Riceviamo
e pubblichiamo:
Una numerosa pattuglia
di candidati bolognesi della lista L’Altra Emilia – Romagna ha partecipato oggi
pomeriggio al presidio davanti la Prefettura di Bologna in concomitanza con la
discussione in Senato sul jobs act. ‘Sì alla causa giusta no alla delega truffa’
è il titolo dell’iniziativa che ha visto schierati davanti al Palazzo del
Governo Piergiovanni Alleva capolista a Bologna e Reggio Emilia, Claudia
Candeloro, Alberto Razzi e Uliana Zanetti. Tra i presenti anche Alessandro
Marescotti che appoggia la posizione della lista.
“Questo Governo – ha
tuonato Alleva – ha lo scopo di creare la situazione ideale che possa
consentire l’impoverimento sistematico dei lavoratori e garantirsi la loro
assoluta docilità e sottomissione. Non si crea nuova occupazione di qualità
mettendo i lavoratori in una situazione di eterno timore o perché a termine o
perché licenziabili in qualsiasi momento anche senza giusta causa. Significa
tornare ai tempi degli schiavi e dei padroni, nessuno più avrà il coraggio di
rivendicare i suoi diritti perché ogni richiesta diventerà pericolosa e metterà
a rischio licenziamento”.
Anche il salario minimo
garantito secondo Alleva: “è il grimaldello attraverso il quale si vogliono
cancellare i contratti nazionali per arrivare ad un minimo di 800 euro al
massimo al mese per tutti, cosa che condurrà al fenomeno dei working poors,
capillare in Usa che si sta diffondendo anche in Italia. Vale a dire le persone
avranno un lavoro a tempo pieno che non consente loro di condurre una vita
dignitosa”.
Infine, la legge delega
su cui il Governo chiede la fiducia: “è una truffa ipocrita ed incostituzionale
che lascia totale mano libera al Governo sui temi essenziali del precariato,
delle garanzie nel rapporto di lavoro e degli ammortizzatori sociali
sottraendoli dalla discussione parlamentare”.
Secondo Claudia
Candeloro “questo attacco ai lavoratori sferrato da Renzi non è altro che
l’ultimo tassello partito dalle larghe intese per smantellare le tutele del
lavoro conquistate con una difficile lotta”.
Alberto Razzi ricorda i
motivi della candidatura della lista AER: “uno dei motivi della nostra presenza
alla prossima competizione elettorale regionale è che crediamo che i diritti
non possono essere assoggettati a logiche economiciste ed efficientiste”.
L’Altra
Emilia – Romagna aderisce alle iniziative di lotta indette dalla CGIL regionale
per il prossimo 16 ottobre.
6 commenti:
Presso gli Uffici Elettorale/Anagrafe dei Comuni sono depositati i moduli per la raccolta delle firme utili a presentare la Lista Lista L'Altra Emilia Romagna in vista delle elezioni Regionali.
Tutti i Cittadini maggiorenni sono invitati a sottoscriverla nei tempi più rapidi.
Grazie.
stai fresco
Ci mancava proprio un'altra lista di estrema Sinistra....
X 09 ottobre 2014 15:13
L'importante è entrare nello stipendificio politico,che poi si entri dalla porta di sinistra o di destra è indifferente,tanto dopo tutti pensano solo agli affari loro ed al vitalizio loro, con i soldi delle tasse pubbliche.
NUMEROSI PARTECIPANTI?
QUELLO E' IL PARTITO COI SUOI COMPONENTI.
Sono sempre le stesse persone che erano in rifondazione, so già cosa pensano, so già cosa faranno, dovrebbero stare dietro alle quinte e invece si accaparreranno le poltrone che il PD lascerà loro.
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