L’Unione
Comuni Appennino Bolognese lo saluta con riconoscenza e lo ringrazia
di Martina Mari
Il 31 dicembre Marco Tamarri ( nella foto), responsabile del Settore Cultura e Turismo dell’Unione Comuni Appennino Bolognese, andrà in pensione.
Marco è stato assunto presso la Comunità Montana dell’Appennino Bolognese
alla fine del 2013; Comunità Montana diventata poi Unione dei Comuni. Parliamo
quindi di 10 anni di lavoro per il vasto territorio del nostro Appennino,
preceduti da tanti anni sia a Porretta Terme che nel ruolo di responsabile
delle attività culturali e dei musei in Provincia di Bologna.
Gli amministratori ricordano:
“Dieci anni davvero intensi per l’Unione
Comuni Appennino Bolognese, costruita mattone su mattone. Ora possiamo dire che
ne è valsa la pena: siamo 11 comuni coesi che condividono l’impegno per
migliorare la qualità della vita dei cittadini della montagna bolognese. Uno
di questi mattoni - ci piace dire le fondamenta - è proprio il lavoro di Marco
Tamarri, autentico motore di propulsione nel turismo, nella cultura, in tutto
ciò che è storia, socialità, passione e identità. Grazie a lui abbiamo
costruito la nostra Istituzione mettendo al centro la persona a 360 gradi,
affiancando ai servizi sociali ed educativi, la cultura, il turismo e la promozione del territorio.
Ci piace ricordare l’intenso lavoro per
far crescere le biblioteche - giustamente considerate da Marco il più
importante presidio culturale di un territorio - la promozione dei cammini come
segno distintivo della montagna bolognese, il festival Crinali, il successo
della Rocchetta Mattei, il progetto di Campolo, i tanti eventi organizzati in
ogni angolo dell’Appennino. Ma anche il grande rapporto di collaborazione con
tutti, dai colleghi dell’Unione a quelli di altri territori, fino alle
associazioni di volontariato, le scuole, i professionisti. C’è poi un tratto
distintivo di Marco Tamarri: la valorizzazione del lavoro degli artisti, in
Italia sempre un po’ snobbato ma da lui tenuto in grande considerazione nel
massimo rispetto di questa categoria, fondamentale per l’intrattenimento delle
comunità.
Sì, siamo tutti dispiaciuti che lasci il
lavoro, ma anche molto grati per tutto ciò che ha costruito.”
“Marco Tamarri è l’esempio più illuminante di dedizione e passione al proprio lavoro - afferma il Presidente dell’Unione Maurizio Fabbri -. Un funzionario pubblico, e di questo ruolo è sempre stato molto orgoglioso, che ha saputo caratterizzare il suo lavoro con una abnegazione fuori dal comune, sempre con la gioia nel cuore, come ama dire. Un operatore culturale che ha saputo unire un territorio esaltando le caratteristiche peculiari di ogni luogo, creando festival e rassegne che hanno fatto scuola e che sono punto di riferimento per tutti”.
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