Gabriele Buttelli. |
Un
nuovo scrittore, Gabriele Butelli, si presenta sul panorama artistico dell'Appennino e
abbiamo voluto incontrarlo per conoscerlo e soprattutto per
presentare il suo recente lavoro: il libro autobiografico 'Oltre il
Recinto', nel quale racconta di come ha spezzato le catene di un
'vivere preordinato' che non lo soddisfaceva.
Gabriele si presenti.
“ Sono
nato e cresciuto a ridosso del lago di Suviana, tra la Toscana e
l'Emilia Romagna, dove ancora abito, ho 43 anni.
Dopo
aver conseguito il diploma di elettricista installatore ed
elettromeccanico, sono entrato nel mondo del lavoro. Sono stato via
via dipendente, libero professionista e imprenditore. Alcune
attività sono andate bene, altre no. Ma il punto fondamentale era
che nessuna professione mi appagava completamente... non mi sentivo
libero. Libero di scegliere, di decidere:
gli
orari di lavoro, lo stipendio, le ferie... tutto già organizzato,
predefinito. Persino quel mio poco tempo libero era già condizionato
dalle regole del lavoro.
Mi
sentivo ingabbiato, libero di restare prigioniero di un sistema
predefinito che poco o niente lasciava spazio alla mia inventiva,
alla ricerca di risposte più consone per uscire da quel giro vizioso
che, se non si combatte, ci stritola fino alla vecchiaia. Per questi
motivi, mi sento di dire che sono un “ricercatore di alternative”
che mi permettano di vivere la mia vita come la voglio, con tutti gli
annessi e connessi che ruotano attorno.”
Ha
trovato ciò che cercava?
“Sì,
ci ho messo un po' di tempo, ho dovuto toccare proprio il fondo del
barile, come si suol dire, per rialzarmi una volta in più, per
ricominciare da zero. Mi sono ispirato all'esempio di mio padre: un
uomo semplice, tenace, con un grande amore per la propria famiglia,
che non si è mai lasciato abbattere dalle avversità, non ha mai
mollato le redini.
Così
ho cominciato seriamente a documentarmi, fare corsi, leggere libri
sulla crescita personale, imprenditoria, marketing. Mi ci sono anche
cimentato, cioè man mano che avanzavo nello studio e ricerca,
mettevo anche in pratica le teorie.
Ho
fatto una selezione tra ciò che ha funzionato e non, e alla fine
sono arrivato a meta. Ora sono consapevole che cambiare si può, se
lo si vuole davvero. Si possono spezzare le catene del “è sempre
stato così” o del “ma cosa ti sei messo in testa, non ce la
farai mai, … sono tutte sciocchezze” e limiti del genere. Dalle
biografie di uomini di successo che ho letto e altri libri, tipo “La
mente milionaria” di T.Harv Eker; Napoleon Hill, Anthony Robbins, e
non ultimo, Robert Kyosaki (Padre ricco, padre povero; I quadranti
del cashflow) e alcuni di Italo Pentimalli, la costante che ne è
emersa è che se non metti a punto il programma dei tuoi obiettivi e
lo segui senza lasciarti fuorviare da niente e nessuno, resterai
sempre dove e come sei: niente successi, niente migliorie in alcun
campo, con la depressione che ti soffocherà la speranza fino a
lasciarti senza via d'uscita.”
“So
che ha scritto un libro, 'OLTRE IL RECINTO', dove i problemi
diventano opportunità, i sogni realtà. Ha
qualcosa a che fare con tutto ciò che ha detto finora?
“Sì.
In un certo senso è la raccolta di ciò che ho imparato e messo in
pratica. Una sorta di guida che ti spiega passo passo
cosa-come-quando fare determinate azioni. Ho voluto riunire in un
unico volume le svariate tematiche che di solito vengono trattate a
sé nel relativo corso. Per evitare che il lettore faccia ricerche
esterne, magari facendo confusione o imbattendosi in corsi scadenti,
ho riportato la mia personale esperienza spiegando dettagliatamente
ciò che ci interessa di ogni singolo corso. Conosco lo stato d'animo
che si vive quando si cercano soluzioni, perciò, nel mio piccolo con
molta umiltà vera, ho cercato di risparmiare al mio lettore l'onere
e la fatica di addentrarsi in altri campi per poi perdersi del tutto.
