venerdì 5 ottobre 2012

La ‘Memoria Storica’ di Monte Sole non è liquidabile. Si sta stravolgendo tutto nel silenzio.




Dante Franchi
Il grido d’allarme preoccupato di Dante Franchi:

Sono trascorsi circa ventitré anni da quando, con la Legge Regionale n. 19 del 27 maggio 1989, la Regione Emilia Romagna istituiva il Parco Storico di Monte Sole.

Questa legge Regionale, destinata a produrre rilevanti trasformazioni e ricadute sul nostro territorio negli anni successivi, recitava all’art. 1:
Con la presente legge è istituito il Parco Storico di Monte Sole. Il perimetro del Parco ricade nell’ambito territoriale dei Comuni di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno ed è individuato nella cartografia allegata alla presente legge.
Alla sua determinazione definitiva e alla zonizzazione si procederà in sede di approvazione del Piano Territoriale del Parco, ricomprendendo comunque tutti i territori interessati dagli avvenimenti storici di cui si vuol mantenere viva la memoria”.


A questo risultato, fortemente voluto dalle Istituzioni locali, si giunse dopo un intenso e lunghissimo dibattito  che animò le Comunità dei territori interessati, coinvolgendo l’intero tessuto sociale nelle molteplici articolazioni sociali, culturali, economiche e politiche in cui esso si organizzava e si esprimeva.

Personalmente ritengo che questo presupposto non dovrebbe mai “passare di moda” e dovrebbe rappresentare la bussola che orienta quanti sono chiamati a ruoli pubblici a cominciare dalle Istituzioni elettive.

Succede invece, e rammarica non poco, che un anno fa circa, la stessa Regione Emilia Romagna assuma la sua pur legittima iniziativa di produrre una legge sul sistema Regionale dei Parchi, “scordandosi” però del tutto che si tratta di territori che non stanno sulla luna. Che si tratta di scelte destinate a generare ricadute di ogni tipo su tante Comunità e che pertanto non ci si dovrebbe limitare all’espletamento delle mere procedure burocratico/amministrative.

Il 23 dicembre 2011 infatti il Consiglio Regionale ha approvato e licenziato la legge n. 24 avente per titolo "Riorganizzazione del sistema regionale delle aree protette e dei siti della rete natura 2000 e istituzione del Parco dello Stirone e del Piacenziano".
 
Con questa nuova legge la Regione Emilia Romagna concentra in quattro macro aree: l'Emilia occidentale, che comprende le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e la Riserva del Secchia nel modenese, di fatto comprendendo tutti i parchi fluviali della regione; l'Emilia centrale, che raggruppa i territori di Bologna e Modena; il Delta del Po, che riguarda Ferrara, Ravenna e una parte del bolognese; la Romagna,tutti i Parchi a prescindere dalle rispettive e originali vocazioni ambientali, naturalistiche e persino Storiche, come nel caso del Parco di Monte Sole.

Trova le differenze!
Questo potrebbe essere il titolo che distingue questo percorso da quello che portò alla istituzione del Parco Storico di Monte Sole,  attingendo ad una famosa serie di esercizi proposti dalla Settimana Enigmistica.

Ancor prima di entrare nel merito dei contenuti e della condivisibilità o meno di questa nuova legge perciò, io mi chiedo e chiedo a questi legislatori quali sono le ragioni che hanno consigliato ad una Istituzione come la Regione Emilia Romagna di stravolgere leggi scaturite dal coinvolgimento e da proposte discusse e dibattute da Comunità intere per oltre un decennio, in assenza di un benché minimo coinvolgimento delle medesime Comunità.

Il Parco Storico di Monte Sole cosi come lo abbiamo conosciuto e voluto di fatto già oggi non esiste più.

Per diversi mesi ed all’insaputa dei più è stato retto da un Commissario liquidatore. Oggi ha iniziato a disfarsi concretamente anche delle risorse umane che vi hanno fin qui operato, il tutto questo in assenza non solo di un coinvolgimento seppur minimo, ma persino della semplice informazione verso le Comunità interessate.
Non mi pare sinceramente che una modalità operativa che taglia fuori da questo percorso ogni possibilità di coinvolgimento ed ogni contributo che possa derivare dai tanti che hanno a cuore questo territorio per quello che è e per quello che rappresenta,  possa rappresentare il viatico più virtuoso per giungere a quel “Sistema Monte Sole” di cui in ristrettissime sedi Istituzionali qualcuno ha fatto cenno.
Di tutto c’è bisogno, in particolare in una fase sociale e politica che obbliga a scelte fondamentali per il futuro delle Genti e dei territori, fuorché di mettere le Comunità di fronte a fatti compiuti.

Una brutta pagina questa a mio avviso che, almeno nella forma, per ciò che fino a qui si è visto, stride fortemente con le enunciate volontà partecipative sbandierate e legiferate dalla Regione Emilia Romagna anche in questo stesso mandato.
Io vorrei capire meglio.
Sento che questo è anche ciò che chiede tanta gente attenta a questi aspetti, alla specificità ed alla indiscutibile attualità delle ragioni e degli obiettivi che portarono alla istituzione del Parco Storico di Monte Sole. E’ questa la ragione che mi induce a porre qui pubblicamente questa domanda.

Quale sarà il futuro del Parco Storico di Monte Sole? Domandare è lecito e rispondere è cortesia, mi è sempre stato detto.........

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Esistono i consiglieri regionali che sono lì apposta per ricevere anche con mail le istanze di chiunque.

