lunedì 5 ottobre 2009

BRATELLA VALLE DEL RENO – SETTA

Rifondazione-Comunisti Italiani, Federazione delle Sinistra Alternativa
Medio-Alto Reno affrontano il tema della BRATELLA VALLE DEL RENO – SETTA



La grande opera dal costo di 423.400.000€ che ha visto in questi anni molti padri pur non avendo ancora visto la luce e nemmeno inserita fra le priorità del Piano della Mobilità provinciale approvato nel 2008 dalla Provincia di Bologna, ritorna alla ribalta in previsione delle regionali 2010:
E’ ora di dire basta a questi progetti senza soldi che hanno solo lo scopo di mietere il malcontento comune, poiché in realtà quell’inesistente collegamento fra le due vallate non è altro che un raccordo autostradale tra Vergato e l’autostrada A1.
In una situazione socio-economica come questa le priorità sono altre, prima di tutto il lavoro e il sostegno alle imprese del polo industriale del medio-alto Reno.
Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani hanno sostenuto come priorità il rinnovamento della statale Porrettana, con interventi a deviare il traffico pesante nei centri urbani di Sasso Marconi, Marzabotto e Vergato, l’attuazione di un vero servizio ferroviario metropolitano diurno e notturno ed il potenziamento della linea ferroviaria Bologna-Porretta con la realizzazione del secondo binario almeno sulla tratta Bologna-Marzabotto.
Oggi più che mai è necessario lavorare per una mobilità al servizio di tutti.

Vergato, lì 5/10/2009

5 commenti:

C.Zecca ha detto...

Nell'immaginario comune ci sono molte, troppe credenze del tutto anacronistiche e tanto radicate quanto contraddette dall'evidenza della realtà.
Le imprese delocalizzano in Romania e Bulgaria dove ci sono strade "interpoderali" bianche e con buche? Macché, qui dobbiamo fare i raccordi faraonici Ignano di sopra, Ignano di sotto, si paga col debito pubblico, poverino, così piccolo, aumentiamolo pure.

Una logistica folle e priva di senso ti porta i pomidoro pelati cinesi nel negozietto di Marano e il formaggio fatto con le cagliate danesi a Granaglione, le scarpe fatte da schiavi in Afghanistan o in Vietnam, ammazzandoti l'economia locale/regionale/nazionale?
Macché, sicuramente guadagnare 8' di tempo per perderne 25' dovuto al traffico aumentato ti farà rivivere l'economia.

Iper mega super store outlet mercati ti portano rifiuti de plastica con dentro cibo frankestein, prodotti scadenti, ciarpame cinese, vestiti usa&getta de plastica, ti ammazzano la bottega di frazione?
Macché, la bretella_d_oro, nuovo feticcio nelle religiosità dei nonpensanti, risolverà i problemi del commercio.

Il turismificio perifericourbano della Romagna, un luogo completamente artificiale, scadente, di code permanenti, traffico ed ingorghi ti inseguono anche in vacanza dimostra che l'A14 a 3 poi 4 se non 5 corsie produce solo turismo mordi e fuggi che non da lavoro ma crea un degrado pazzesco dovuto alle transumanze sempre più intense e frequenti?
Macché, San Bretella favorirà il turismo in alta valle (forse per quei babbei che si beano di passare dall'orribile metastasi edilizia metropolitana felsineo-padana a quella che si sta realizzando nella Valle del Reno, con lottizzazioni tumorali, autostradalizzazioni, inceneritori, ecomostri di Pian di Venola, di Marano e di Silla, villettopoli di edilizia appena realizzata e già anacronistica e fatiscente, migliaia di metri cubi di edifici vuoti che imprecano con dozzine di cartelli vendesi la loro inutilità che balla con foga sempre maggiore con la loro bruttezza).
La_Bretella porterà milioni di turisti, migliaia di bilioni di sciatori sul Corno che avrà neve ogni 5 anni poi ogni 10 poi non più.

Alla stupidità di persone che si ostinano a chiudere gli occhi, e a credere ciò che è smentito, confutato dalla realtà, giorno per giorno, non c'è alcun rimedio.