Ho usato una comunicazione semplice, scevra di paroloni e contenuti
filosofici. Volutamente mi sono tenuto al lato pratico, come una
massaia che dopo aver letto gli ingredienti di una ricetta, passa
subito alla realizzazione della pietanza. Spero di esserci riuscito.”
Cosa l'ha spinto a scrivere questo libro?
“I
motivi sono due: il desiderio di aiutare chi, come me, ha capito che
la società di oggi ci sta stritolando, spersonalizzando, sta
cercando di renderci tutti uguali, dove ognuno di noi è unico, cerca
di riempirci di falsi bisogni in modo che i nostri pensieri siano
dirottati su problemi di poca importanza facendoci dimenticare quelli
più seri … forse temono le nostre soluzioni? Secondariamente, fa
parte di ciò che ho imparato: ognuno di noi, nessuno escluso, è
ferrato in un qualche argomento e può renderne partecipe anche gli
altri tramite un libro. Nota che ho detto “è ferrato” cioè che
ne sa un po' di più della media delle persone. Oggi internet da modo
a tutti di cercare soluzioni a tutto: che sia un itinerario per un
viaggio, ricette di cucina, aggiustare una sedia, trovare lo
specialista in qualunque campo, uno statuto di qualsivoglia
associazione o altro... insomma si trova davvero di tutto, purtroppo
anche delle ciofeche, ma col tempo e l'esperienza poi si individuano
al primo colpo d'occhio. Quindi il sapere qualcosa un po' meglio di
altri, aiuta questi ultimi ad imparare da chi ha più sapere ed
esperienza. Tutti gli argomenti sono validi, ma proprio tutti, a meno
che non si abbia la malsana presunzione che interessi solo a noi
stessi. Non posso tenere il conto di quante volte mi son sentito
dire, in un dialogo, questa frase “Ma dai, è così semplice? Sai
che non lo sapevo?” e se ci pensiamo bene tutti, chissà quante
volte è capitato a ciascuno di noi. Questa è la riprova che il
nostro saper fare qualcosa meglio di altri sia importante per il
prossimo, così come per noi è
quello
di altri. Rendo l'idea?”
Chiaro!
Un'ultima domanda: è evidente che il suo libro è per
tutti, ma perché dovrebbero comprarlo?
“Questo
libro non è per
tutti, ma solo per chi ha davvero voglia di mettersi in gioco,
rivoluzionare la propria vita, migliorarne lo stile, avere più tempo
per ciò che ama; per chi ha dei talenti e li vuol far fruttare,
monetizzare, per chi ha un sogno nel cassetto magari dalla gioventù,
i giovani che faticano a trovare lavoro. Non
è
per i “poltronai”, per quelli che stanno alla finestra a
criticare le azioni degli altri, che non sanno consigliare perché
danno solo esempi negativi, per quegli invidiosi del miglioramento
altrui e che cercano in tutti i modi, anche mielensi, di distogliere
con false preoccupazioni chi sta sudando per guadagnarsi il proprio
obiettivo.
Il
motivo per cui dovrebbe essere acquistato è che nel suo piccolo, è
una guida completa che ti apre passo dopo passo la strada verso la
meta che tu vuoi raggiungere: ognuno ha la propria destinazione,
visione, ma il percorso è uguale per tutti. L'ho scritto per
unificare tutto quello che serve per migliorare ciò che si desidera,
dopo aver compreso la realtà nella quale siamo immersi. Io non sono
una pecora, non voglio essere trattato da tale, sono nato libero,
voglio vivere la mia libertà nel migliore dei modi e i primi
risultati già si vedono, gli altri stanno arrivando.”
Grazie di questo momento insieme e per aver scritto dell'anello
mancante tra la teoria e la pratica. Arrivederci e buona vita.
“Grazie per il tempo che mi ha dedicato. Ci vedremo dall'altra parte
della staccionata. Buona vita anche a lei.”
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