La dottoressa Paola
Desantis, direttrice del museo etrusco a Marzabotto, ha annunciato un Convegno su ‘Il mondo Etrusco e Italico’, in
programma per domani, giovedì 28 febbraio
a partire dalle 10 e venerdì 1 marzo a partire dalle 9, organizzato dalla SEZIONE
DELL'ETRURIA PADANA E ITALIA SETTENTRIONALE DELL'ISTITUTO NAZIONALE DI STUDI
ETRUSCHI E ITALICI nell’ Aula Prodi del Complesso di San Giovanni in Monte a Bologna e
verterà sulla storia nell’Italia settentrionale
prima dell’impatto con Roma (IV-III sec. a.C.).
L’iniziativa, che vede
la partecipazione di numerosi giovani ricercatori, tratta un tema di grande
interesse scientifico da sempre dibattuto e ritenuto cruciale per la storia del
territorio in età preromana.
Il convegno è aperto a
tutti
Per i informazioni tel.
051-2097715 (dalle 8 alle 16 Chiara Mattioli) oppure
chiara.mattioli4@unibo.it
chiara.mattioli4@unibo.it
Inoltre, il
Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Filippo Maria
Gambari ha reso noto che sta aumentando
l’interesse per l’archeologia, comprovando questa bella notizia con i dati
delle presenze nei musei e nelle aree archeologiche dell’Emilia Romagna,
registrati lo scorso anno.
Oltre 66mila
persone (per l’esattezza 66.619), di cui quasi un quinto paganti, hanno
visitato nel 2012 i quattro Musei Nazionali e le tre aree archeologiche gestite
dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.
Un
incremento che sfiora il +9% rispetto all’anno precedente (61.280) ma che
registra un +19% se confrontato con la media del periodo 2001-2011 (55.951)
Ancora
meglio è andata sul piano degli incassi, +22% rispetto al 2011, complice
l’aumento del costo del biglietto dei musei di Ferrara e Parma.
Era dal 2002 che non si registrava
un’affluenza di pubblico così alta, con un minimo storico di 45 mila presenze
annue nel 2005 dovuto alla riforma scolastica che, eliminando l’insegnamento
della Storia antica nelle scuole medie, ha provocato il crollo dei visitatori
di musei e zone archeologiche.
Da allora però i Musei Archeologici
Nazionali di Parma, Ferrara, Marzabotto e Sarsina e le aree archeologiche di
Veleia, Classe e Russi hanno registrato un lento ma costante recupero di
pubblico, fino all’ottimo risultato del 2012, con 5339 visitatori in più
rispetto all’anno precedente che già aveva dato numeri da boom.
"Il risultato raggiunto,” ha commentato
soddisfatto il Soprintendente, “ premia gli sforzi di tutto il nostro personale
e dei tanti enti locali, volontari e collaboratori che ci hanno affiancato con
vero entusiasmo e autentica passione, confermando ancora una volta la grande
attrazione dell'archeologia emiliana anche in periodi di investimenti limitati.
Nel ringraziare tutti, cercheremo di moltiplicare gli sforzi anche in questo
2013 che oltretutto festeggia il 22° centenario della strada consolare romana
che dà il nome alla nostra regione, quella Via Emilia tracciata nel 187
a.C."
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