Alcuni non risiedevano in Italia
La Guardia di Finanza di Bologna, insieme all'Inps,
ha individuato 40 persone che avrebbero indebitamente percepito il reddito di
cittadinanza, per un ammontare complessivo di oltre 430mila euro.
L'indagine delle fiamme gialle ha consentito di
bloccare l'ulteriore erogazione di integrazioni al reddito, per circa 91mila
euro.
L'accusa di indebita percezione vede coinvolte
persone che vivono tra Bologna e provincia.
Tra i casi riscontrati ci sono alcuni privi del requisito
della residenza in Italia e altri ancora che hanno omesso di comunicare di
avere un componente del proprio nucleo familiare sottoposto a misura cautelare
personale. Altri indebiti percettori non hanno indicato la titolarità di altre
fonti reddituali, ovvero il possesso di immobili. Numerosi sono stati i casi di
percettori del reddito di cittadinanza risultati lavorare in nero.
Le 40 persone sono state denunciate per le violazioni
previste in materia dall'articolo 7 del decreto legge n. 4 del 2019. Gli
investigatori hanno segnalato, inoltre, per gli accertamenti necessari, la
condotta dei datori di lavoro che hanno impiegato in nero i percettori,
consentendo così a questi ultimi di continuare a percepire indebitamente il
reddito di cittadinanza. (ANSA)
1 commento:
Ma perchè chiamarli "furbetti" che sembra quasi un complimento. Chiamateli parassiti delinquenti.
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