certi incompetenti a dirigere andrà sempre peggio

Anonimo ha detto...

Non serve essere competenti, basta essere servi e la carriera è assicurata.