L'intera Tignano si è mobilitata per preparare nel
modo atteso il presepe vivente della frazione.
La location l'ha offerta il bar Mulino al centro del caseggiato: la capanna in balle di paglia l'ha realizzata la ditta Lolli, il ristoro l'ha distribuito ancora il Bar Mulino di Cesarino Benini e la ministra di fagioli con cotiche l'ha preparata Stefano Calzolari. Così si è formata la Sacra Famiglia con qualche licenza storica: il bambino era già nato, i Re Magi sono giunti con un fuoristrada e hanno omaggiato il bambino con devota offerta dei doni.
Ma al di là di qualche licenza affettiva, va riconosciuto la partecipazione dell'intera frazione alla preparazione dei costumi o al sostegno dell'iniziativa che ha il grande merito di allacciarsi a una tradizione molto sentita: quella dell'arrivo di Gesù nella notte magica di Betlemme nel modo più povero e più caldo per l'affetto generale: la Natività è il simbolo su cui poggia la più popolare tradizione cattolica.
Il calzolaioI Re Magi
I figuranti
Il fabbro
Il minestraio
Carboni e la sua coccolata gallina
Nessun commento:
Posta un commento