Da
Il Tempo .it. Segnalato.
Nel Meridione ogni mille residenti 64 ricevono l’indennità. Il doppio del Nord I governi provano a stanare i furbi. In 12 anni il costo è passato da 12 a 18 miliardi.
In
Italia ci sono quasi 3 milioni di invalidi civili. Un dato che emerge
dai dati sulle prestazioni assistenziali erogate dall’Inps. Si
tratta di pensioni concesse a pieno titolo e non è dato sapere
quanti di questi abbiano pienamente diritto. Ma i «furbi»
continuano a essere una costante nelle indagini di Finanza e
Carabinieri. Le verifiche continuano infatti a pieno regime da anni.
Nel 2013 l’allora presidente Inps, Antonio Mastrapasqua spiegò che
«in questi anni (l’Inps ndr) ha revocato quasi 100 mila false
prestazioni di invalidità civile, su 2,7 milioni di attuali
percettori». Era solo una traccia di lavoro e la lotta ai furbi
continua senza sosta. Negli ultimi mesi dello scorso anno anche il
governo Renzi, ha ribadito che il risparmio dagli assegni ai falsi
invalidi dovrebbe contribuire alla spending review di 10 miliardi
prevista per il 2016. Tuttavia se da un lato i maggiori controlli
possono fare recuperare denaro pubblico, dall’altro risultano anche
molto costosi, producendo quindi un risparmio marginale modesto.
Inoltre, l’attuale esecutivo non è il primo che prova a combattere
il fenomeno dei falsi invalidi. Già nel 2003 ci provò Giulio
Tremonti, ministro dell’Economia nel secondo governo Berlusconi.
Dopo di lui il tema venne indicato come priorità anche da Romano
Prodi nel 2007. In tempi più recenti ci hanno provato anche Mario
Monti (che lanciò 150 mila verifiche aggiuntive), poi mister
spending review, Carlo Cottarelli. Il risultato non sembra premiante
secondo un’inchiesta del Fatto Quotidiano infatti «in 12 anni la
spesa per le invalidità civili è passata da 11,8 miliardi agli
oltre 16 miliardi attuali».
E i
numeri presentati ieri non registrano inversioni di tendenza. Le
pensioni agli invalidi civili a inizio 2016 erano 2.980.799, erogate
per il 44% nel Sud. L’Inps spiega anche che al Nord è erogato il
34,7% delle prestazioni agli invalidi civili, al Centro il 20,6%
delle prestazioni e al Sud il 44,8%. Se si guarda nel complesso alle
pensioni assistenziali (compresi quindi gli assegni sociali) a fronte
di 63 prestazioni ogni 1.000 residenti in Italia, in Trentino sono 26
ogni 1.000, in Emilia Romagna 45 ogni 1.000 e in Calabria 97 ogni
1.000. In particolare le pensioni e gli assegni sociali sono
percepiti per il 54,9% al Sud (22,6 persone ogni 1.000 residenti ne
hanno una), per il 25,3% al Nord (7,8 ogni 1.000 residenti) e il
19,8% al Centro (14,1 ogni 1.000 residenti). Per gli invalidi civili
il numero di prestazioni ogni mille residenti è quasi doppio al Sud
rispetto al Nord (64,1 contro 37,2 ogni 1.000 presidenti). Ma al Sud
è più alta anche la percentuale delle prestazioni di invalidità
previdenziale con il 47% del totale degli assegni contro il 31,2% al
Nord e il 20,4% al Centro. In pratica al Sud ci sono 23,9 residenti
su 1.000 con una prestazione di invalidità previdenziale contro gli
11,9 su 1.000 residenti al Nord.
2 commenti:
Il Paese è senza futuro perchè ha perso la SOVRANITÀ MONETARIA e MILITARE.
Tutto il resto è ARIA FRITTA.
verissimo, ma il paese è senza futuro per tante altre cose, oltre ai falsi invalidi.. moneta, confini, occupazione, produzione ,industria, certezza della pena.. quella dei falsi invalidi è una piaga che dovrebbe essere risolta obbligando a risarcire coloro che hanno usufruito di trattamenti di favore senza averne diritto..ci riuscira Renzusconi?? temo di no... povera italia
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