venerdì 17 febbraio 2017

GIORNO DEL RICORDO, UN TERZO DEI COMUNI BOLOGNESI NON L'HA CELEBRATO. BIGNAMI SCRIVE AL PREFETTO.

Riceviamo

Una lettera al Prefetto per evidenziare che un terzo dei Comuni bolognesi ha completamente ignorato il Giorno del Ricordo, istituito con la legge 30 marzo 2004, n. 92, mancando di realizzare "qualsiasi iniziativa volta a conservare la Memoria e la Storia di quei fatti".
A scriverla, il presidente del gruppo FI in Regione Galeazzo Bignami.

"Come ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - scrive Bignami - con l’approvazione di questa legge infatti 'Il Parlamento con decisione largamente condivisa ha contribuito a sanare una ferita profonda nella memoria e nella coscienza nazionale'. Purtroppo, nonostante la legge sia in vigore da oltre dieci anni, un terzo dei Comuni bolognesi anche quest’anno ha completamente ignorato le disposizioni previste dalla l. 92/04; e questo senza voler considerare come altri Comuni abbiano ricondotto l’osservanza del giorno del Ricordo agli eventi, importantissimi ma non sovrapponibili a mio modo di vedere, previsti e organizzati per la Giornata della Memoria; o ancora si siano limitati ad un cenno sulla propria pagina web o su qualche social network, disattendendo nei fatti il portato della legge".

"Auspico - conclude Bignami - che questa nota possa essere considerata quale spunto per una Sua autorevole riflessione, al fine di intraprendere, pur nel pieno rispetto dell’autonomia degli Enti Locali, iniziative per gli anni futuri".

Il testo integrale della lettera:


Bologna, 16 febbraio 2017

Alla Cortese Attenzione
Sua Eccellenza
Il Prefetto di Bologna
Dott. Ennio Mario     Sodano


Eccellenza,

come Lei sa con la legge 30 marzo 2004, n. 92 la Repubblica ha istituto il «Giorno del ricordo» in memoria delle Vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale individuando nella data del 10 febbraio la giornata da dedicare alla Memoria dei nostri connazionali travolti da quella immane e drammatica pagina di storia.
Come ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con l’approvazione di questa legge infatti "Il Parlamento con decisione largamente condivisa ha contribuito a sanare una ferita profonda nella memoria e nella coscienza nazionale".
E’ forse superfluo evidenziare come mediante l’articolo 1 si disponga che in tale giornata si svolgano iniziative per diffondere la conoscenza di quei tragici eventi, con una particolare attenzione all’opera educativa presso le scuole di ogni ordine e grado.
Altresì all’art. 1, comma 2 si prevede “da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero”.



Purtroppo, nonostante la legge sia in vigore da oltre dieci anni, un terzo dei Comuni bolognesi anche quest’anno ha completamente ignorato le disposizioni previste dalla l. 92/04, mancando di realizzare qualsiasi iniziativa volta a conservare la Memoria e la Storia di quei fatti; e questo senza voler considerare come altri Comuni abbiano ricondotto l’osservanza del giorno del Ricordo agli eventi, importantissimi ma non sovrapponibili a mio modo di vedere, previsti e organizzati per la Giornata della Memoria; o ancora si siano limitati ad un cenno sulla propria pagina web o su qualche social network, disattendendo nei fatti il portato della legge.

E’ quindi con vivo rammarico che sottopongo alla Sua autorevole attenzione tale situazione, non potendo che prendere atto del disinteresse istituzionale dimostrato da tanti, troppi Comuni della Città Metropolitana di Bologna nei confronti di questa ricorrenza.

Auspico che questa nota possa essere considerata quale spunto per una Sua autorevole riflessione, al fine di intraprendere, pur nel pieno rispetto dell’autonomia degli Enti Locali, iniziative per gli anni futuri. Dare piena attuazione alla legge non significa solo adempiere ad un dovere formale come disposto dalla stessa, bensì mantenere vivo l’interesse storico ed umano su una delle pagine più buie della nostra Storia, per troppo tempo coperta da un silenzio che se perpetuato rischia di rendere vano quanto auspicato sempre dal nostro Presidente che ha rammentato come  "per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e dell'esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia". 
So di trovare in Lei un attento interlocutore avendo la Prefettura di Bologna sempre partecipato agli eventi Istituzionali previsti dal Comune di Bologna e dalla Regione per tale ricorrenza e per questo mi sono permesso di evidenziarle quanto contenuto in questa mia.
Confidando in un Suo cortese riscontro, Le porgo i miei migliori saluti.



Avv. Galeazzo Bignami

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quanto scrive Bignami e' certamente giusto. Molto difficile pero' da far applicare nel concreto. E si' che anche i comuni piu' "bulgari" del bolognese hanno fatto qualcosa: forse proprio perche' non temono di perdere le elezioni...

Anonimo ha detto...

Non sono di sinistra, tutt'altro, ma ritengo queste commemorazioni dannose, sia quelle verso gli ebrei sia queste, sarebbe ora di piantarla e mettere su tutto una pesante pietra tombale. Sono solidale verso i comuni di qualsiasi colore che hanno ignorato il giorno del ricordo e spero facciano altrettanto verso la Shoah, è ormai da 70 anni che ci rompono le scatole con queste cose, per quanti anni dovremo ancora sopportale, ormai queste commemorazioni vengono sfruttate solo per scopi politici da entrambe le parti e ciò è disgustoso.