Fermo convalidato e carcere per Francesco Passalacqua
Fermo convalidato e custodia cautelare in carcere,
come chiesto dalla Procura, per il 55enne calabrese Francesco Passalacqua,
accusato di tentato omicidio, porto abusivo di armi e violazione di domicilio
per aver accoltellato e ferito gravemente, il 4 gennaio, un agricoltore di 65
anni nel cortile della sua abitazione a Tolè di Vergato.
Passalacqua, difeso dall'avvocato Vincenzo De Franco,
è comparso davanti al Gip, Domenico Truppa, ma è rimasto in silenzio,
avvalendosi della facoltà di non rispondere.
Originario di Scalea (Cosenza), Passalacqua è conosciuto
alle cronache come il 'serial killer della Riviera dei Cedri', già condannato
all'ergastolo all'inizio degli anni 2000 per tre di quattro omicidi compiuti in
Calabria, nell'area dell'Alto Tirreno cosentino. Il 55enne si trovava in
libertà vigilata e viveva da circa tre anni in una comunità sempre
sull'Appennino bolognese.
Al momento non si conosce il movente che ha spinto
Passalacqua ad aggredire l'agricoltore. "E' in stato confusionale, non
ricorda nulla - ha spiegato il suo legale -.
Lui stesso ha preferito non rispondere in questo momento, è
completamente annebbiato. Quindi il giudice ha indicato la facoltà di non
rispondere. Vedremo l'esito delle indagini, sia eventualmente lui, quando vorrà
spiegare i motivi del gesto.
Devo dire che anch'io devo capire un attimo qual è la
situazione, perché il fatto è anomalo, diciamo, ha dei profili di irrazionalità
nel movente". Il legale ha poi aggiunto che "c'è un'indicazione da
parte degli organi investigativi di una sua collaborazione. Non so però cosa
abbia detto e cosa abbia riferito, questo non è stato riportato negli
atti". (ANSA)
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