I sindaci presentano il conto e chiedono un incontro all’assessore regionale Corsini per mitigare i disagi e rafforzare il servizio
di Martina di Mari
I Sindaci dell’Unione Comuni Appennino Bolognese
esprimono interesse per le novità ma anche la loro preoccupazione per
l’attuazione delle linee passanti del Servizio Ferroviario Metropolitano. Tali
linee sono pensate per favorirne l’utilizzo anche per trasferimenti con
destinazioni diverse dalla stazione centrale di Bologna e per tragitti interni
all’area cittadina. Si tratta di obiettivi condivisibili che vanno combinati
con le esigenze dei viaggiatori a più lunga percorrenza che costituiscono la
frazione più fragile dell’utenza e che non dispongono di valide alternative di
trasporto pubblico in caso di disservizi o malfunzionamenti del servizio. Per
questo motivo l’attivazione delle linee passanti a partire dallo scorso giugno
ha sollevato preoccupazioni tra i cittadini e l'attenzione degli amministratori
dei Comuni dell’Appennino bolognese e in particolare tra gli utenti della
tratta Porretta – Bologna, di gran lunga la più utilizzata del SFM.
Da più parti si era richiesto un rinvio del
provvedimento, nel timore che l’allungamento delle corse, in una situazione di
perdurante inaffidabilità del servizio più volte denunciata dal comitato
degli utenti e dagli amministratori locali e in assenza di interventi
infrastrutturali quali il raddoppio parziale della linea, causasse un ulteriore
peggioramento della qualità con aumento dei ritardi, cancellazione di corse e
dilatazione dei tempi di viaggio.
A distanza di tre settimane dall’adozione del nuovo
sistema, l’esperienza dei viaggiatori provenienti dalle stazioni più
periferiche conferma purtroppo diverse criticità che vanno prontamente
corrette per evitare che un modello pensato per favorire la mobilità
sostenibile vada a scapito dei cittadini che più dipendono dal trasporto pubblico
per le proprie esigenze quotidiane.
- fermate non programmate di alcuni treni nella zona
di Marzabotto;
- la mancata coincidenza con la linea per Pistoia (i treni partono pochi minuti
prima dell’arrivo dei treni da Bologna);
- la necessaria riorganizzazione del trasporto pubblico su gomma e le
necessarie verifiche con gli istituti scolastici del territorio per il
coordinamento degli orari;
L’Unione chiede all’Ass.re Cosini con urgenza un incontro per discutere le criticità espresse, con l’auspicio:
1. di una rapida definizione di un piano di
interventi straordinari per la risoluzione rapida e definitiva dei
ricorrenti guasti a deviatoi e passaggi a livello, che da qualche anno appaiono
essere tra le principali cause di disservizio nonostante l’innegabile
miglioramento del materiale rotabile ottenuto a fronte di ingenti investimenti
pubblici;
2. dell’impegno da parte degli esercenti del
servizio che ai treni passanti sia garantita la necessaria priorità
nell’accesso ai binari passanti a Bologna;
3. del miglioramento della fruibilità del servizio mediante l’assegnazione
stabile dei binari utilizzati (che idealmente per una linea cadenzata
dovrebbero essere sempre gli stessi per tutte le corse) e la fornitura di adeguata
informazione all’utenza;
4. del reinserimento delle fermate eliminate;
5.di essere interpellati, come amministratori dei territori che presentano
ad oggi le maggiori criticità, agli incontri di analisi e condivisione
dei dati che ciclicamente vengono organizzati invitando i diversi comitati
dei pendolari.
I sindaci dell’Unione sono inoltre a richiedere la realizzazione, sia lungo la linea Porrettana sia sulla Direttissima, del livello di servizio previsto nell’assetto potenziato dell’SFM, con estensione dell’orario di esercizio fino alla mezzanotte e aumento della frequenza delle corse anche a lunga distanza. Infine, in un’ottica di più lungo termine, ribadiscono l’esigenza della definizione di un piano operativo per il raddoppio almeno parziale della linea Bologna – Porretta.
2 commenti:
Chissà cosa ne pensa il buon Taruffi tra un taglio nastro e l'altro, tra una tigella e una crescntina.
Ah, potesse intavolare una discussione con Salvini a botte di tigelle e crescentine...
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