Sanzionate due società di messaggistica. Bloccate le app illecite.
Il Comando informa:L’Autorità per
le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), con il supporto del Gruppo
Radiodiffusione ed Editoria della
Guardia di Finanza, ha eseguito accertamenti su due società nel settore dei
servizi di comunicazione elettronica, in particolare sulla presenza on-line di
una serie di applicazioni mobili illecite (app scaricabili su smartphone da
siti o market non ufficiali), il cui funzionamento non era in linea con la
normativa del Codice delle Comunicazioni Elettroniche.
Gli utenti che
aderivano alla promozione, tramite le funzionalità delle app, cedevano, dietro
piccoli compensi, i messaggi SMS inutilizzati rispetto al quantitativo
complessivamente contenuto nei pacchetti di offerte sottoscritte con i
rispettivi operatori di telefonia mobile. Gli stessi SMS, successivamente
reimmessi sul mercato mondiale, venivano venduti a società operanti nel settore
delle comunicazioni elettroniche (quali aggregatori/reseller e/o fornitori di
messaggistica aziendale), per essere riutilizzati nei servizi di messaggistica
pubblicitaria o di marketing di tipo OTP (password usa e getta), A2P (da
applicazione a persona) o similari.
Un sistema
fraudolento attraverso il quale le società di messaggistica, dopo aver indotto
gli utenti dei servizi mobili a contravvenire agli accordi contrattuali
sottoscritti con i rispettivi gestori e in base ai quali è vietata la rivendita
di qualsiasi servizio fornito, ottenevano cospicui guadagni dalla successiva
commercializzazione degli SMS illecitamente acquisiti, cedendoli a un prezzo
superiore (€ 0,01) a quello sostenuto (€ 0,005), seppure concorrenziale
rispetto all’offerta di mercato.
Nel corso dei
controlli, i finanzieri del Nucleo Speciale Beni e Servizi, coordinati dal
Comando Unità Speciali e dal Comando dei Reparti Speciali della Guardia di
finanza, hanno acquisito la documentazione contabile e le informazioni utili a
qualificare la tipologia del servizio offerto e ricostruire la filiera illegale
di commercializzazione dei messaggi SMS.
È così emerso
che una prima società di capitali brianzola, operante nel settore della
consulenza tecnologica ed informatica, agisse come "operatore di comunicazione"
senza averne titolo, mentre una seconda società di capitali, con sede nel
modenese, operante nella fornitura di servizi di comunicazione elettronica,
gestiva le applicazioni illecite.
Dalla lettura
della documentazione contabile delle due società, è stato possibile determinare
che, con tali modalità illecite, nel triennio 2020-2022, sono stati gestiti 768
milioni di SMS (sia in ambito UE che extra UE), 203 milioni dei quali
interessanti il territorio nazionale.
In esito agli
accertamenti svolti dalla Gdf, l’Autorità ha avviato un procedimento
sanzionatorio che si è concluso con l’irrogazione nei confronti delle società
coinvolte di una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 280.000 €, per la
mancata corretta identificazione della linea chiamante.
Infatti,
queste app inviavano i messaggi dal terminale del cliente che aveva ceduto i
propri SMS non utilizzati; pertanto, il numero del cliente appariva come il
mittente, con il rischio che questi potesse essere chiamato o, peggio,
sfruttato per attività fraudolente o comunque contrarie alla legge (a seguito
di furto dell’account on line).
I soggetti
sanzionati, tramite le piattaforme da loro gestite, “ordinavano” al dispositivo
mobile privato di inoltrare SMS a contenuto commerciale con l’utilizzo delle
numerazioni degli utenti. Tali messaggi, privi dei riferimenti aziendali dei
soggetti giuridici che ne originavano il contenuto, di fatto spostavano la
responsabilità dei contenuti sul titolare della numerazione, il tutto in
violazione del disposto normativo in materia.
Per
contrastare tale fenomeno, l’Autorità, nell’ambito delle attività del Comitato
Tecnico sulla Sicurezza delle Comunicazioni Elettroniche, cui partecipa anche
la Guardia di finanza, ha adottato un piano di interventi, che prevede l’esecuzione
di controlli mirati ed il blocco delle applicazioni individuate in base alle
attività di vigilanza svolte. Inoltre, tale piano impegna gli operatori a
monitorare gli effetti delle misure adottate e ad informare tutti gli utenti
sulla natura illecita di tali pratiche nonché sui rischi connessi all’adesione
a tali iniziative (es. blocco della SIM da parte del gestore per utilizzo
anomalo).
L’attività risulta frutto delle sinergie tra AGCOM e la Componente speciale della Guardia di finanza, costantemente protese alla tutela degli utenti del mercato e del sistema di comunicazione elettronica.
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