Sabato 23 marzo il taglio del nastro alla Casa della Solidarietà di Casalecchio di Reno
L’unione informa:
Sabato prossimo, 23 marzo, alle 15, si
appresta ad aprire ufficialmente le sue porte CasaLab, il nuovo
spazio di coworking creato all’interno della Casa della Solidarietà di via
del Fanciullo, 6 a Casalecchio di Reno.
CasaLab è stato pensato in particolare per le
giovani generazioni che vogliono sviluppare progetti, start up e idee
imprenditoriali, ma non hanno la possibilità di farlo senza un investimento
iniziale considerevole o uno spazio accogliente e dotato di attrezzatura
professionale.
Gli spazi sono infatti dotati di tutto il necessario
per il coworking, come una connessione a banda larga, postazioni
munite di docking station, monitor, stampanti 3D e multifunzione. Sono a
disposizione anche attrezzature per riprese video e streaming online, tra
cui una telecamera professionale 4K con relativo cavalletto, un drone per
riprese aeree, uno stabilizzatore, un mixer video per le dirette, un kit green
screen e un sistema completo Mac Studio per il montaggio video
professionale. Oltre alle 4 postazioni dedicate al coworking ci sono anche due
postazioni per lo smart working attrezzate con workstation e monitor
di grandi dimensioni.
CasaLab sarà inoltre teatro di corsi di
formazione specifici, nonché base di partenza per sviluppare sinergie
e collaborazioni con le aziende dell’Unione e le associazioni del
terzo settore, a partire da quelle che operano nella stessa Casa della
Solidarietà, per l’avvio di nuove imprese e progettualità che coinvolgano la
comunità.
CasaLab si rivolge prioritariamente a tutti i
cittadini e le cittadine dell’Unione Reno Lavino Samoggia, con un’attenzione
particolare alle persone in carico all’Emporio Solidale il Sole e al Centro per
le Vittime, in caso di disponibilità gli spazi potranno essere messi a
disposizione anche per chi proviene da fuori dall’Unione.
Per l’utilizzo degli spazi è prevista una piccola
quota per contribuire alla manutenzione delle attrezzature e all’acquisto dei
materiali di consumo.
Sul sito www.coworking-casalab.it (creato
da neolaureati interessati a diventare frequentatori di CasaLab e presto
online) saranno disponibili tutte le indicazioni utili, il
regolamento di utilizzo e la modalità per prenotare l’accesso a CasaLab e
l’utilizzo delle attrezzature.
“CasaLab, il co-working che non c’era e che oggi c’è grazie alla sinergia tra
diversi soggetti che lo hanno reso possibile,” spiega il vicesindaco di
Casalecchio di Reno, Massimo Masetti, che ha seguito per l’Unione il progetto. “Si
tratta di uno spazio con attrezzatura all’avanguardia per fornire opportunità
in particolare ai ragazzi e alle ragazze del nostro territorio. Il luogo in cui
è stato realizzato non è casuale, la Casa della Solidarietà è il cuore pulsante
del volontariato casalecchiese ed offrirà stimoli e occasioni a chi frequenterà
CasaLab. In più, il fatto che sia realizzato e gestito grazie alla
collaborazione con associazioni del territorio come Emporio Solidale il Sole,
Associazione Amici della Casa della Solidarietà e Centro per le Vittime è un
ulteriore valore aggiunto. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza
il contributo fondamentale della Fondazione OTB main sponsor del progetto, il
ringraziamento va esteso anche a Fondazione Carisbo, che ha compartecipato
all’acquisto di una parte degli arredi, e al Comune di Casalecchio di Reno,
proprietario dei locali, che ha co-finanziato i lavori di adeguamento eseguiti
da Adopera Srl”.
“Con l’aggravarsi della situazione politico-economica internazionale, OTB
Foundation, la non profit del gruppo OTB, polo di moda internazionale fondato
dall’imprenditore Renzo Rosso, ha iniziato a dedicarsi al progetto degli Empori
Solidali in modo sempre più concreto e incisivo, attraverso l’apertura di nuovi
centri nel Veneto - regione dalla quale proveniamo - e il sostegno ad altri in
tutta Italia,” aggiunge Arianna Alessi, vicepresidente di OTB Foundation. “In
base alle richieste specifiche, forniamo ad esempio cibo o beni di prima
necessità per garantire un supporto concreto alle famiglie in difficoltà. In
particolare, la Fondazione ha selezionato questo progetto perché focalizzato
sul lavoro, unico vero mezzo grazie al quale una persona raggiunge
l’indipendenza, economica e non solo, per potersi reinserire nella comunità di
appartenenza. Speriamo in futuro di poter fornire un ulteriore contributo
all’Emporio Solidale il Sole che svolge un ruolo importantissimo su questo
territorio, sostenendo oltre 500 famiglie”.
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