Il traguardo dei 100 anni di Nonna Iolanda è stato vissuto come un record sportivo: Iole infatti, atleta della cucina, prepara tutti i giorni crescentine e tigelle per il bar del nipote
Nata a Vergato il 2 marzo del 1924, Iolanda
Paltretti ha spento 100 candeline e la sua famiglia ha voluto festeggiarla in
questo giorno importante riunendo tutte le persone che le vogliono bene,
insieme al Sindaco e al Vicesindaco di Vergato.
I festeggiamenti si sono svolti presso la trattoria
Malvina, luogo da sempre caro alla festeggiata e ai suoi familiari.
La neo centenaria ha vissuto tutta la vita in campagna facendo lavori pesanti, senza mai lamentarsi.
Rimasta vedova a 53 anni, per stare vicino alla
figlia Gabriella, da Santa Maria Villiana di Gaggio Montano, si trasferì a
Vergato dove vive tuttora.
Iole, così viene chiamata da tutti, continua a
essere una donna molto attiva sia a casa che al lavoro. Tutti i giorni infatti
scende le scale per recarsi al Bar Quadri sotto casa gestito dal nipote
Gianluca, per preparare tigelle e crescentine fritte insieme alla figlia
Gabriella. Per la sua famiglia Iole cucina ancora con grande sapienza e
passione le prelibatezze tipiche della nostra tradizione bolognese come
lasagne, tortellini e tagliatelle.
Il sindaco Giuseppe Argentieri ha portato gli auguri di tutta la comunità
vergatese, e nel consegnare a Iole una pergamena celebrativa, ha voluto
sottolineare: “Sempre con grande piacere abbiamo l’occasione di festeggiare
persone come Iolanda che compie cent'anni in splendida forma e che rappresenta
un patrimonio di saperi culinari della tradizione, non solo del nostro
Appennino ma di Bologna intera. I nostri centenari hanno attraversato un secolo
estremamente innovativo con cambiamenti inimmaginabili precedentemente. Loro ci
insegnano in qualunque situazione che cosa significa vivere con dignità,
coerenza e valori. Il mio augurio a Iolanda per questi cento anni portati
magnificamente. E’ un grande insegnamento per le nostre ragazze e ragazzi, per
tutti i giovani, non solo della sua famiglia - che è ampia e stupenda - ma di
tutta la nostra comunità”.
Martina Mari
Foto
di Giorgia e Laura Bellotti.
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