domenica 7 giugno 2015

MARCO ROMANO 6 : LA CITTA’ COME OPERA D’ARTE



L’angolo di Marco Leoni
                   









  Ripeto:
         “ NON  SI  DESIDERA  QUALCOSA                    
                 SE  NON  SI  AVVERTE
                 LA  SUA  MANCANZA “
                               Platone




SASSO  MARCONI :     IL  TERRITORIO
      ALCUNE  CONSIDERAZIONI  DI  CARATTERE  GENERALE


Come già anticipato la volta scorsa mi preme sottolineare il fatto che il nostro paese cresce nel tempo in maniera spesso disomogenea e senza un preciso  disegno d’insieme   spalmandosi lungo la statale Porrettana dando origine alle frazioni di Borgonuovo, Pontecchio, Capoluogo, Fontana e Cinque Cerri.
Queste sorgono fra due splendide ali naturali:
da un lato  le colline marconiane di Moglio, dell’ Altopiano, di Pontecchio con i loro suggestivi scenari, seguite da Montechiaro, Mongardino, Lagune, la Rupe e Iano avamposti che lasciano presagire le bellezze dell’Appennino, tutte dotate di grande fascino, di   quella bellezza che non stanca mai,   purtroppo non sufficientemente valorizzate.
Bellezza   che si percepisce anche  dall’altro lato  osservando i Calanchi del Contrafforte, i Laghetti del Maglio, il fiume Reno, l’Oasi di S. Gherardo, le Ganzole, i Prati di Mugnano, Monte Mario e Badolo.
Poi altro  elemento naturale  che ci caratterizza per la sua   unicità   è l’incontro dei due fiumi, il Reno e il Setta, che appena a monte del Ponte Nuovo si fondono creando uno scenario paesaggistico di estremo interesse.
 La Rupe e Monte Mario rappresentano simbolicamente anche  due  grandi colonne  di un  enorme Portale  che abbraccia, accoglie e testimonia questo
incontro. Portale che sembra mettere in  comunicazione  la città e la montagna e suggerire una possibile vocazione di sviluppo  appunto per Sasso Marconi.

Un paese che deve sapersi aprire all’esterno creando condizioni tali da renderlo  punto di riferimento  per le realtà confinanti a monte senza rinunciare a rendersi attraente anche per la città.
 Per fare questo deve cercare di caratterizzarsi come un    Paese di Servizi
In ambito culturale, sportivo, ricreativo, sanitario e commerciale con la condizione irrinunciabile  che siano tutti a    valenza sovracomunale.
(Tutto ciò è ancora possibile?  Forse, ma più il tempo passa più tutto questo si rende difficile.)

Un paese consapevole che  per la sua sopravvivenza deve saper  intercettare  il flusso di traffico proveniente dalle due valli evitando pertanto di diventare solo  luogo di transito e attraversamento   lasciando a Casalecchio tutte le opportunità di crescita e sviluppo, come purtroppo tutto lascia presagire.
Ma per scongiurare questo pericolo è indispensabile fare politiche adeguate.
Sono state fatte?  C’è intenzione di farle?  Da quello che vedo non mi sembra ed inoltre scontiamo un ritardo di più di vent’anni di immobilismo e assenza di importanti  strategie di sviluppo.
Recentemente due fatti rilevanti hanno creato diversi problemi, sto parlando dello spostamento del  casello autostradale ai Cinque Cerri  e  della nuova Porrettana e purtroppo tutto questo è accaduto in totale assenza di contrappesi.
Queste cose le conoscono bene i titolari delle attività economiche alberghiere e di ristorazione che erano sorte a ridosso del vecchio casello.
Cercherò di proporre alcune  possibili soluzioni:
1)    Nuovo Casello;  come trasformare un problema in  opportunità
la nuova uscita è molto più grande e importante della precedente, condizione ideale per  intercettare   il traffico fra Bologna e Firenze  nelle due direzioni, ma per farlo bisogna essere in grado di realizzare un’opera di grande qualità capace di rendere molto visibile tutto quello di unico che il nostro paese e il territorio circostante può offrire.
Sto parlando in primis di  Guglielmo Marconi e il Mausoleo,  poi di Giorgio Morandi.
Le due  M  fra le più importanti del novecento per quanto riguarda
SCIENZA  E  ARTE.
Poi  Monte Sole  triste teatro della II^ guerra mondiale, Marzabotto per lo stesso motivo ma anche per l’interessante  sito Archeolgico.
Questi mi sembrano motivi sufficienti per tentare un’operazione di grande spessore, cercando prima di coinvolgere i Comuni di Grizzana Morandi, Monzuno/Vado, Marzabotto con la partecipazione ovviamente di Sasso Marconi e pensare alla possibilità di realizzare un importante  Museo di Arte, Scienza, Archeologia e Ambiente,   un’Architettura  prestigiosa proprio a ridosso dell’uscita autostradale, capace anche di promuovere tutte le eccellenze del territorio Appenninico. (Avete presente il Mart di Rovereto?)

