di Marco Leoni
S. AGOSTINO
e il problema del male
( lezione di Matteo Saudino , fantastico prof. di filosofia )
Prima parte
Agostino da Ippona , S. Agostino per la chiesa cattolica , è il Padre della filosofia cristiana e il massimo esponente della Patristica orientale.
La patristica è la filosofia cristiana delle origini che si divide in patristica occidentale e in patristica orientale. La patristica occidentale ha una vita più breve, con Tertulliano affronta, disquisisce il problema del rapporto tra ragione e fede , sostenendo che alla base della fede vi è l’adesione alla religione come parte del mistero di Dio: “ CREDO QUI ABSURDUM EST “ credere perché è assurdo, misterioso, credere nella parola di Dio e dunque il rapporto tra ragione e fede vede un prevalere, alla fine, dell’adesione quasi mistica alla fede rispetto a una ricerca razionale intorno al tema della cristianità, al tema della Creazione, al tema del male , al tema della libertà , al tema del Tempo .
La patristica orientale invece produce una serie di grandi autori, tra cui spicca la figura di Agostino. Agostino nasce a Tagaste (Algeria) nel 354 e morirà a Ippona nel 430 d.c.
Il suo punto di partenza filosofico è l’adesione al manicheismo, è manicheo da ragazzo e dal manicheismo prenderà le distanze proprio intorno al problema del male, che è l’argomento di questa lezione .
Dunque, ha una formazione manichea e a partire da questa formazione si interroga sul problema del male ponendosi la domanda: da dove derivi il male .
Poi passerà all’adesione, quando giunge in Italia, al neo platonismo e dunque conosce soprattutto la filosofia di Plotino e da Plotino deriva la sua teoria dell’uno .
Sant'Agostino e sant'Ambrogio |
La teoria dei ‘gradi dell’emanazione’, deriverà poi dalla sua concezione di male come assenza di essere e poi si convertirà al Cristianesimo a Milano, quando viene a contatto con Ambrogio, e diventerà il massimo difensore della cristianità .
Agostino svolgerà questo compito rispetto a quello che sarà l’attacco di Pelagio, l’attacco di Donato, e cercherà di difendere la Cristianità dagli attacchi di altri cristiani o del mondo tardo greco che mette in discussione e mette in crisi la religione cristiana, proprio perché essa, fino ad Agostino , è debole dal punto di vista filosofico .
La razionalità non ha ancora incontrato la cristianità che si fonda soprattutto sulla vita di Gesù, sul suo insegnamento, sulle parabole, dunque Agostino è colui che dà un aspetto filosofico teoretico al cristianesimo. Nasce pertanto con Agostino la vera filosofia cristiana e ancora oggi Agostino con Tommaso d’Aquino è uno dei due pilastri su cui poggia la teologia cristiana, la Filosofia cristiana , uno dei massimi esponenti filosofici della Cristianità .
Vediamo diversi aspetti che tratta e sviluppa Agostino. Gli aspetti tendenzialmente sono quattro.
Il primo problema è che cos’è il male, argomento di questa lezione, poi affronteremo il tema del rapporto tra ragione e fede,
dove questo rapporto si vive e si consuma, terzo tema che cos’è il tempo, il rapporto Dio-creazione tempo, quarto e ultimo problema che affronteremo è il rapporto tra l’uomo e la libertà, l’uomo è libero ? Come fare coesistere l’onnipotenza e l’onniscienza di Dio con la libertà umana , perché se l’uomo è libero come può coesistere questa libertà con il fatto che Dio onnipotente onnisciente conosce tutto quello che accade, è accaduto e accadrà?
Partiamo dal tema del male .
Il tema del male Agostino ce l’ha nelle corde, ce l’ha nella sua formazione in quanto nella sua giovinezza, come ho detto, aderisce al Manicheismo .
I manichei credono che esistano due forze nel mondo, la forza del bene e la forza del male e questa conflittualità regola il mondo , il mondo è attraversato da queste due forze che assumono le caratteristiche di divinità , dunque il manicheismo rimanda a una sorta di quasi dualismo religioso. E infatti per la religione cristiana il manicheismo è una religione pagana, bisogna affrontare il manicheismo e combatterlo .
Sapete che le religioni monoteiste nel loro affermarsi storico devono combattere le religioni pagane e questo vale per il cristianesimo nel passaggio dall’essere la religione dei perseguitati alla religione dell’impero romano, poi dovrà affrontare il tema di combattere il persistere del paganesimo, così come farà l’islamismo nella sua diffusione nel mondo arabo e con il problema di combattere , estirpare quelle che erano religioni considerate pagane e dunque religioni sbagliate, errate. E il manicheismo è una di queste filosofie religiose da combattere, da contrastare.
