giovedì 14 luglio 2016

Dopo la grandinata del 5 luglio l'Unione dell'Appennino chiederà lo stato di calamità naturale .

Marco ha fatto notare:

Dopo la grandinata del 5 luglio l'’Unione dell’'Appennino chiederà lo stato di calamità naturale

L'Unione dell'Appennino bolognese ha deciso di attivarsi subito nei confronti di coloro che sono stati danneggiati dalla terribile grandinata che alcuni giorni fa ha colpito un po' a macchia di leopardo i territori compresi tra i comuni di Castel d'Aiano, Gaggio Montano, arrivando fino a Grizzana Morandi e Camugnano (quest'ultimo comune non compreso nell'Unione ma aderente comunque al servizio associato di protezione civile). 
Da oggi è disponibile sul sito dell'Unione un modulo che i cittadini, e in particolare gli imprenditori del settore agricolo, agroindustriale e zootecnico, potranno scaricare e compilare: il modulo servirà a effettuare una rilevazione puntuale dei danni. L'obiettivo è soprattutto quello di avere una stima quanto più accurata possibile delle perdite subite in particolar modo dalle attività produttive, in specie quelle legate alle colture e all'allevamento - le più colpite - per poi promuovere iniziative per il ristoro degli ingenti danni.

La grandinata dei giorni scorsi ha qualcosa di fuori dall'ordinario” commenta il sindaco di Castel d'Aiano e delegato per l'agricoltura dell'Unione Salvatore ArgentieriParliamo di dieci, forse venti centimetri di grandine, una quantità che va ben oltre il temporale estivo. Dobbiamo attivarci per trovare risposte efficaci. Non mi riferisco tanto al cittadino cui può essersi graffiata l'auto, evenienza spiacevole ma tutto sommato superabile, quanto all'azienda che vede completamente distrutto un raccolto, mettendo a rischio commesse, impegni già assunti e posti di lavoro.
Sulla stessa linea d'onda anche Graziella Leoni, sindaco di Grizzana Morandi, che durante la riunione di giunta dell'Unione dell'11 luglio ha sollecitato l'adozione di una iniziativa congiunta.

Una volta raccolte le informazioni l'Unione dell'Appennino richiederà alla Regione Emilia-Romagna il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i territori colpiti, dopo di che promuoverà ogni più opportuna iniziativa finalizzata ad assicurare il massimo sostegno al settore produttivo del territorio.

Le domande andranno presentate direttamente all'Ufficio Protocollo del Comune interessato entro il 31 luglio 2016.

Per informazioni rivolgersi al comune di appartenenza.


1 commento:

Anonimo ha detto...

sono i cambiamenti climatici è colpa dell'uomo.