Foto d’archivio CC Bologna. |
I Carabinieri di Vado hanno provveduto ad applicare gli arresti domiciliari a un 30enne, nato a Bologna, residente nell’Appennino Bolognese, indagato per atti persecutori.
Il 30enne ha precedenti di polizia per furto, resistenza, violenza o
minaccia a un pubblico ufficiale, ricettazione, lesione personale, oltraggio,
evasione, vilipendio, minaccia e in materia di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed
emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, segue
le risultanze di un’indagine dei Carabinieri seguita al racconto di una 28enne
italiana che una decina di giorni fa si era rivolta ai militari per chiedere
aiuto.
La donna aveva riferito ai Carabinieri di aver iniziato una relazione
sentimentale col 30enne nel 2015 e di averla terminata ad aprile 2022, a causa
del carattere geloso, ostile, minaccioso e aggressivo del compagno che non
esitava a trattare male anche i due figli piccoli della coppia (di anni 3 e 6).
Per sfuggire alle prepotenze del compagno e proteggere i due bambini, la
donna era andata a vivere da sua madre. A quel punto, il 30enne, sentendosi
abbandonato, aveva iniziato a perseguitare l’ex compagna, prima telefonicamente
con frasi del tipo: “Non portare nessun uomo nella tua nuova casa altrimenti ti
ammazzo …”, poi presentandosi sotto casa.
Il 27 dicembre scorso, l’indagato si recò innanzi l’appartamento dove
dimorava la donna e dopo aver preso a calci il portone d’ingresso lanciò un
mattone contro una finestra, frantumando il vetro.
Rintracciato dai Carabinieri, il 30enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna
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