domenica 8 maggio 2016

Italia Oggi: Cresce l’emigrazione fiscale.


Di Cristina Bartelli e Valerio Stroppa


Non si ferma l’esodo di cittadini italiani che trasferiscono la residenza all’estero. Nel 2015 gli espatriati hanno superato quota 4,8 milioni, con una crescita di quasi il 4% rispetto ai 4,6 milioni del 2014. Un esercito di 175 mila persone in più, composto da giovani in cerca di lavoro, imprenditori alla scoperta di nuove opportunità di business, pensionati a caccia del «buen retiro», ma anche da soggetti interessati esclusivamente a trovare lidi fiscali più favorevoli. Se non veri e propri evasori incalliti che, pur di non mettersi in regola tramite la voluntary disclosure, hanno deciso di lasciarsi alle spalle in maniera definitiva l’Italia. Scelta che però, va ricordato, non mette al riparo gli «esuli» da possibili contestazioni per il pregresso: anche il trasferimento, infatti, lascia aperti interrogativi sulle violazioni compiute in passato, soprattutto in vista del debutto dello scambio automatico di informazioni. E anzi, in molti casi, potrebbe essere proprio l’espatrio l’input che fa scattare gli approfondimenti dell’Agenzia delle entrate. Sono queste alcune considerazioni che emergono dalla lettura dei dati sugli iscritti all’Aire (anagrafe italiani residenti all’estero) forniti a ItaliaOggi dal ministero dell’interno.
I numeri parlano chiaro: i paesi con un sistema fiscale più leggero, rispetto all’Italia, che hanno registrato i maggiori incrementi sono Malta (+24%), Panama (+21%) ed Emirati Arabi Uniti (+22%), che al 31 dicembre 2015 vedevano rispettivamente 3.447, 6.699 e 8.254 cittadini italiani residenti. Tre realtà molto diverse tra loro, ma che presentano regimi fiscali più leggeri e diversi gradi di cooperazione amministrativa: Malta, facendo parte dell’Unione europea, è già collaborativa e white list, gli Emirati aderiranno allo scambio di informazioni automatico dell’Ocse a partire dal 2018, mentre Panama non ha ancora aderito al Common reporting standard. Panama e Dubai, peraltro, avevano registrato un boom di espatri da parte di persone fisiche italiane già nel 2014, facendo segnare allora un incremento del 23% e del 29%.


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