mercoledì 11 novembre 2015

Bici, il successo della bacheca stana-ladri, il sito che fa trovare le due ruote rubate. Si chiama Bolognabikewatch: la zona universitaria è quella più colpita, il Pratello (a sorpresa) tra le più sicure

Riportiamo perchè utile: 

Piazza delle Mercanzie, come tutto il centro, è tra i punti più colpiti
BOLOGNA - É una sorta di Chi l’ha visto, ma le segnalazioni non riguardano persone scomparse ma bici rubate. Bolognabikewatch.com è un sito pensato come una grande bacheca online dove i propietari di bici rubate possono postare la foto del proprio ciclo oggetto di furto e aspettare le segnalazioni di chi dovesse vederlo in giro. A ogni bicicletta corrisponde una descrizione, compilata dal proprietario, con indicazioni sul luogo e l’ora del furto, in modo che gli altri utenti possano fare da sentinelle per eventuali avvistamenti. L’ultimo furto segnalato, ad esempio, è di una city bike da donna verde scuro rubata il 5 novembre. Nello stesso giorno è scomparsa una bici da uomo di colore verde, oro e rosso marca Jeunet.
L’IDEA - Ogni inserzione ha a disposizione anche l’opzione «contatta il proprietario» per segnalare gli avvistamenti. Non sono poche le biciclette recuperate segnalate dal registro. L’ultima, un modello nero da uomo con freni a bacchetta, rubata il 3 novembre, è già stata ritrovata.Bolognabikewatch è «un progetto nato a Bologna per combattere i furti in modo pragmatico e scientifico — scrivono i fondatori del sito nella presentazione —. Il cuore è il registro di tutti i furti di bici. L’obbiettivo è di avvisare in tempo reale i proprietari presenti nel database nel momento in cui qualcuno avvista in giro biciclette assomiglianti. E poi quello di monitorare e analizzare i furti per migliorare la sicurezza».

I DATI - Mentre in Italia si stima che «solo il 30% dei furti di biciclette viene denunciato alla polizia — si legge su Bolognabikewatch —, a Bologna i furti denunciati sono molto inferiori a questa media nazionale», forse proprio a causa della larga offerta di bici rubate a prezzi economici che si trovano sul mercato clandestino. Un malcostume che proprio il registro delle bici scomparse spera di combattere. Sul sito è presente anche una sezione «Statistiche» che, raccogliendo i dati presenti nel database, fornisce una serie di informazioni in forma grafica su percentuali di furti nei quartieri, nelle ore del giorno, ma anche sui giorni della settimana più a rischio furto, e sui modelli più appetibili. Dal database, ad esempio, si scopre che da aprile ad ottobre di quest’anno, su un campione di 321 bici, la zona più bersagliata è, come è facile intuire, quella universitaria, ma anche via Indipendenza, Milazzo e Ugo Bassi non sono affatto sicure. Nella zona tra via Castiglione, via Santo Stefano e Strada Maggiore si sono registrati il 9% dei furti del periodo. Le zone più sicure fuori porta sono San Mamolo e Saragozza. In centro, invece, Sant’Isaia e San Felice.
LE STRADE - Via del Pratello è — sorpresa — una delle zone più sicure per le bici: se la parcheggiate lì, secondo i dati rilevati da Bikewatch, avete solo il 3% di possibilità che ve la rubino. Se pensate invece che legare una bicicletta a una restrelliera vi dia qualche chance in più di sicurezza, non fatevi illusioni: il 53% delle bici rubate erano legate proprio alle rastrelliere. Le city bike sono il modello più appetibile per i ladri (58%), mentre le catene, facili da rompere con una tronchese, sono il tipo di lucchetto più violato (61%). Infine, se proprio dovete lasciare la bicicletta in strada, evitate di farlo il sabato notte (il picco dei furti con il 50%), e il lunedì pomeriggio: quando si registra il 25% dei furti.



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