In ogni caso, non c'è alcuna necessità di "interventi" tangenzialatori "a deviare" il traffico pesante perché essi sono nella stessa logica demenziale dello sviluppo per lo sviluppo che crea più problemi di quanti ne risolva.
Deviare? Dove? Deviare dove? Spostiamo il problema? Portiamo la coda di TIR da una parte per metterli da un'altra, sputtanando definitivamente i pochi angoli di valle che hanno ancora una qualità?
Il traffico su strada non si devia, si deve RIDURRE e CONTRASTARE, come fanno paesi notoriamente trogloditi ed incivili come Svizzera e Austria.
Specie in una valle che ha una linea ferroviaria che dalle 22 alle 6 di mattina è completamente inutilizzata, che vede molti stabilimenti, se non la maggioranza, nei pressi della ferrovia senza alcuno straccio di raccordo ferroviario. Ci mancherebbero pure le tangenziali per l'aumento del traffico su gomma di Marzabotto, Vergato poi Pian di Venola, poi Marano, un'altra alluvione di asfalto cemento, etc in questo paese che muore di cementificazione.
La scienza dei trasporti dice che aumentare la banda disponibile comporta un AUMENTO del traffico e non c'è alcuna necessità di aumentare ulteriormente il traffico su gomma sulla Porrettana, quando non c'è uno straccio uno di treno merci dal 1999.

C.Zecca ha detto...

Ci si distacca un po' e si osserva che c'è una folla abnorme su quella scialuppa sovraccarica in mezzo al mare, che si impegna con foga inusitata a scavare lo scafo, a perforarlo, a tagliarne pezzi, a bruciarne. Fischiettano pure con sorriso ebete, sono convinti, pure, che entrando già troppa acqua, sia il caso di alleggerire ulteriormente lo scafo, c'è giusto giusto quell'ottimo pezzo di quercia da togliere a poppa.

Anonimo ha detto...

Non si capisce se vi manca la coerenza o se ce l'avete solo con la montagna: PERCHE' IL PASSANTE NORD SI E LA BRETELLA NO?
Andrebbe spiegato

Anonimo ha detto...

Il Tunnel Setta-Reno è per l'Alta Valle del Reno una delle indipensabili vie di salvezza:
1) per chi è costretto a lavorare non solo a Bologna;
2) come sostegno indiretto a tutte le imprese e lavoratori della Valle.
E' una, perche esitono anche altre vie complementari: es.
_potenziamento ferrovia (merci e persone)
_ potenziamento e manutenzione della Porrettana;
_ la fibra ottica per Internet.

Noi abbiamo il Corno alle Scale, il Parco Laghi, le Terme di Porretta; cosa ci manca a noi rispetto a Cortina o a Capri per attirare TURISMO di alto livello che è altra fonte di lavoro e ricchezza?

DOVREMMO IMEGNARCI PER LA VISIBILITA' DELLA NOSTRA MONTAGNA e PER LA SUA FACILE RAGGIUNGIBILITA'.

Non abbiamo altro tempo da perdere.

Massimiliano Piacentini
Rocca Pitigliana
link: http://www.flickr.com/photos/roccapitigliana

matteo ha detto...

Se capite che la viabilità della porrettana è vergognosa nel 2010 e che collegamenti stradali veloci sono necessari per togliere traffico nei centri urbani e per rilanciare turismo commercio industria nella montagna, allora la vostra posizione e la vostra proposta è assurda. Ma sapete quanto può costare a livello economico e ambientale passare vergato, marzabotto e sasso marconi. Ma sapete come è fatta la valle? E pioppe di salvaro? Sibano? Pian di Venola? Lama di Reno? Ma sapete quanti tunnel o viadotti sul fiume bisogna fare! La bretella è la soluzione migliore, altrimenti fate chiarezza e dite a chiare lettere che non ve ne frega niente della montagna e che non volete fare alcun investimento degno di nota. Matteo, mbaraldi77@tele2.it