Il Comando
Provinciale Bologna della Guardia di Finanza riferisce:
Venerdì scorso, a Bologna, si è svolto, alla
presenza dei più alti rappresentanti locali dell’Autorità giudiziaria e delle
Forze dell’Ordine, un convegno sul tema: “Il ruolo e l’impegno della Guardia di
Finanza nel contrasto alla Mafia”.
Nel corso dell’evento, dedicato ai militari
dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza e a una
rappresentanza di studenti, anche universitari, sono intervenuti la
Professoressa Stefania Pellegrini - titolare del corso di “Mafie e Antimafia al
Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Bologna”, il Procuratore
Generale presso la Corte d’Appello reggente Dott.ssa Lucia Musti, il
Procuratore Capo della Repubblica Dott. Giuseppe Amato e il giornalista di
“Repubblica” Salvo Palazzolo, che da oltre trent’anni racconta le
trasformazioni del fenomeno mafioso dopo le stragi di Falcone e Borsellino.
L’incontro, che ha visto la partecipazione del
Comandante Regionale della Guardia di Finanza per l’Emilia Romagna - Generale
di Divisione Ivano Maccani, del Comandante Provinciale Bologna - Generale di
Brigata Gianluca Filippi e del Comandante del Nucleo di Polizia
Economico-finanziaria alla sede - Col. t.ST Fabio Ranieri, è stata l’occasione
per parlare di “storie di Mafia” e di quanti l’hanno combattuta, sottolineando
l’importanza del contributo di tutte le Istituzioni e della società civile nel
contrastare tale fenomeno, particolarmente radicato, sotto forme
imprenditoriali solo “apparentemente lecite”, nelle regioni più facoltose del
Nord, tra le quali l’Emilia Romagna.
Dopo i saluti di rito, il convegno è stato aperto
dall’intervento della Professoressa Pellegrini a seguire il Procuratore
Generale presso la Corte d’Appello reggente - Dott.ssa Musti e il Procuratore
Capo della Repubblica - Dott. Amato hanno illustrato, alla luce delle evidenze
investigative e processuali, le connotazioni tipiche delle organizzazioni
criminali che, sebbene da anni radicate e attivamente operanti in Emilia
Romagna, mantengono stretti legami con “famiglie” del Sud notoriamente appartenenti
alla Mafia, alla Camorra e alla ’Ndrangheta.
Il giornalista Salvo Palazzolo, attento conoscitore
dei fenomeni mafiosi sia siciliani che nazionali, ha ripercorso, anche
attraverso la proiezione e il commento di filmati, file audio e foto dell’epoca,
storie di Magistrati, Finanzieri, appartenenti alle Forze dell’Ordine e gente
“comune” che hanno contribuito, talvolta al costo della loro stessa vita, a
combattere la Mafia.
L’incontro si è concluso con la formulazione di
numerose domande da parte degli studenti, che hanno così manifestato interesse
e curiosità per un tema così delicato e attuale come quello del contrasto alle
infiltrazioni criminali nel tessuto civile ed economico, soprattutto delle
regioni più facoltose d’Italia, come l’Emilia Romagna.
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