domenica 5 gennaio 2014

Ancora un cedimento di piante nel parco pubblico di Tolè.



Un altro albero del parco pubblico del Grotto a Tolè ha ceduto sotto la spinta del vento ed è caduto sulla strada comunale bloccandone il passaggio. Fortunatamente al momento della caduta  la via invasa dal tronco era libera da pedoni e da veicoli per cui nessuno ha subito danni. L’interruzione della viabilità isolava comunque sei famiglie ma, come si usa in montagna dove si passa con poche chiacchiere ai fatti , subito sono intervenuti i residenti con le motoseghe e in poco tempo la viabilità è stata ripristinata.
L’accaduto ha comunque molto irritato i cittadini della borgata poiché il pericolo di cedimenti di piante,  non solo era stato annunciato, ma ha avuto un altrettanto pericoloso precedente il 26 dicembre scorso, quando la forza del vento, ha  sradicato altre tre piante. Anche in questo caso i tronchi di due alberi avevano ingombrato due strade, di cui una provinciale e il terzo era finito sul giardino di una abitazione, quella dell’ex consigliere comunale di Vergato Giuseppe Bonantini, procurando sensibili danni.  
Bonantini, consapevole del pericolo per la evidente precarietà delle piante, ha da tempo informato chi di dovere della necessità di intervenire ma, come Cassandra,  la sua denuncia non è stata ascoltata. Quando il pericolo si è concretizzato con la caduta delle tre piante ha ripreso ‘carta e penna’ per rievidenziare il pericolo, ma ancora una volta è stato inascoltato.
Ora, ancor più preoccupato, si chiede: “Cosa si aspetta il morto per intervenire? Sono piante dell’altezza di oltre 30 metri e ce ne sono almeno altre tre che mostrano  la loro debolezza. L’abbattimento è purtroppo necessario. Per lasciare poi al parco il suo bel corredo di verde le piante abbattute possono essere rimpiazzate con altre di dimensioni minori. Sulla sicurezza non si può scherzare!” conclude. 


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Art. 328 codice penale
Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione.

Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro 1.032. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa.

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Anonimo ha detto...

Ma voi pretendete troppo, abbattere degli alberi pericolanti (nel mio quartiere un albero del verde pubblico che cadde uccise una donna.
Non lo faranno mai, rischierebbero di perdere il voto degli ambientalisti, un puntello che gli serve.

Cesare Zecca ha detto...

La qualità dei parchi nei paesi del Nord Europa è data dalla presenza di maestosi alberi secolari e imponenti che in Italia sono assenti o ridotti da potature dementi, a moncherini cotton-fioc.
Supposto che esistano ancora i parchi e non siano stati "costruiri", quegli inutili buchi di verde nei centri abitati che poi ci bisogna pagare pure i giardinieri, magari.
Meno giardinieri per tutti!


C'è una sorta di rancore contro alberi e piante.
Perché non proponete di abbatterli tutti?
Niente più foglie che sporcano in autunno, niente più rischi, si può scorrazzare ovunque con i fuoristrada senza tutti quei legni in mezzo che rompono i maroni.
Nessun rischio di cadute.
Nessun rischio di incendi d'estate.
Nessun rischio che possano ospitare insetti o altri animali.
Togliamo pure i castagni così abbiamo risolto il problema della vespa cinese.
Via i pollini a primavera.
In caso di vento non possono più essere sradicati.
Inoltre preverremmo pure che uno ci leghi il proprio toro in modo che se passa una mucca un po' carina e un po' accaldata questo non possa tirarlo giù per amore.
Senza alberi è tutto più sicuro!

Via gli alberi, via i problemi, no!?
Un bell'ambiente urbano artificiale come Bulagna per tutta la provincia e abbiamo risolto un sacco di problemi.