Cimice asiatica |
Per informare del problema e condividere le tecniche per contrastare il proliferare della "cimice asiatica" Halyomorpha halys, per fornire linee guida che indichino come affrontare il problema e organizzare la campagna di informazione a livello locale, giovedì 8 ottobre si è tenuto un incontro organizzato dalla Città metropolitana con gli assessori e i tecnici dei comuni bolognesi e i funzionari del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna, nonchè del Dipartimento di Sanità Pubblica dell'AUSL.
L'obiettivo dell'incontro è, da un lato non creare allarmismi, dall'altro diffondere la consapevolezza di trovarsi di fronte a un principio di invasione di una nuova specie alloctona. Attualmente l'unica soluzione possibile è giocare in difesa, cercando di contenerne la proliferazione, quindi è importante che tutti i cittadini dell'area metropolitana siano informati e conoscano le principali azioni da intraprendere: non usare insetticidi che spesso sono inefficaci e dannosi per la salute, chiudere bene spifferi, crepe ed altri possibili punti di passaggio, uccidere gli insetti con schiacciamento o annegamento in acqua saponata. Un buon consiglio per stordirle è l'uso del ghiaccio spray da atleti, per farle così cadere a terra.
SCHEDA INFORMATIVA SULLA CIMICE ASIATICA ( HALYOMORPHA HALYS )
La cimice Halyomorpha halys, di origine appunto asiatica, è stata catturata per la prima volta nel 2012 in provincia di Modena e nell’arco di tre anni si è diffusa nel reggiano, nel bolognese, in Lombardia, basso Veneto e Piemonte. Dagli studi condotti, sembra che sia giunta nel bolognese a seguito dei veicoli merci, provenienti dall'area cinese, forse per il trasporto delle piastrelle per l'edilizia. Come spesso accade per le alloctone, si tratta di una specie nuova per i nostri ambienti, in rapida diffusione sul territorio, che si nutre di piante, in particolare di alberi da frutto (pere, pesche e mele in primis), e pertanto ha creato numerosissimi danni alle colture.
Pur essendo innocua per le persone e gli animali, la Cimice esotica è fastidiosa e può creare allarme per la sua abitudine di entrare in massa nelle abitazioni in autunno, costituendo colonie di centinaia di esemplari. E’ prevedibile che le popolazioni di cimici, con i primi freddi, cerchino rifugio nelle case, soprattutto le abitazioni limitrofe ai campi. L'ingresso di anche un solo esemplare ha l'effetto di richiamarne altri per costituire una colonia (grazie ai fenomeni di aggregazione).
2 commenti:
A Borgo Panigale nei pressi della Ducati questa cimice è già più numerosa di quelle autoctone, è molto simile alla nostra Raphigaster nebulosa, la si distingue da questa principalmente per la forma della testina,in quella asiatica è rettangolare mentre nella nostrana è triangolare, sulle antenne quella asiatica ha 2 bande chiare, quella nostrana ne ha 3, girandola quella nostrana presenta un evidente spina dall'addome rivolta verso la testa che manca in quella asiatica. Fabbriani ne aveva scritto anche l'anno scorso dando un recapito a cui segnalarne la presenza, cosa che io feci e la referente mi inviò del materiale fotografico per meglio riconoscerle.
Per non parlare di un altro regalo della cina e dell'Asia e sarebbe la cosidetta crisalide del bosso che nel giro di 2 anni ha fatto seccare la maggior parte delle siepi di bosso (alcune anche secolari) in tutta la valle del reno
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