Questa vita è ancora la mia è il titolo della seconda opera che Federico Feliziani ( nella foto) ha scritto e che lancerà domani, martedì 16 luglio, alle 19, a Fontana di Sasso Marconi.
La presentazione vedrà sul palco l’autore, Silvia e Rodolfo Tassinari di Edizioni Tassinari Firenze e l’attrice Barbara Baldini che leggerà brani tratti dal libro. Il tutto sarà presentato da Amedeo Marsan, consulente editoriale.
Il secondo romanzo di Feliziani parte da dove si è interrotto “Questa vita
è la mia”: un giovane uomo, la sua famiglia, gli amici e la città dei suoi sogni:
eterna e immutabile. La quotidianità apparentemente ripetitiva di una vita per
nulla ordinaria.
Federico Lucrezi, dal ragazzino che era, schiacciato dalla sua disabilità,
in cerca del suo posto nel mondo, si è fatto uomo grazie alla sua “famiglia
allargata” e attraverso il lavoro di sceneggiatore: un lavoro che ha sempre
sognato e per il quale ha lottato contro pregiudizi e iperprotezione.
Proprio come nella realtà, però, i pregiudizi non finiscono mai. Lucrezi
infatti si trova ad affrontare un altro ruolo: quello di padre di Luigi insieme
alla compagna Giulia dalla vivacità delle famiglie Lucrezi-Cosacco.
Un equilibrio familiare che presto sarà fatto saltare da una grave perdita
che getterà nello sconforto il personaggio apparentemente più forte e inscalfibile:
Clara alla quale servirà l’intervento del protagonista per non finire in
cattive compagnie.
La complessa realizzazione di una nuova serie televisiva lo porterà a fare
i conti con il passato, abbandonato salendo su un treno qualche anno prima. L’incontro
con Luca, il “bullo” dei tempi della scuola, farà il resto regalandogli due
nuove lenti con le quali osservare il mondo.
Malgrado tutto, il passato sembra tornare anche a Roma con antichi problemi ancora irrisolti. Sarà il colorito ambiente di Garbatella, con la fauna umana che ruota attorno all’osteria Er Porcaro, a formare una solida testuggine a difesa della famiglia Lucrezi-Cosacco. Anche in virtù di tale aiuto, Federico troverà la forza per vivere pienamente la sua vita dall’alto di una nuova identità: «Prima ero un disabile, ora sono una persona con disabilità». Ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo…
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