domenica 29 settembre 2013

Monzuno: riproposta la ‘Camminata della Memoria’.



Il ricordo delle vittime di Cerpiano

Di Francesco Manieri

Il 29 settembre del 1944 quattro colonne tedesche partirono in simultanea dalla valle del Reno e da quella del Setta per stringere Monte Sole in un abbraccio mortale. Lungo il tragitto che le portava a convergere sul monte fecero terra bruciata uccidendo tutti coloro che ebbero la sventura di trovarsi sul loro cammino. Fu una strage e 770 civili, per lo più bambini, donne ed anziani,  caddero impotenti sotto i colpi delle armi tedesche. Si consumò in quei giorni la più grave strage di civili della seconda guerra mondiale.
Una delle quattro colonne, dopo essersi concentrata a La Quercia sul versante del Setta di Monte Sole, salì alla volta di Casaglia e dopo un primo scontro con i partigiani a Cadotto, confronto impari per numero di soldati e armamenti, la formazione militare proseguì passando da Cerpiano dove furono uccisi senza pietà e con incredibile ferocia i bambini dell’asilo, gli educatori e tutti i civili.  Poi la scia di sangue si allungò per tutto il tragitto che portava a Monte Sole.
Le celebrazioni per la ricorrenza della strage quest’anno sono previste per domenica 6 ottobre a Marzabotto ( la violenza tedesca sui civili proseguì fino al 3 ottobre), con l’ormai tradizionale programma commemorativo.

Nell’ambito delle celebrazioni, finalizzate a rinverdire il ricordo delle vittime e di una azione tanto violenta ai danni dei civili perché possa essere un monito a impedirne altre, è stata organizzata per sabato prossimo 5 ottobre una  camminata dalle Murazze di Vado a Cerpiano, nel luogo elevato a simbolo e emblema per le future generazioni affinchè le armi non siano mai più le protagoniste del confronto fra gli uomini.
  

Sarà presente anche Udo Gumpel,  il giornalista tedesco che condusse l'inchiesta che portò a ritrovare alcuni dei responsabili ancora viventi (e mai pentiti) dell'eccidio di Monte Sole, fra cui proprio colui che tirò la bomba dentro all'oratorio di Cerpiano al fine di finire gli eventuali feriti e accertarsi così della morte di tutti.



1 commento:

Anonimo ha detto...



Ad oggi preferiamo rocordarci e fare qualcosa di utile per i VIVI.
Solo per i vivi si può fare qualcosa per i morti non c'è nulla da fare........ che ricordarli e compiangerli.
Mentre per i vivi si prova disprezzo quando ci accorgiamo di poter fare qualcosa di concreto.