Prima della pandemia e della dad, erano i genitori a dare il loro telefono ai figli, ma oggi i bambini hanno accesso diretto ai social media e siti internet, esponendoli a vari rischi. Anche il numero di bimbi sotto i 5 anni con un cellulare è esploso. L'età giusta per un primo telefonino sarebbe…
Estratto dell'articolo di Maria Novella De Luca per “la Repubblica”
Paolo Ferri è docente di
"Teoria e tecnica dei nuovi media" all'università Bicocca di Milano.
A lui si devono (fin dagli albori) gli studi sull'impatto della Rete sulle
menti dei più giovani.
Adesso però che in Italia, così come in Inghilterra o negli Stati Uniti, una serie di ricerche rivelano quanto è diventata acerba l'età del possesso del primo smartphone, uno scenario inquietante è diventato realtà. È stata la Bbc, nei giorni scorsi, a rilanciare i dati Ofcom (Office of Communications) secondo i quali il 44% dei bambini inglesi di nove anni e il 91% dei ragazzini di undici anni, ha uno smartphone di sua proprietà. O quantomeno di proprio uso esclusivo.
«Attenzione, è la parola possesso che costituisce il campanello d'allarme ed è una diretta conseguenza della pandemia» avverte Paolo Ferri. «Prima del lockdown e della didattica a distanza, almeno nella fascia della scuola primaria, entro i nove, dieci anni, erano i genitori a dare il loro telefono ai figli, mantenendone in un certo senso il controllo.
Nel 2020 è cambiato tutto. Con i bambini chiusi in casa, le lezioni a distanza, una vita spostata nella dimensione digitale, le famiglie hanno comprato lo smartphone anche ai più piccoli».
[…] Se nel 2020 i bambini tra i sei e i dieci anni "possessori" di uno smartphone erano il 23,5%, questo numero sale addirittura al 58,4% nel 2021.
Praticamente un bambino su due ha oggi nello zainetto uno strumento
potentissimo con il quale navigare, entrare nei social, accedere a siti (ad
esempio porno) in grado di turbarlo in modo profondo. E se nel 2020 erano il
9,2% i piccolissimi sotto i cinque anni con l'accesso a uno smartphone, questo
dato sale al 14,5% nel 2021.
L'età giusta del primo cellulare sarebbe, suggerisce Paolo Ferri, tra i 12 e i 14 anni, «ma non illudiamoci che si possa tornare a questa scelta di saggezza».
Sottolineando che in realtà ciò che veramente espone i giovanissimi al
rischio è l'accesso precoce ai social. «Lì accade di tutto, lo sappiamo, dalla
mistificazione della realtà al cyberbullismo. Contenuti che di certo un bambino
non riesce a decodificare da solo»
2 commenti:
Devo ammettere che selficienti rende molto bene l'idea!
Mica solo cinni... di selficienti ne abbiamo anche tra i ministri.
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