La Regione ha assegnato all'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese 721.402,02 euro e all'Unione dei Comuni Valle del Reno, Lavino e Samoggia, 567.354,14.
Sono 41 e tutte ammesse al contributo le Unioni che hanno presentato domanda di sostegno alle attività e servizi garantiti in forma associata nel corso del 2015.
Le risorse ripartite dalla
Regione sono aumentate rispetto al 2014: le Unioni
dell’Emilia-Romagna beneficeranno infatti di contributi che
ammontano a 16,8 milioni di euro (di cui 8,5 di risorse
regionali e 8,3 statali) con una crescita di oltre 1 milione
rispetto allo scorso anno (+7%).
Una quota delle risorse (3,5 milioni di euro) è dedicata alle Unioni montane. I contributi saranno assegnati in base ai criteri stabiliti dal Programma di riordino territoriale 2015-2017.
Una quota delle risorse (3,5 milioni di euro) è dedicata alle Unioni montane. I contributi saranno assegnati in base ai criteri stabiliti dal Programma di riordino territoriale 2015-2017.
Nei prossimi giorni,
intanto, la Giunta adotterà la delibera per assegnare i
fondi 2015, che saranno ripartiti sulla base del numero e della
consistenza delle funzioni gestite, della popolazione, del
territorio, del numero dei Comuni dell'Unione e dell’economicità
della gestione delle funzioni.
I criteri del bando 2015-2017 rispetto al passato sono maggiormente incentrati sulla quantità e qualità delle gestioni associate dei servizi comunali.
I fondi sono stati assegnati tenendo conto del fatto che è aumentato sia del numero delle Unioni a regime (passate dalle 36 del 2014 alle 41 del 2015, con l’avvio effettivo delle 5 già costituite lo scorso anno) sia la loro qualità e capacità di integrazione, anche grazie ai processi riorganizzativi attuati dai comuni aderenti.
Da segnalare anche l’aumento del numero e della rilevanza delle gestioni associate svolte: dall’istruzione ai servizi sociali, dall’urbanistica alla protezione civile, dalla Polizia municipale al personale.
I criteri del bando 2015-2017 rispetto al passato sono maggiormente incentrati sulla quantità e qualità delle gestioni associate dei servizi comunali.
I fondi sono stati assegnati tenendo conto del fatto che è aumentato sia del numero delle Unioni a regime (passate dalle 36 del 2014 alle 41 del 2015, con l’avvio effettivo delle 5 già costituite lo scorso anno) sia la loro qualità e capacità di integrazione, anche grazie ai processi riorganizzativi attuati dai comuni aderenti.
Da segnalare anche l’aumento del numero e della rilevanza delle gestioni associate svolte: dall’istruzione ai servizi sociali, dall’urbanistica alla protezione civile, dalla Polizia municipale al personale.
Nessun commento:
Posta un commento