venerdì 27 novembre 2015

SAECO DI GAGGIO MONTANO, REGIONE E GOVERNO SCONGIURINO I 243 ESUBERI.



E’ inutile girarci intorno e cercare di arrampicarsi sui vetri. La verità è una sola: la Romania batte l’Italia 243 a zero, dove 243 sono gli esuberi annunciati tra i dipendenti della Saeco di Gaggio Montano”.

Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord in Emilia Romagna invita Regione e Governo a intervenire prima che sia tropo tardi.

La multinazionale Philips che ha rilevato l'azienda nel 2009 – ricorda l’esponente del Carroccio -, ha dichiarato che per il prossimo anno gli esuberi saranno 243, circa la metà dei dipendenti. Purtroppo lo stabilimento di Gaggio Montano non tiene il passo con lo stabilimento della Romania, dove i costi per la produzione sono inferiori”.
Marchetti continua: “Il caso della Saeco di Gaggio Montano è un vero e proprio terremoto per un'area già in difficoltà come quella dell'Appennino. Per questo invito la giunta a fare tutti gli sforzi possibili per salvaguardare l'occupazione di quel territorio e a farsi portavoce presso il governo centrale di quello che sta accadendo nella nostra regione affinché i posti di lavori siano tutelati. Senza lavoro – conclude – non c’è futuro per nessuno”.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

E' una storia che almeno dal 2006 è ormai vecchia. La proprietà, giustamente, fa il propri conti e quindi il proprio interesse, mica è Padre Pio ! Purtroppo, a parte gli ammortizzatori, gli italiani si devono arrendere. Ma non si dica che oggi c'è la ripresa!

Anonimo ha detto...

La soluzione sarebbe adeguare in Italia i costi personale, energetici, fiscali a quelli della Romania ?

Anonimo ha detto...

Chissà perchè la romania (paese povero) è entrata così facilmente in europa, quando noi abbiamo dovuto stringere la cinghia per entrarci?

Forse perchè chi comanda in europa ha visto solo i propri interessi?

Non bastano tutti i romeni onesti o disonesti che ritroviamo qua da noi? Anche un mio conoscente ha perso il lavoro perchè la sua azienda (articoli da sci) si è trasferita in romania....grazie politici per l'ennesima presa in giro.

Anonimo ha detto...

oppure adeguare i costi personale, energetici, fiscali in tutta europa?

Anonimo ha detto...


Non è un problema solo di coso della manodopera.
Con una viabilità ridicola non si può sperare diversamente ! è andata grassa fino ad ora !!!

La cosa più sensata è una galleria che colleghi la valle del Reno alla valle del Setta, facendo entrare le merci direttamente in autostrada !

Purtroppo non vi sarà rimedio il processo è senza ritorno

GIGA

Anonimo ha detto...

27 novembre 2015 15:08
noi NON siamo mai ENTRATI in europa, l'abbiamo FONDATA
(col senno di poi non c'è da esserne orgogliosi)


GIGA del 27 novembre 2015 15:23
è un po' che non vado in Romania ma dubito fortemente che la ragione del trasloco sia la miglior viabilità rumena

Anonimo ha detto...

Aprire e delocalizzare ai paesi dell'est e alla Cina sono stati la rovina dell'Italia. Ormai è tardi chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati. Rassegnamoci o cerchiamo di tirare sù il più possibile per quei disgraziati che rimangono senza lavoro. In ogni caso futuro grigio scuro !

Anonimo ha detto...

Rassegniamoci? Ma nooo bisogna provarci, crederci, impegnarci perché questo alla Saeco non succeda.
Loro devono ritirare i licenziamenti e presentare un piano industriale di riconversione punto

Anonimo ha detto...

Purtroppo,27/11 22:28, quello della Saeco è un film già visto ! Se la Saeco ha già deciso, NON ci sarà nulla da fare: quante le aziende della valle del Reno/Setta sono state chiuse dal 2006? All'inizio, sindacati, forze politiche, istituzioni....ecc. tutte dalla parte dei lavoratori, ma poi alla fine, se non qualche ammortizzatore, hanno tutte chiuso i battenti. Mi dispiace però sarà così!

Anonimo ha detto...

Non per essere pessimisti, ma per non creare illusioni ai poveri dipendenti, concordo con 22:55.Poi, comunque, la speranza esiste sempre! In bocca al lupo.