In
una nota Trenitalia risponde alle proteste del comitato degli utenti
che continua a
lamentare ritardi sulla linea e vagoni senza riscaldamento.
“L'azienda è impegnata a rinnovare l'intero parco entro il 2019", precisa l'azienda e prosegue: “La situazione sulla Porrettana nel 2015
è migliorata rispetto all'anno scorso, ma servono treni nuovi.
Passa anche e soprattutto dall'entrata in servizio di nuovi treni
il miglioramento del servizio ferroviario sulla linea Porrettana-
ammette Trenitalia- l’età media dei convogli utilizzati oggi fra
Bologna e Porretta, ad esclusione dei più nuovi Vivalto, è infatti
di 26 anni. Come previsto dalla gara vinta per la gestione del
servizio ferroviario regionale, l'azienda è impegnata a
rinnovare l'intero parco entro il 2019".
Nel
frattempo, rivendica Trenitalia, "le attività di manutenzione
stanno migliorando l’affidabilità dei treni oggi in servizio,
in particolare dei più nuovi Vivalto su cui i sistemi di
riscaldamento hanno registrato, nell'ultima settimana, un corretto
funzionamento nel 95% dei casi". Nel 2015, sostiene l'azienda,
"e' in crescita anche la puntualità: +1,8% nei primi 11 mesi".
Ed e' stato "dimezzato il numero dei treni cancellati". In
ogni caso, assicura Trenitalia, l'azienda e' "attenta alle
segnalazioni del comitato dei pendolari della Porrettana, con i quali
intrattiene un continuo confronto". Infine, ci tiene a ricordare
Trenitalia, "sono sempre più numerosi i canali per l'acquisto
dei biglietti grazie alle macchine self service (16 sulla linea
Porrettana, tutte funzionanti), ai circuiti Lis Paga di Lottomatica,
Punto Servizi e Sisalpay (oltre 50 punti vendita sulla linea
Porrettana)", oltre all'app di Trenitalia "con cui è
possibile acquistare il biglietto ovunque il cliente si trovi",
che si aggiunge all'acquisto on line sul portale delle Fs. (agenzia
dire)
2 commenti:
La domanda sorge spontanea, come direbbe qualcuno.
Visto che siamo nel 2015 e la situazione è al disastro totale e quotidiano.
Visto che voi addossate la responsabilità alla vetustà dei treni che già oggi non sono in grado di sostenere un servizio appena appena accettabile, come pensate di gestire i prossimi 4 anni, dal momento che prevedete (dico prevedete) treni funzionanti solo ne 2019?
Questa situazione non solo non è più tollerabile sul piano del rispetto minimo dovuto a gente che si alza alle 4,30 per andare al lavoro, sperando di non perderlo per colpa vostra e di chi vi dovrebbe governare, ma combinata con le crescenti e drammatiche condizioni che investono il nostro Appennino, diventano letali per un grande territorio e le Comunità che vi risiedono.
Io credo che chi governa Paese e Regione (che poi sono gli stessi) non può più cavarsela con chiacchiere e visite spot sui treni, ma deve modificare con urgenza l'elenco delle priorità.
Se non lo capiscono da soli sarà il caso che si individuino gli strumenti per farlo capire.
Come si vede non è l'astensione che fa paura a costoro, anzi, forse la fuga dalle urne e meno gente che disturba il manovratore, è proprio quello che perseguono.
Riflettiamoci bene se per una qualche condizione astrale favorevole ci consentissero i tornare a votare.
sicuramente non per i sinistri
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