venerdì 2 settembre 2016

Le barriere 'anti-suicidi'.


Enrico Lavini   ha inviato un suo approfondimento sul tema ' barriere anti-suicidi' che riportiamo:

Facendo ricerche speditive in rete, sono venuto a conoscenza grazie alcuni articoli pubblicati dal giornale “LA STAMPA” che a giugno 2016 nel Biellese l’Ente competente per territorio AUSL ha tenuto un Vertice per affrontare il tema “barriere anti-suicidi e prevenzione”. Quella biellese sembra l’unica Asl piemontese ad aver attivato un Centro crisi per chi ha bisogno di sostegno psicologico con programmi individuali e di gruppo, anche per i famigliari. Il giornalista de “LA STAMPA” che riporta l’articolo cita: “ Forse non basta e c’è chi sostiene la necessità di installare barriere sui ponti considerati «hot spot» ovvero ponti diventati luoghi dove la frequenza di suicidi è elevata “
Data la delicatezza del tema, scrive il giornalista, l’Asl e gli altri partecipanti non aggiungono particolari. L’articolo prosegue riportando che forse in futuro, nel caso in cui si decidesse di prendere provvedimenti, il tavolo potrebbe esprimersi pubblicamente. Il punto di partenza rimarrebbero sono le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla prevenzione dei suicidi per provare ad applicarle localmente: la promozione della salute mentale, l’istituzione di linee telefoniche di aiuto, l’attività educativa per i medici e per i giornalisti, i programmi per gruppi a rischio o la limitazione dell’accesso a zone critiche.


In relazione sempre ad episodi nel biellese, in un articolo pubblicato in rete lo psichiatra Dott. Merli sostiene l’efficacia delle barriere, supportata da basi scientifiche, da studi suoi e di tanti esperti da lui invitati nel 2013 a un convegno internazionale. «Le barriere servono a impedire il tentativo immediato di suicidio legato all’impulso che dura pochi minuti - dice Merli >> -. Se in quei minuti, grazie alle reti, compiere il gesto diventa difficile, l’impulso si attenua e lascia emergere la riflessione e il desiderio di vivere che in noi c’è sempre, ma che in alcuni momenti può non essere percepito». Le barriere solitamente sono affiancate da cartelli e da telefoni funzionanti e collegati ai numeri da chiamare per ricevere aiuto.































2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ok...volete negare il diritto al suicidio. Bravi.

Anonimo ha detto...

Se esistono possibilità è come rendere antisismiche le case/scuole/ospedali....DOVEROSO INTERVENIRE SENZA INDUGI.
Pace e bene a tutti