In 19 anni diminuita la mortalità tra gli over 75 durante il caldo estivo
L’Azienda USL di Bologna informa:
Al via il sistema di allerta per monitorare e proteggere dal caldo estivo i
cittadini più fragili. Un sistema che in quasi vent'anni di vita ha permesso di
ridurre il numero di decessi dovuti alle alte temperature del 2% ogni anno
Con il termometro che
sale per le prime volte oltre i 30°, anche quest’anno è pronto a intervenire il
sistema di sorveglianza sanitaria e di comunicazione delle ondate di calore che
vigila sui rischi per la salute dei cittadini più sensibili alle alte
temperature.
Un sistema in grado di
valutare l’impatto della temperatura sulla salute attraverso l'analisi
integrata delle condizioni climatiche e dei dati storici di mortalità, che
viene sintetizzato in un bollettino giornaliero nel quale vengono segnalate le
condizioni avverse per la salute per il giorno stesso e per almeno i due giorni
successivi attraverso livelli graduati di rischio definiti in relazione alla
gravità degli eventi previsti.
Il sistema di allerta
dell’AUSL di Bologna si basa sul modello previsionale del Dipartimento della
Protezione Civile - Centro di Competenza Nazionale Prevenzione degli effetti
del Caldo sulla Salute specifico per il Comune di Bologna e sulle previsioni
del Servizio Idro-Meteo-Climatico di ARPAE che comprendono anche tutti i comuni
del territorio di competenza dell’Azienda USL.
Il Dipartimento di
Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna coordina le attività e comunica in
tempo reale le allerte di disagio bioclimatico, oltre a fornire consigli utili
per prevenire gli effetti negativi delle alte temperature sulla salute.
I dati relativi alle
ondate di calore nel 2021
L’estate scorsa (2021)
nel suo complesso è stata caratterizzata da un caldo tra i più intensi delle
ultime estati passate con poche anomalie termiche, ma di lunghezza
prolungata.
Nel periodo di
monitoraggio, dal 15 maggio al 15 settembre, sono state registrate un totale di
16 giornate di disagio o forte disagio dovuto al caldo. Dal 24 luglio al 16 di
agosto ci sono state 2 ondate di calore prolungate per 14 giornate complessive.
In questo contesto
climatico sono stati contenuti sia il numero delle chiamate al 118 da parte dei
cittadini sia gli accessi al Pronto Soccorso che hanno registrato una
diminuzione in tutte le classi di età.
Per quanto riguarda gli
effetti avversi del caldo sulla salute, la mortalità ha registrato
complessivamente un incremento dei decessi, ma solo tra gli over 74enni, aumentati
del 6,7%.
Il trend in riduzione
della mortalità dal 2003 a oggi
Complessivamente nei 19
anni di sorveglianza estiva (2003-2021) nella popolazione di 65 anni e
più e in quella 75 anni e più si registra un trend in diminuzione dei tassi
medi di mortalità giornaliera sia nel corso delle ondate di calore che al
di fuori delle stesse.
L’analisi del trend
della mortalità dal 2003 al 2021 nel periodo estivo mediante il calcolo
dell’Annual Percent Change (APC) evidenzia nella popolazione ≥75enne un
decremento significativo annuo dell’2,08% durante le ondate di calore e
dell’1,12% in assenza di ondate di calore. La diminuzione tra gli over
64enni non risulta significativa.
La riduzione di
mortalità nel territorio di Bologna è risultata essere una delle maggiori a
livello nazionale.
Le azioni previste dal
sistema di sorveglianza sanitaria
Dal 2004, ogni anno
l’Azienda USL di Bologna attiva il Sistema di sorveglianza sanitaria e di
comunicazione delle ondate di calore nel periodo compreso tra 15 maggio e 15
settembre, destinato ai servizi sanitari e socio-sanitari del territorio
per contenere gli effetti nocivi delle alte temperature sui soggetti fragili e
suscettibili.
Il sistema di
sorveglianza prevede l’allerta dei pronto soccorso, degli ospedali, delle case
di cura e delle strutture di assistenza per gli anziani, dei medici e dei
pediatri di famiglia, degli infermieri dell’assistenza domiciliare dell’area
metropolitana.
Per gli anziani
particolarmente fragili, inoltre l’Azienda USL di Bologna promuove, insieme
alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana, il progetto di
sostegno e-Care, che prevede l’attivazione di un call center telefonico,
eventuali interventi di assistenza a domicilio, attività di socializzazione
presso strutture ricreative e azioni di volontariato.
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