La
folla delle grandi occasioni ha riempito il piazzale davanti alla
chiesa di San Lorenzo a Castiglione dei Pepoli mercoledì scorso per
ricordare Pier Franco Totti (nella foto), talentuoso fisarmonicista e
compositore scomparso nel 2018. Lo spettacolo, pensato da Giuseppe
Cecconi e Silvio Marinacci e organizzato dall’associazione
Terra Nostra, ha raccontato con video, racconti e soprattutto tanta
musica dal vivo le tappe della vita dell’illustre castiglionese
molto amato dai suoi concittadini.
Nonostante
il successo e il talento Pier Franco Totti preferì considerare la
musica sempre una passione e non una professione, visto che per tanti
anni ha lavorato in Comune, dove ha diretto l’ufficio ragioneria.
Le sue doti lo portarono a diventare molto noto non solo nell’ambito
del liscio e del folk, ma anche nella musica leggera anni sessanta,
che lo vide collaborare con artisti del calibro di Claudio Villa,
Nilla Pizzi, Gino Latilla, Peppino di Capri.
La
serata ha avuto inizio alle 21,30 con un video girato nella piccola
borgata di Bagucci, dove Pier Franco nacque nel 1940: l’attenta
regia durante la serata ha proiettato sullo schermo alla destra del
palco fotografie e brevi filmati della vita di Pier Franco, mentre
sulla sinistra si sono alternati gli artisti. In questo modo si è
riusciti a bilanciare i ricordi e le emozioni ancora forti negli
amici e conoscenti del musicista con l’allegria e la voglia di
vivere tipica della sua musica.
Mentre
Giuseppe Cecconi raccontava le
tappe della vita di Totti, dal talento precoce che lo portò a
suonare la fisarmonica ancora bambino al passaggio alle tastiere nei
gruppi pop degli agli anni sessanta, fino al successo con la
fisarmonica nei locali di tutta Italia, sul palco hanno
raccolto l’applauso degli spettatori anche i musicisti Stefano
Capitani e Stefano Guccini alla fisarmonica, Massimo
Landroni alle tastiere e Tony Raffaele al violino. Non
sono stati però gli unici a voler ricordare sulla scena l’amicizia
che li legava a Pier Franco: hanno infatti cantato anche il medico
Augusto Nucci, Giordano Predieri, nipote del fondatore
della banda di Castiglione e ultimo componente in vita dei
“Castiglion Folk” (“il prossimo commiato sarà il mio, ha
scherzato sul palco, ma non troppo presto spero”. Predieri ha
cantato e suonato il sassofono e invitato i presenti a regalare
strumenti musicali e non smartphone ai propri figli e nipoti. E poi
ancora Giuseppe Beccaglia, cantante della band i cui Totti
suonò negli anni sessanta, Giuseppe “Elvis” Cassarini,
che ha letto tra la commozione l’ultima poesia che Pier Franco ha
dedicato alla moglie, e Leopoldo “Poldo” Milani.
Quest’ultimo ha eseguito un bellissimo assolo per sassofono che ha
stupito i presenti, non foss’altro che per il fatto che Poldo ha
compiuto 85 anni ma suona ancora con la passione di un ragazzino.
Totti
rimase sempre legato alle sue terre, tanto che negli ultimi anni
aveva cominciato un lavoro di ricerca per valorizzare la musica
popolare tradizionale insieme al “Gruppo Calendimaggio
Castiglionese”. I “maggiaioli sono quei gruppi della
tradizione montanara che “cantavano maggio”, cantavano cioè
allegramente l’arrivo della primavera la notte tra il 30 aprile e
il 1° maggio. Il Gruppo Calendimaggio Castiglionese ha preso parte
allo spettacolo eseguendo oltre tutto alcuni brani composto per il
gruppo da Totti.
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