giovedì 29 settembre 2022

La gestione della mensa scolastica di Vergato è ‘zoppa’.

 Lo denuncia un genitore che si qualifica ‘preoccupato’: le comunicazioni informative sono possibili a un solo coniuge con conseguenti difficoltà  in caso di coppie separate o di lontananza momentanea del genitore abilitato alla comunicazione  


Un genitore  scrive ;

Fino all’anno scorso il servizio prenotazioni pasti alla mensa scolastica veniva gestito dalle maestre, le quali quotidianamente provvedevano a segnalare i bambini assenti e quelli che non avrebbero fruito del servizio.

Dall’anno in corso la gestione della prenotazione mensa è stata demandata alle famiglie mediante il sito e-civis del comune di Vergato.

La cosa di per sé sembrerebbe un miglioramento perché le famiglie da quest’anno potranno disdire autonomamente tale servizio anche se, andando ad approfondire meglio, si scopre che in famiglia può gestire tale servizio solo uno dei due genitori in quanto il bambino è associato, di norma, al genitore che lo ha iscritto a scuola. Ciò comporta che per accedere a e-civis deve essere utilizzato solamente lo spid di quest’ultimo o, in alternativa, la sua carta di identità elettronica o il proprio CNS. L’altro genitore anche se entra su e-civis non vede associato il proprio figlio e non può fare nulla.

Le prime risposte fornite alle famiglie sono state che il genitore non abilitato può comunque entrare con lo spid dell’altro genitore senza pensare che, ovviamente, per entrare con lo spid dell’altro genitore è necessario che esso sia fisicamente presente perché spesso il sistema di accesso richiede una doppia autenticazione basata su una password e su un codice ricevuto via sms o tramite applicazione sul cellulare.

Il servizio scuola del comune, interpellato, sostiene che questa gestione non sia modificabile perché il sistema e-civis abbinerebbe, a loro dire, il bambino allo spid di uno solo dei genitori (come detto sopra).

Chiediamoci ora come possa essere gestibile nel 2022 una situazione del genere pensando ad esempio a situazioni in cui i genitori siano separati o non conviventi, quando uno dei due (quello non autorizzato alla gestione mensa) che ha tenuto il bambino a dormire a casa propria si accorga al mattino che il figlio ha la febbre e che non lo manderà quindi a scuola … il genitore dovrà provare a contattare l’altro genitore chiedendogli il piacere di disdire il pranzo entro le 9:30 dello stesso giorno, termine perentorio per la disdetta oltre il quale il pasto verrà comunque addebitato,  si parla di circa €. 5,50 a pasto.

Pensiamo anche ad altre possibili situazioni nelle quali il genitore “autorizzato” si ammali o vada in ospedale d’urgenza o che debba andare a lavorare in trasferta non essendo quindi in grado di fornire assistenza all’altro genitore per la disdetta del pasto.

Nel 2022, nell’era in cui la telecomunicazione è uno strumento essenziale e che dovrebbe rendere semplice e immediata ogni comunicazione,  questo non può che essere considerato un disservizio…

Un genitore preoccupato

Gli operatori degli uffici comunali coinvolti nella gestione mensa, dopo aver precisato che l’e-civis è ormai utilizzato in tutti i comuni limitrofi con soddisfazione, precisano:

“Come tutte le novità non ancora sperimentate a pieno, anche il servizio e – civis  evidenzia nella prima pratica benefici e carenze. Fra i benefici  quello che la comunicazione diretta del genitore con la mensa può consentire anche di condizionare il menù giornaliero, come, per esempio, richiedere la pasta in bianco se al bambino non piace il condimento del giorno o altro. La denuncia dal genitore è una carenza oggettiva, recepita e trasmessa al gestore dell’e-civis, il quale si è già attivato per operare le opportune correzioni. Ciò richiederà un po’ di tempo, che sarà comunque relativamente breve. Poi si arriverà all’ottimizzazione gestionale”.  

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello :-( i nodi vengono al pettine...

gli effetti perversi dell'identità digitale si manifestano.

Per ora sfugge ai più l'obbrobrio che per essere cittadino, per manifestare un diritto, occorre essere fornito (a proprie spese) di un dispositivo (device per gli anglofili), possibilmente aggiornato nell'ultima versione.

Non basta portare la prole a scuola, bisogna anche fare il lavoro di "segreteria", nel proprio tempo, a proprie spese, obbligati a comprare i dispositivi per farlo...
i malpensanti dicono che è un sistema per obbligarti ad essere controllato ad ogni tua azione della vita (ma si sa, non fanno testo, loro sono complottisti).

Cigliegina sulla torta, hanno così fretta di farlo che non si preoccupano neanche di mettere in piedi un sistema che funzioni e che consideri "normale" ciò che normale è, per esempio genitori definitivamente (sono tanti) o provvisoriamente separati fisicamente (lavoro in trasferta, turni, assistenza a parenti in altre città).

Sara ha detto...

Se funziona come nel comune di Marzabotto o di Sasso, è sufficiente che i due genitori condividano user name e password dell'app Ecivis.
Non serve lo spid per accedere all'app.
Inoltre è possibile utilizzare un SMS per la disdetta accreditando fino a 3 numeri di cellulare. Credo sia meglio sia per il genitore che per il giornalista verificare le modalità con l'ufficio scuola.

Anonimo ha detto...

Confermo quanto trovo scritto nell'articolo.
A Vergato il servizio e-civis per la mensa è stato abilitato solo su di un genitore mentre le vecchie credenziali non vengono più usate già dall'anno scorso (abbandonate per l'utilizzo dell'identità digitale).
Gli altri sistemi citati nei commenti come utilizzati in altri comuni, non sono ad oggi funzionanti.

Anonimo ha detto...

cara Sara 29 settembre 2022 11:48
non sono sicuro di aver capito bene, mi sembra che sfugga il fatto che le credenziali (userid e pwr) per avere senso debbano essere strettamente individuali

Sara ha detto...

L'account dell'app è 1, se si vuole condividere tra i genitori del bambino bisogna condividere le credenziali, che non sono quelle dello Spid.

Anonimo ha detto...

Gentilissima sig.ra Sara, forse le sarà sfuggito il fatto che il comune di Vergato ha cancellato tutte le credenziali facendo entrare sul'e-civis solo con lo spid rendendo quindi impossibile l'accesso al secondo genitore (cosa che, leggendo bene l'articolo del Sig. Fabbriani, emerge anche dalla risposta data dal comune stesso)