martedì 27 settembre 2022

L’Appennino bolognese non è rappresentato in Parlamento.

Il sindaco di Marzabotto e presidente del PD, Valentina Cuppi, non ce l’ha fatta. La  regione è andata a destra, boom per Fratelli d'Italia che ha la rappresentanza più sostanziosa. A fronte dei 15 deputati di centrodestra, il centrosinistra se ne ritrova un terzo in meno. 7 a 5 invece al Senato

 

Valentina Cuppi non siederà in Parlamento: il suo nome  infatti appare nell’elenco degli aspiranti parlamentari bocciati alla verifica elettorale di domenica scorsa. Della sua esclusione ha dato notizia il suo principale avversario in consiglio comunale, Morris Battistini. Mentre del nuovo panorama della rappresentanza parlamentare emiliano romagnola ha dato una efficace descrizione  Bologna Today, il cui articolo, inviato da un lettore, riporta:

 Se Bologna resta l'ultimo baluardo del Pd e vede ancora rosso, l'Emilia Romagna si tinge di blu, scegliendo il centrodestra. E' quanto sancito dal voto alle urne di domenica 25 settembre. Voto che pesa ovviamente sulla rappresentanza in Parlamento. A fronte dei 10 deputati e 5 senatori di centrodestra emiliano-romagnoli, il centrosinistra locale si ritrova con un terzo di parlamentari alla camera in meno. 7 a 5 si chiude la partita al Senato. E (quasi) tutti i nomi ormai sono stati designati.

Chi sono i deputati neo eletti in Emilia Romagna

Nel dettaglio, il centrodestra elegge in tutto 15 parlamentari in Emilia-Romagna (coi 7 all'uninominale). La fetta più sostanziosa se la prende Fratelli d'Italia.

Tra i listini del plurinominale, nelle liste di Giorgia Meloni alla Camera si riconfermano l'avvocato bolognese Galeazzo Bignami, Ylenia Lucaselli, Tommaso Foti Gianluca Vinci. Per la Lega avanti Davide Bergamini e Vannia Gava mentre per Forza Italia passa Rosaria Tassinari.

Sono invece dieci gli eletti del centrosinistra per Montecitorio. Oltre ai deputati usciti dall'uninominale ci sono l'ex sindaco di Rimini Andrea Gnassi e Ouidad Bakkalì, che erano stati bocciati negli scontri diretti nei collegi uninominaliElly Schlein, già vicepresidente della regione Emilia Romagna, Paola De Micheli e Stefano Vaccari. Fuori dal Pd passa solo Aboubakar Soumahoro (Verdi-Sinistra), altro sconfitto nell'uninominale. 

In casa M5s vengono invece eletti Stefania Ascari e l'ex procuratore antimafia Federico Cafiero De Raho, mentre Matteo Richetti si conferma per il Terzo polo in entrambi i collegi. Dovrebbe scattare Naike Gruppioni, altro volto bolognese che si andrebbe quindi ad aggiungere al Parlamento 

Chi sono i senatori neo eletti in Emilia Romagna 

Al Senato invece finisce sette a cinque la sfida tra centrodestra e centrosinistra. Per FdI entrano sicuramente il bolognese Marco Lisei, Domenica Spinelli e Elena Leonardi, che si aggiungono ad un altro volto felsineo, Lucia Borgonzoni della Lega - ex senatrice e sottosegretario alla Cultura uscente.

Nel centrosinistra ce la fanno i dem Graziano Delrio, Sandra Zampa e la spunta anche l'imolese Daniele Manca. I 5 stelle confermano Marco Croatti e il Terzo polo elegge Silvia Fregolent .

Chi rappresenterà Bologna al Parlamento

Guardando ai volti nostrani che occuperanno i banchi di palazzo Madama e Montecitorio troviamo tra le fila del centrodestra  il  deputato Galeazzo Bignami, in quota Fratelli di Italia e già parlamentare dal 2018. Sarà in compagnia del collega di partito Marco Lisei, che però sarà seduto tra gli scranni dei senatori. Per lui, 45 anni, si tratta del prima esperienza in Parlamento. Con loro l'altra bolognese di cdx Lucia Borgonzoni, non nuova a palazzo Madama.

Sul versante opposto, troviamo Elly Schlein, svizzera di nascita ma bolognese di adozione ormai.  Vicepresidente della Regione dal 2020, è stata europarlamentare, eletta nelle liste del PD, passata poi a Possibile nel maggio 2015 fino al giugno 2019. Per il centrosinistra l'altro volto bolognese è l'ex sindaco di Imola Daniele Manca. Poi l'imprenditrice Naike Gruppioni del Terzo polo che da neofita del mondo della politica dovrebbe riuscire a sedersi tra i deputati”. 

Uninominali, gli eletti bolognesi

Tra i collegi uninominali del territorio, invece, all'elenco si aggiungono altri nomi ben noti in città. Al suo debutto in parlamento ci sarà l'ex sindaco di Bologna Virginio Merola, in quota dem, che ha stravinto al collegio uninominale U06. Altro volto Pd e autoctono è Andrea De Maria che, sebbene per un soffio ,l'ha spuntata al collegio uninominale U07 . E torna così alla Camera. Infine altro simbolo di Bologna al Parlamento sarà Pier Ferdinando Casini, che torna in Senato, dopo la vittoria su Vittorio Sgarbi al collegio uninominale 03.

Con loro, l'hanno spuntata negli uninominali del nostro territorio anche l'avvocato Enza Rando (csx), eletta al collegio U02, che andrà al Senato e il verde Angelo Bonelli (eletto all'U05 Imola) che andrà alla Camera.

 

5 commenti:

Giovanni ha detto...

E meno male!

Anonimo ha detto...

l'Appennino bolognese non sarà rappresentato in questo parlamento,come dice il testo dell'articolo, ma anche nelle legislature precedenti chi era stato eletto ha fatto molto poco o niente per il territorio.
E si vede in che considerazione viene trattato : es. vedi ponte di
Sasso Marconi.

Anonimo ha detto...

Chi è causa del suo mal pianga sé stesso

Anonimo ha detto...

Ma no, dai, c'è il Pierferdi che rappresenta l'appennino, ha antenati di Lizzano in Belvedere.
Un nome una garanzia di continuità, rivettato al seggio da quattro decenni.

Anonimo ha detto...

Giustissima osservazione anonimo del 28/09 ore 00,51.
In precedenti commenti nel Blog, avevo già definito Pier Ferdinando Casini un “TRASFORMISTA” che ha superato di gran lunga il suo “maestro Fregoli”.

Casini, se fosse il Conte DRACULA, riuscirebbe anche a farsi eleggere Presidente dell’AVIS!!!!

Ciao
Cappuccetto Rosso