Rio Gemese, un
tempo rifugio e luogo di appostamento
dei briganti che volevano predare mercanti e viandanti in transito sulla
Porrettana, pare divenuto ora un ‘ ricettacolo di abusivi’. Il Comune di Sasso Marconi ha pubblicato
l’elenco degli abusi edilizi lungo il
Rio Gemese, meglio conosciuto come ‘Rio del Diavolo: vi sono ben 28
nomi, cui vengono contestati altrettanti
abusi sui piccoli appezzamenti
adibiti ad orto e concessi dal Demanio. Si dice che la mancanza di un
ordine edificatorio, soprattutto nelle baracche-ricovero attrezzi, a volte
destinate a custodia dei cani e altre anche a piccola base ove preparare e
consumare spuntini e grigliate con amici, ha imposto l’intervento degli uffici
preposti al controllo della regolarità edificatoria dei manufatti e della
‘cosiddetta architettura spontanea’ che ha caratterizzato tali costruzioni in
contrasto con i regolamenti in materia.
Pare che l’appellativo di ‘Rio
del Diavolo’ dato a Rio Gemese sia dovuto ai briganti. A passare da quel luogo
spesso si incontrava il ‘ diavolo’ armato di archibugio. Ora, quale appellativo
gli verrà dato? Poiché i ‘fuorilegge’ in
questo caso sono armati di vanga e zappa e non si esercitano in arrembaggi alle
carovane, ma alla produzione ‘orticola’. Forse ‘Rio del Pomodoro’? E chissà se
sarà possibile sostenere la contravvenzione con pagamenti ‘in natura’. Qualcuno
spera nella clemenza del giudice o in una conciliazione. Ma la tematica pare non
sia tra quelle che possono usufruire della ‘mediazione giudiziaria’.
Sul tema è intervenuto il
Consigliere comunale Eugenio Salamone che, dopo aver sottolineato che è
opportuna una regolamentazione delle attività sul Rio per riportare tutto al
rispetto delle prescrizioni in materia, ha aggiunto: “ Non si può dimenticare che quelli non sono
abusi ‘speculativi’ e che quindi vanno
considerati in questa ottica. Un ordine che rende meglio organizzata la
frequentazione del Rio, un sito naturale in grado di regalare una integrità e
una ricchezza ambientale preziosa, è nell’interesse di tutti. Ci sono molti
esempi che dimostrano quanto ho detto. Gli ‘agricoltori’ del Rio non vogliono
altro che continuare il loro contatto diretto con l’ambiente e la terra. Per di
più garantiscono una buona percorribilità del Rio. Un punto di incontro che
eviti l’intervento del Giudice credo non sia difficile da trovare”.
13 commenti:
http://www.comune.sassomarconi.bologna.it/servizi/regolamenti/regolamenti_fase02.aspx?ID=121
lettura degli articoli 6 e 7
In questo caso penso che seva solo il buon senso del buon padre di famiglia,sicuramente i problemi di sasso se ci sono sono altri?
La vita E'BELLA e troppo breve per litigare in giudizio.
Questi orti servano alla gente. Onestà oramai in pensione Togliere pure questi non rimane più niente nella vita.
Giuseppe BONANTINI
Ma quale buon senso.
Servono le regole.
E se queste ci sono vanno rispettate.
Così come il Comune avrebbe dovuto fornire
Art. 6
L’Amministrazione provvederà ad installare dei prefabbricati per la custodia degli attrezzi,
nonché idonei contenitori per la raccolta differenziata delle immondizie.
Non è consentito agli
assegnatari installare capanni, bidoni, tettoie e altro, né custodire o tenere, neppure
occasionalmente, animali di qualsiasi tipo.
E non solo regole.
Aggiungo che ci vuole trasparenza.
Ad ogni appezzamento di orto deve coincidere una tabella con l'identificativo dell'assegnatario e la data di decorrenza della concessione.
e gli orti lungo il fiume?
non hanno regole loro?
DOBBIAMO ESSERE TUTTI DEPRESSI PER LORO. DOBBIAM VIVERE DI TELEVISIONE E PILLOLE. FATE SCHIFO. LASCIATE CHE I NONNI FACCIANO I LORO ORTI E CHE MAGARI LI TRAMANDINO DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE.
Gli orti del fosso del diavolo.
Cioè,gli amanti della natura
Dicono che ad ogni problema c'è una soluzione !!!
Ecco che noi abbiamo trovato la'soluzione ad ogni problema,la'magia infinita della FELICITÀ !!!
Lo svegliarsi presto,il suono e l'odore della mattina...........
Lo stare con veri amici a contatto con la natura.................
Stare con tutti i sensi attivi per vedere o sentire il primo
UCCELLO che si muove............
Gli orti e gli anziani sono una cosa UNICA da preservare e indescrivibile,ma cosa ne sanno i falsi ambientalisti !!!
Protezione civile MOTOSOCCORSO
Qui se c'è uno che fa schifo 09 luglio 2014 14:11 quello sei
Chi ha detto che non si possano fare gli orti?
09 luglio 2014 19:22 ma cosa respiri la mattina?
Forse respira l'odore del bosco !!!
bisogna analizzare le spore in quel bosco
Da orgoglioso neo-cittadino di Sasso Marconi cerco di vivere il più possibile la realtà cittadina. Ne respiro gli aromi, ne apprezzo i sapori. La sua popolazione, nonostante la vicinanza con Bologna, rappresenta appieno l'animo della gente di montagna.
Il pensionato che vive in condominio e non ha la fortuna di possedere un piccolo scorcio di terra, trova negli orti del Fosso del Diavolo e del lungo Reno la principale attività giornaliera. Purtroppo le regole andrebbero rispettate da tutti.
Prima che arrivi la polizia a rimuovere forzatamente quelle baracche passeranno i decenni e solo quando i nipoti degli attuali pensionati saranno a loro volta in pensione, la questione sarà definitiva.
Però questa potrebbe essere l'occasione per dare un bell'esempio di civiltà e decoro per tutta la comunità di Sasso.
Presto il lungo fiume sarà ripulito dai pioppi e chissà che in futuro prossimo non diventi un luogo di svago per tutti e non solo per i pensionati.
Perché il PENSIONATO non è in attesa di uno svago di vita,ma' l'asciateli in pace auesti pensionati che non fanno niente di male................
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