Terzo
appuntamento per la rassegna teatrale organizzata nel parco
archeologico di Marzabotto. Ottavia Piccolo racconterà la vicenda
della giornalista russa Anna Politkovskaja, uccisa nell’ottobre
2006 a Mosca: il tema della libertà di stampa rimane quanto mai
attuale
Domani,
venerdì 12 luglio, alle 21, nel parco archeologico di
Marzabotto, Ottavia Piccolo presenterà Donna non rieducabile:
adattamento in forma teatrale di brani autobiografici e articoli
di Anna Politkovskaja, la giornalista trovata morta il 7 ottobre 2006
nell’androne della sua casa moscovita, uccisa da quattro colpi di
arma da fuoco. Uno spettacolo che serve a capire e a ricordare un
omicidio di cui non sono ancora stati individuati i colpevoli, a più
di dieci anni dalla morte della giornalista.
Il
titolo “Donna non rieducabile” deriva la definizione della
giornalista di “Novaja Gazeta” che ne diede la polizia russa.
Durante lo spettacolo Ottavia Piccolo ( nella foto) legge gli articoli della
giornalista, cronista puntuale della recente storia russa,
interpretandone la rabbia e lo sdegno. Con l’immediatezza e
l’atmosfera delle parole dell’autrice si svela il periodo
successivo al crollo del Regime sovietico, quell’avvio verso una
nuova democrazia, segnato però da tanti episodi tragici raccontati
dalla giornalista.
Come
la strage del 2002 nel teatro moscovita Dubrovka: attori e pubblico
furono presi in ostaggio da un gruppo terroristi ceceni, che
chiedevano il ritiro delle truppe russe dalla Cecenia. Dopo un
assedio durato due giorni l’esercito russo intervenne con un
attacco con il gas, provocando la morte dei terroristi ma anche di
centinaia di civili. Altra tragedia di quegli anni fu quella della
scuola di Beslan, nel 2004: fondamentalisti islamici e separatisti
ceceni occuparono un edificio scolastico sequestrando circa 1200
persone fra adulti e bambini. Tre giorni dopo le forze speciali russe
fecero irruzione, e lo scontro che ne seguì causò la morte di più
di trecento persone, per la maggioranza bambini, e oltre 700 feriti.
Tutto fu raccontato, analizzato e documento dalla Politkovskaja sulle
pagine dell’indipendente “Novaja Gazeta”, un giornale liberale
particolarmente impegnato nella lotta alla corruzione.
Lo
spettacolo rappresenta un piccolo grande “caso” della scena
teatrale italiana, in cui Ottavia Piccolo dà voce allo smarrimento,
all’orrore, alla dignità e anche all’ironia di questa donna
indifesa e tenace, con il rigore e l’intensa partecipazione di una
attrice che in quei valori di libertà si identifica fino in fondo.
Le sue letture sono accompagnate dalle musiche per arpa composte ed
eseguite dal vivo da Floraleda Sacchi. La tematica è quanto mai
attuale, se si tiene conto dei rischi che tanti giornalisti corrono
anche nel nostro paese per esprimersi liberamente e difendere la
propria deontologia professionale.
La
prenotazione è obbligatoria (tel. 340 1841931).
In
caso di maltempo lo spettacolo si terrà nel Cinema Teatro Nuovo di
Vergato. Prerogativa della rassegna è quella di far precedere gli
spettacoli da una visita guidata gratuita alle 18.30 al museo e al
parco archeologico a cura della Direzione del Museo, seguita, per chi
vuole, da aperitivo e piccolo buffet.
La
rassegna sarà conclusa il 18 luglio da Giorgio Comaschi e il suo
“Marconi, l’uomo che ha cambiato il mondo”, lo
spettacolo su Guglielmo Marconi che sviscera i punti essenziali della
sua vita e delle sue scoperte in bilico fra il racconto giornalistico
e le suggestioni teatrali.
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