Occorre pensare in grande,   oggi la mediocrità non paga.
UN  PAESE  IMPORTANTE  HA  BISOGNO  DI  SCELTE  IMPORTANTI

Pensare, come purtroppo ha fatto l’Amministrazione di Sasso, di costruire il Museo di Arte e Scienza a Borgonuovo nell’area dell’ALFA WASSERMAN ritengo sia un  fatto molto grave da un punto di vista strategico.
La ragione è molto semplice:  in questo modo si sposta ulteriormente verso Casalecchio il  baricentro del comune  creando appunto questo elemento di forte attrazione e proseguendo così una  sciagurata politica di  svuotamento  del nostro paese.
Comunque questi temi così rilevanti per il futuro del paese richiederebbero
un diverso coinvolgimento della cittadinanza stimolandola a  momenti di partecipazione e se questo non avviene, allora bisogna pretenderlo!
 A Sasso Esiste  una  Civitas???
Secondo problema:
Nuova Porrettana: se da un lato ha contribuito ad alleggerire il traffico di attraversamento del paese portando un miglioramento per quanto riguarda inquinamento e rumore, dall’altro ha sicuramente causato ulteriori problemi alle attività commerciali e di servizi che gravitano sulla vecchia Porrettana.
Questo però non deve assolutamente meravigliare, era tutto facilmente prevedibile  come il fatto che si sia anche in questo caso semplicemente facilitata la corsa verso Casalecchio e la città.

SASSO  MARCONI  SI  STA  CARATTERIZZANDO  SEMPRE  PIU’ COME  PAESE  DORMITORIO  E  PAESE  DI  FUGA.                                                                      

OCCORRE  URGENTEMENTE  CAMBIARE  VERSO  DAVVERO !!!

Non basta avere il titolo sulla carta di paese turistico o di città, bisogna conquistarselo sul campo con importanti interventi veri di riqualificazione  urbana   presentandosi con un    CENTRO  DEL  PAESE  ALL’ALTEZZA  DELLA  SITUAZIONE.

Prossimo appuntamento:       domenica 21 giugno 2015
Tema          il capoluogo: considerazioni e proposte.

                                        Vi lascio con un regalo


VILLA  FRANCIA :         UN ESEMPIO  DI  ORGOGLIO  ESTETICO


  ALLENIAMO  GLI  OCCHI  ALLA  BELLEZZA





                               


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Mart di Rovereto è costato vari milioni di euro... Il comune di Sasso non ha euro....
Marco tu sogni.... 3

Anonimo ha detto...

Marco Leoni parla una lingua che molti, troppi, amministratori non capiscono. Ma non disperiamo.
Di questo suo contributo al bene della nostra comunità bisognerebbe stampare volantini, cartelloni, ecc.. perché i cittadini, se informati, le cose le comprendono.
Mi auguro che i pensieri di Marco raggiungano più persone possibile!

Anonimo ha detto...

ALLENIAMO LA MENTE A CONSIDERARE E GUARDARE LA BELLEZZA DELLE COSE E DELLE PERSONE, solo così avremmo una visione del mondo che ci circonda più appagante.

Anonimo ha detto...

L' italia tutta è diventato un paese dormitorio e apatico, non solo sasso.

Anonimo ha detto...

Anonimo del 7 giugno ore 14,57, chi ha detto che dovrebbe finanziare tutto il comune di Sasso?