lunedì 27 ottobre 2014

Sasso Marconi. Gli operai Kemet manifestano.



Alla Kemet  è arrivato il giorno della ‘protesta ’ e delle rimostranze per lo stallo nella trattativa sindacale in corso. Gli impiegati dello stabilimento di Pontecchio Marconi  le concretizzeranno in una  ‘manifestazione’ che terminerà con un incontro nella sede comunale  cui parteciperanno gli amministratori di Sasso Marconi. 
Domani , martedì 28 ottobre, poco prima delle 8, coloro che intendono partecipare alla manifestazione ‘unitaria’ si troveranno davanti ai cancello dello stabilimento di Pontecchio. Da qui, con propri mezzi o utilizzando le navette messe a disposizione dalla Fiom,  si trasferiranno nei pressi dello storico stabilimento di Sasso Marconi , da dove, intorno alle 9.30,  il corteo partirà per raggiungere il centro cittadino, seguendo via San Lorenzo, via Ponte Albano e  viale Kemmedy fino all’incrocio con via del Mercato. Poi, in ordine sparso poiché sono presenti sulla via  le bancarelle del mercato settimanale, i dimostranti saliranno via del Mercato per raggiungere la piazza del capoluogo. Infine l’incontro con il primo cittadino, Stefano Mazzetti, probabilmente nella sala consiliare.
Il confronto con gli amministratori comunali è stato voluto anche per chiedere l’intervento dell’ente pubblico per superare il blocco della trattativa e riavviare il confronto fra sindacati e proprietà. Kemet infatti, dopo aver informato dell’intenzione di procedere a 50 licenziamenti e alla riorganizzazione degli orari di lavoro, ha abbandonato la trattativa precisando di voler applicare il contratto nazionale che asseconda le sue pretese sull’orario del lavoro e superare così il contratto aziendale prossimo alla scadenza.
Intanto si è saputo di un incontro fra sindacati e proprietà per valutare il modo migliore di procedere poiché, a causa degli scarsi ordinativi,  si rende necessario un prolungamento della cassa integrazione.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci pensa Renzi.
L'uomo della provvidenza.
Fra poco mettera' fine anche a queste manifestazioni di Gufi e disfattisti ingrati che non si sono accontentati neppure di 80 euro.

Anonimo ha detto...

MI PARE DI SOGNARE!!!
QUESTI PRIMA SE LA PRENDONO CON SALOMONE PERCHÉ NON VOGLIONO POLITICI IN MEZZO ALLA TRATTATIVA E ADESSO VANNO DA MAZZETTI A CHIEDERE AIUTO???
QUALCOSA NON MI TORNA: SIAMO IN QUESTA SITUAZIONE A CAUSA DEL PD E I SINDACATI CHIEDONO AL PD AIUTO???
UNA MOSSA GENIALE NON C'È CHE DIRE!!!
SEMPRE PIÙ SCHIFO!!!

Anonimo ha detto...

Era ora che si manifestasse il sindacato doveva partire prima dello stallo,
ma va bene cosi bisogna continuare la lotta per noi operai è duro scioperare e con cassa integrazione, ma l'azienda inizia ad accusare i ritardi di produzione teniamo duro!

Anonimo ha detto...

Ben detto 19:11! Sottoscrivo! E meno male che ha fatto qualcosa Salomone perché altrimenti questi qua del sindacato stavano ancora con le mani in mano ad aspettare che ci licenzino tutti!
Dobbiamo resistere e fare muro altrimenti è la fine!