“Il Piano di Emergenza per l’abitato di Ripoli
Santa Maria Maddalena è carta straccia. A fine novembre alcuni abitanti
chiesero la verifica della condizione della propria abitazione.
Secondo il piano l’intervento avrebbe dovuto essere ‘tempestivo’. Purtroppo invece il Collegio dei Tecnici s’è degnato di fare i sopralluoghi solo due mesi dopo la richiesta verificando che una casa ha danni strutturali tali da costituire pericolo per la pubblica e privata incolumità.
Secondo il piano l’intervento avrebbe dovuto essere ‘tempestivo’. Purtroppo invece il Collegio dei Tecnici s’è degnato di fare i sopralluoghi solo due mesi dopo la richiesta verificando che una casa ha danni strutturali tali da costituire pericolo per la pubblica e privata incolumità.
A questo punto un piano decente
e rispettato avrebbe portato all’immediata evacuazione. Ma il Sindaco di San
Benedetto Val di Sambro ha impiegato addirittura due mesi prima di firmare
l’ordinanza di sgombero. Alla faccia del piano di emergenza. Cosa aspettiamo,
la tragedia?
Abbiamo lasciato alcune persone in una casa a rischio crollo per quattro mesi, a loro insaputa. Vergognoso. E’ evidente che il piano stia fallendo e che le rassicurazioni a reti unificate date da Regione e Autostrade siano campate sul nulla, senza dati scientifici a supporto.
La casa in oggetto, infatti, sorge su una zona che è stata interessata oltre due anni fa dal fronte dello scavo. E’ chiaro che i tunnel hanno scatenato un fronte franoso attivo ormai non controllabile. Abbiamo presentato un’interrogazione alla Giunta Regionale. Secondo noi questa situazione è la dimostrazione che gli Enti preposti, per volontà, disinteresse, incuria o incapacità, non sono
in grado di garantire una tempestiva azione di sicurezza in situazioni di emergenza. Il Prefetto deve bloccare gli scavi, lo chiediamo ancora con sempre più forza dalla nostra parte.”
Abbiamo lasciato alcune persone in una casa a rischio crollo per quattro mesi, a loro insaputa. Vergognoso. E’ evidente che il piano stia fallendo e che le rassicurazioni a reti unificate date da Regione e Autostrade siano campate sul nulla, senza dati scientifici a supporto.
La casa in oggetto, infatti, sorge su una zona che è stata interessata oltre due anni fa dal fronte dello scavo. E’ chiaro che i tunnel hanno scatenato un fronte franoso attivo ormai non controllabile. Abbiamo presentato un’interrogazione alla Giunta Regionale. Secondo noi questa situazione è la dimostrazione che gli Enti preposti, per volontà, disinteresse, incuria o incapacità, non sono
in grado di garantire una tempestiva azione di sicurezza in situazioni di emergenza. Il Prefetto deve bloccare gli scavi, lo chiediamo ancora con sempre più forza dalla nostra parte.”
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