Essi sono componenti di commissioni consiliari e possono con propri atti ispettivi o richiesta di approvazione di atti di indirizzo politico, veicolare ed emendare le singole istanze dei cittadini portatori di interessi sia personali, che comunque possono coincidere con quelli di altri cittadini.

A proposito di atti di indirizzo politico approvati assurge pertinente leggersi questo che troverete copia incollando il sottonotato collegamento

http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&st=doc&dl=940b9824-db06-cf5a-c14d-4eff399623c0&dl_t=xml&dl_a=y&dl_id=3&ul=1&ev=1&bk=1

Di fatto, là dove ci sono troppi attori, i soldi, insieme alle competenze si disperdono in mille rivoli.

Quindi io personalmente credo sia corretto che si vada nella direzione auspicata dall'atto di indirizzo adottato.

Semmai, con l'aiuto del Professor FABBRIANI, o di qualcuno che segue a 360 gradi il "facere" della Regione, si potrebbe sollecitare l'Assemblea Legislativa a concretizzare quell'atto approvato ormai da 10 mesi.

Anonimo ha detto...

Peccato che i Consiglieri Regionali fino ad oggi si siano ben guardati dall'assumere una qualche iniziativa atta a informare la gente ed eventualmente a recepire pareri. Ma di certo questi Consiglieri sanno già tutto e comunque avranno altro da fare di ben più importante. Le cronache ce ne illustrano qualche dettaglio.

Stefano ha detto...

Vorrei associarmi alla preoccupazione di Dante Franchi, e pur non avendo informazioni documentate riferisco quello che a me è stato detto alcuni mesi fa:
1) l'iniziativa regionale è seguita ad una legge nazionale che obbligava le regioni, entro una scadenza prefissata, a prendere provvedimenti di accorpamento dei parchi. La regione Emilia Romagna ha approvato la legge alla fine del 2011 che era anche la data ultima possibile.
2) la legge regionale è uscita in fretta e furia, e forse anche per questo aveva una grossa lacuna, proprio nella definizione del ruolo del Parco Storico di Monte Sole. Evidentemente ci sono state dimenticanze e sottovalutazioni.
3) la stessa regione ha approvato una mozione (presentata dal gruppo PD) in cui si impegnava lo stesso consiglio regionale ad approvare un regolamento che consentisse al Parco Storico di Monte Sole di operare secondo i criteri coi quali era stato costituito.
4) era stato avviato un gruppo di lavoro (forse in provincia) che cercava di definire la modalità con cui Monte Sole potesse avere una autonomia operativa per le attività storiche e culturali di cui è portatore. So che ne faceva parte il Sindaco e il Presidente del Comitato per le Onoranze, quindi forse essi potranno precisare se lo ritengono, se il gruppo di lavoro ha concluso i suoi lavori o no. Uno degli aspetti controversi era legato alla possibilità di ricondurre l'attività della Scuola di Pace e del Comitato Onoranze all'interno di una unica realtà. Per la Scuola di Pace però vi è un problema legato alla presenza nell'assetto societario del Land dell'Assia (Germania) che ogni anno finanzia parte delle attività della Scuola.
5) non mi risulta che ci sia stato un liquidatore, ma c'è stata una gestione commissariale (Altobelli) dall'approvazione della legge fino all'elezione dell'attuale presidente (Ceccoli).
6) mi è stato riferito che il mancato rinnovo di un contratto a termine ha fatto mancare la figura di un geologo nell'ufficio di Marzabotto. Ma soprattutto ha lasciato sconcertati i tanti che avevano apprezzato il lavoro e la presenza di quel giovane.
7) vi è grande preoccupazione fra molti di noi cittadini, e fra i volontari, per la lentezza con cui vengono definite le funzioni che potranno consentire al nuovo ente di funzionare. Personalmente non ho informazione che si voglia smantellare questa importante realtà. Ma verificare è sempre opportuno. Diceva Ronald Regan: "trust, but verify".
Stefano Muratori

Anonimo ha detto...

http://bur.regione.emilia-romagna.it/dettaglio-inserzione?i=09ae80cc51989a4fe00481e61e4f19e1

questo e' il collegamento all'ordine del giorno che ho citato nel commento delle 16,13.

Trovate i consiglieri firmatari ai quali chiedere conto.

Per esempio il consigliere Vecchi è presente stasera a Vergato e Lunedì sera a Porretta (fonte blogn Frabbriani collegandovi al sottonotato link:
http://notiziefabbriani.blogspot.it/2012/10/a-vergato-e-porretta-terme-si-parlera.html).

Anonimo ha detto...

Io abito qui da poco tempo, ma il nostro parco, più che storico-naturalistico mi sembra retorico-venatorio...
Non so se era così che fu voluto.

Franco Zappia

A/B ha detto...

In questo articolo scritto e dalle risposte date non vedo comparire in nessun caso la COMUNITA' MONTANA, come mai??? la sede è a Vergato, molto vicino a Monte Sole.
A/B

Anonimo ha detto...

sig A/B, visto che lei la tira in ballo, ci spieghi cosa c'entra la Comunità Montana con il Parco.
Ma ci faccia il piacere.......come diceva Totò......

a/b ha detto...

Ci sono consiglieri comunali e della comunità montana che sono lì apposta per ricevere l'email delle istanze di chiunque, senza andare in regione.....che hanno ben altro da fare.
Ma ci faccia il piacere lei.......come diceva totò....

Anonimo ha detto...

http://www.valledelreno.provincia.bo.it/governo.asp

ma parlare di comunita montana o di consigieri comunali pare sia lo stesso.