Qual’ è il problema ? Il problema è quello del male.
Guardate che questo è il problema del ragazzo Agostino, Agostino è un ragazzo che ha una crisi adolescenziale molto forte e, leggendo le Confessioni, questa crisi la si può leggere in maniera nitida. Le Confessioni sono la prima opera ‘diaristica’, un diario, un capolavoro anche della letteratura oltre ad essere un capolavoro della filosofia .
C’è il racconto del giovane Agostino, dei suoi dolori, delle sue inquietudini di ragazzo, della sua conversione al cristianesimo, del suo abbracciare Dio, del passare dall’amore mondano all’amore religioso .
In quest’opera emerge il problema del male perché sin da ragazzo Agostino è terrorizzato dal male, problema che avrà poi in futuro anche Martin Lutero .
Il male da dove deriva, perché c’è il male ?
Il passaggio importante che compirà Agostino è appunto il seguente : dopo aver letto i neo platonici, dopo aver letto Plotino, egli capisce che la vera domanda non consiste nel chiedersi da dove deriva il male , ma consiste nell’interrogarsi sulla natura del male: CHE COS’E’ IL MALE ?
Il male è per Agostino privazione di essere, è carenza di essere, assenza di essere, ecco fatta propria la lezione di Plotino .
Secondo Plotino, attraverso la teoria dell’emanazione: dall’uno (unità dell’essenza), per emanazione si passa all’intelletto, al logos universale, all’anima del mondo e alla materia .
La materia è lontana dall’uno, dunque è carente di essere. Questa teoria, presa dalle Eneadi da Plotino in cui c’è la ‘teoria della emanazione’, dall’uno alla materia che, come dal centro di un fiore che profuma si passa alla periferia dove il profumo è meno intenso, così ci dice che dal centro dell’essere alla periferia c’è una diminuzione dell’essere sino alla sparizione di esso .
Che cos’è il male per Agostino da Ippona?
Il male è assenza di essere, non è dunque il male una presenza ma è un’assenza. Il male dunque non esiste, il male non esiste come essere e qui Agostino riecheggia Socrate, infatti lui è socratico, è platonico cioè del primo Platone, quello che di fatto abbraccia e aderisce in toto a Socrate .
Che cos’era il male per Socrate ? E’ ignoranza del bene e ciò vuol dire che il male non esiste, il male esiste soltanto in quanto ignoranza del bene .
Che cos’è il male per Agostino? E’ assenza di essere, pertanto il Male è un’assenza, dunque la teoria del male di Agostino parte da questo presupposto, il male come assenza.
Indaghiamo allora che cos’è il male come assenza, assenza di essere, dunque non esiste come una realtà positiva, non esiste come una realtà che è ma come realtà che non è, cioè il male è assenza di bene, assenza di essere .
Leggiamo un passo delle Confessioni : “Il male di cui cercavo l’origine non è una sostanza, non è un quid, perché se fosse una sostanza sarebbe un bene sarebbe invero una sostanza incorruttibile e perciò senz’altro un bene grande, o una sostanza corruttibile e perciò un bene che può corrompersi e che altrimenti non potrebbe andar soggetto a corruzione perciò vidi chiaramente come Tu (Tu sta per Dio) facesti buone tutte le cose”.
Tutto esce buono dalle mani di Dio perché nascono le cose incorruttibili che sono bene perché non si possono mai corrompere, le anime angeliche, ed escono anche le altre cose che sono bene in quanto possono corrompersi. La possibilità della corruzione ci dà la veridicità del nostro essere buoni e dell’essere bene perchè cos’è che può corrompersi ? Ciò che è Bene, perché posso dire a lui che ha sbagliato, a lei che ha fatto male, perché loro sono delle sostanze che hanno prioritariamente la possibilità del bene, perché se così non fosse non potrei mai dire loro ‘hai fatto male, hai fatto male perché hai corrotto la tua possibilità di fare il bene’ .
Dunque il bene è presenza , sostanza, un quid, il male è assenza, lontananza, distacco, carenza di bene. Teoria magnifica di Agostino .
Poi si parla di tre mali, sempre intesi come assenza di bene:
Primo MALE METAFISICO, secondo MALE FISICO, terzo
MALE MORALE.
Lo vedremo nella seconda parte.
FINE PRIMA PARTE
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