giovedì 11 luglio 2019

“Donna non rieducabile”: spettacolo di Ottavia Piccolo

Terzo appuntamento per la rassegna teatrale organizzata nel parco archeologico di Marzabotto. Ottavia Piccolo racconterà la vicenda della giornalista russa Anna Politkovskaja, uccisa nell’ottobre 2006 a Mosca: il tema della libertà di stampa rimane quanto mai attuale



Domani, venerdì 12 luglio, alle 21, nel parco archeologico di Marzabotto, Ottavia Piccolo presenterà Donna non rieducabile: adattamento in forma teatrale di brani autobiografici e articoli di Anna Politkovskaja, la giornalista trovata morta il 7 ottobre 2006 nell’androne della sua casa moscovita, uccisa da quattro colpi di arma da fuoco. Uno spettacolo che serve a capire e a ricordare un omicidio di cui non sono ancora stati individuati i colpevoli, a più di dieci anni dalla morte della giornalista.

Il titolo “Donna non rieducabile” deriva la definizione della giornalista di “Novaja Gazeta” che ne diede la polizia russa. Durante lo spettacolo Ottavia Piccolo ( nella foto) legge gli articoli della giornalista, cronista puntuale della recente storia russa, interpretandone la rabbia e lo sdegno. Con l’immediatezza e l’atmosfera delle parole dell’autrice si svela il periodo successivo al crollo del Regime sovietico, quell’avvio verso una nuova democrazia, segnato però da tanti episodi tragici raccontati dalla giornalista.
Come la strage del 2002 nel teatro moscovita Dubrovka: attori e pubblico furono presi in ostaggio da un gruppo terroristi ceceni, che chiedevano il ritiro delle truppe russe dalla Cecenia. Dopo un assedio durato due giorni l’esercito russo intervenne con un attacco con il gas, provocando la morte dei terroristi ma anche di centinaia di civili. Altra tragedia di quegli anni fu quella della scuola di Beslan, nel 2004: fondamentalisti islamici e separatisti ceceni occuparono un edificio scolastico sequestrando circa 1200 persone fra adulti e bambini. Tre giorni dopo le forze speciali russe fecero irruzione, e lo scontro che ne seguì causò la morte di più di trecento persone, per la maggioranza bambini, e oltre 700 feriti. Tutto fu raccontato, analizzato e documento dalla Politkovskaja sulle pagine dell’indipendente “Novaja Gazeta”, un giornale liberale particolarmente impegnato nella lotta alla corruzione.
Lo spettacolo rappresenta un piccolo grande “caso” della scena teatrale italiana, in cui Ottavia Piccolo dà voce allo smarrimento, all’orrore, alla dignità e anche all’ironia di questa donna indifesa e tenace, con il rigore e l’intensa partecipazione di una attrice che in quei valori di libertà si identifica fino in fondo. Le sue letture sono accompagnate dalle musiche per arpa composte ed eseguite dal vivo da Floraleda Sacchi. La tematica è quanto mai attuale, se si tiene conto dei rischi che tanti giornalisti corrono anche nel nostro paese per esprimersi liberamente e difendere la propria deontologia professionale.
La prenotazione è obbligatoria (tel. 340 1841931).
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà nel Cinema Teatro Nuovo di Vergato. Prerogativa della rassegna è quella di far precedere gli spettacoli da una visita guidata gratuita alle 18.30 al museo e al parco archeologico a cura della Direzione del Museo, seguita, per chi vuole, da aperitivo e piccolo buffet.
La rassegna sarà conclusa il 18 luglio da Giorgio Comaschi e il suo “Marconi, l’uomo che ha cambiato il mondo”, lo spettacolo su Guglielmo Marconi che sviscera i punti essenziali della sua vita e delle sue scoperte in bilico fra il racconto giornalistico e le suggestioni teatrali.

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