Dall'11 al 14 luglio nella splendida cornice del Parco storico di Monte Sole (Marzabotto).
Annunciata la 12° edizione di RENO SPLASH: dall'11 al 14 luglio torna nella splendida cornice del Parco regionale storico di Monte Sole a Marzabotto, la quattro giorni di musica dal vivo, natura e incontri che promuove il rispetto e lo scambio tra le culture di tutto il mondo.
RENO SPLASH promuove la cultura e la condivisione impegnandosi a offrire una full experience a prezzi accessibili: l'abbonamento consente l'ingresso a tutte le quattro giornate e agli eventi del festival.
Il festival antirazzista ideato e promosso dall’associazione Montagna di Suono, è per il secondo anno consecutivo ospite del Poggiolo - Rifugio Re_Esistente. Marzabotto e l’intero Parco regionale storico di Monte Sole sono luoghi ricchi di storia e di memoria, a conferma dell’impegno culturale e solidale che RENO SPLASH, in condivisione con tutti i suoi collaboratori e partner, dedica alla sensibilizzazione e alla valorizzazione di un territorio che continua a resistere e rinascere.
Un programma ricco di musica: dal reggae all’hip hop, dal dub alla dancehall giamaicana. Tra i numerosi artisti che si alterneranno sul palco del Reno Splash ci sarà un gruppo icona della musica reggae italiana: gli Africa Unite, che hanno da poco festeggiato i quarant'anni di carriera, saranno ospiti del festival venerdì 12 luglio.
Altro nome di spicco quello dei Cimarons, il primo gruppo reggae mai esistito in Uk e in Europa. Nati nel 1967 hanno collaborato dal vivo e in studio con artisti del calibro di Dennis Brown, Lee "Stracht Perry" e Gregory Isaacs e furono la band che accompagnò Bob Marley nella sua prima tournee in Inghilterra nel '72.
Alla domenica una leggenda dell'hip hop italiano, Inoki, tornerà dopo alcuni anni a Marzabotto con le sue liriche taglienti in una giornata dedicata alla Palestina.
Saranno inoltre ospiti del festival alcune delle nuove promesse del reggae italiano, dai De Strangers, da Milano a Sealow, da Roma.
Nel programma musicale non mancheranno artisti locali come Brenno Itani, e Nico Royale, esempi di gruppi bolognesi di livello internazionale. Dopo i concerti principali, le serate continueranno sotto un tendone marocchino con alcuni fra i migliori dj e sound system reggae italiani, da Da Roots Balera a Pier Tosi, da Dj Lugi ai Rise & Shine Sound System
Ma non solo musica al Reno Splash: venerdì 12 Pier Tosi racconterà l'avventura di Bob Marley in un talk chiamato "Bob Marley: Natural Mystic". Sabato pomeriggio e Domenica mattina ci sarà la possibilità di visitare i luoghi della memoria di Monte Sole con i Trekking Resistenti, accompagnati dalla guida Aldo Becca. La domenica mattina prenderanno il via i Tornei Antirazzisti, organizzati in collaborazione con Giochi Antirazzisti e Uisp.
L’iniziativa, organizzata dall' Associazione Montagna di Suono, è stata realizzata anche grazie alla presenza di volontari internazionali provenienti da Ucraina, Turchia, Siria, Spagna, Estonia, Austria e Francia, attraverso l’associazione Lunaria di Roma.
Per chi viene da fuori c’è la possibilità di campeggiare gratuitamente all’interno del festival, oltre che di usufruire della spiaggia sul fiume Reno, che per un week end si trasformerà nella Giamaica italiana.
9 commenti:
Marzabotto guarda alla Giamaica, sono contento, fate le valigie e andavevene in fretta, non tornate, non preoccupatevi per noi staremo bene, a non rivederci.
Giamaica, Cuba, Brasile, Africa, Inghilterra, tutti i paesi vanno bene per questi "agenti globalisti". L'Italia per cultura usanze e difetti va cancellata, dobbiamo tutti riconoscerci in una cultura globale che ci eradichi come paese e popolo, per questa operazione quale posto migliore di Marzabotto si poteva trovare? Nessuno meglio di lui. Globalisti fino al midollo. Viva il mondo multipolare, viva il mondo delle mille patrie, abbasso Marzabotto.
Nico Royale fa pena
Quando penso a Marzabotto, non penso alle vittime dell'eccidio, penso solo ad "Agenda 2030" non mi viene altro che la dittatura dell'elite.
"In Francia per festeggiare la vittoria della sinistra, una vera sinistra non come quella che si fa chiamare sinistra in Italia tipo il piddì, sono scesi in piazza con cartelli enormi con su scritto "STOP AL GENOCIDIO" e con le bandiere della Palestina .
Le prime parole che ha pronunciato Jean-Luc Mélenchon, leader del partito France Insoumise, dopo la vittoria elettorale sono state le seguenti: "Dobbiamo riconoscere lo Stato di Palestina poiché è uno dei mezzi a nostra disposizione per esercitare pressioni".
Stamattina Repubblica aveva dettato la linea dando dell'antisemita a Mélenchon e quando Repubblica sionista si esprime così, non si può far altro che festeggiare per questa vittoria. Quindi chi è stato zitto davanti al criminale di guerra Netanyahu e adesso, come ogni elezione che si svolge nel mondo che vede una sinistra vincitrice sale sul carro, è pregato di cercare un pizzico di dignità e tacere. Per farla breve: i dirigenti del PD espressione del giornale Repubblica, non hanno nulla da esultare in questo caso perché non hanno nulla a che spartire con questa vittoria!
Soccia che due maroni questi che commentano sempre gli articoli dicendo che “vogliono cancellare l’Italia” o “ci vogliono sradicare e sostituire” o “siamo pupazzi in mano all’elite”……ma se siete così illuminati da sapere tutto più degli altri,com’è che non siete in politica a cercare di cambiare le cose?risponderete che “la politica è una cosa sporca”e immagino che siate tra quelli che non votano neanche per evitare di “sporcarsi”.ma vi rendete conto che vivete male e fate vivere male la gente con il vostro livore?se non siete realizzati e vi ritrovate frustrati non ve la dovete mica prendere con gli altri!andate al Reno splash,magari un po’ di musica jamaicana vi rilassa un pochino;che poi state meglio e riuscite a vedere un pochino più obbiettivamente la realtà e magari;la sparo grossa:scoprirete che più che cittadini italiani siete prima cittadini del mondo e POI DOPO che l’Italia è una minuscola briciola delle terre emerse del pianeta terra…..e non il centro del mondo……..roba da rivoluzione copernicana!
Ganja, Ganja, bella Fra, e cannone libero.
Non vanno a votare per non far parte della società e poi si lamentano che la maggioranza della popolazione contribuisce, lavora e PARTECIPA costruendo qualcosa che loro - sbattendosene bellamente - pretenderebbero fosse diversa e venisse cambiata per farsi i propri porci comodi.
Mi chiedo se gli capitasse di venir giù dai monti con la piena se poi c'è la fanno a tornare a casa per cena.
Qualcuno ha niente da dire al membro della "giusta società" delle 13.10 che non ha ancora capito che è minoranza?
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