Il ministro Federica Guidi |
Tenere
vivo il dialogo con Philips e mettere sul piatto "tutti gli
strumenti a disposizione che possano consentire il rilancio
dell'azienda senza perdita di posti di lavoro". Questa la
strategia del ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, per provare a
fare breccia nella determinazione di Philips di
tagliare 243 addetti dello stabilimento di Gaggio Montano,
sull'Appennino bolognese. Guidi l'ha esposta oggi al tavolo di
confronto con azienda, sindacati e istituzioni locali.
Un
incontro non lungo in cui Philips ha confermato tutte le sue
intenzioni anche se Guidi, riferisce una nota del ministero, aveva
invitato l'azienda "a riconsiderare le conseguenze che il piano
illustrato potrà avere sull'occupazione (sono stati dichiarati 243
esuberi) in un territorio già fortemente compromesso dalla crisi
economica". La proprietà non arretra, ma Guidi tornerà alla
carica: "Per arrivare il più rapidamente possibile a una
''buona soluzione per tutti i soggetti coinvolti'', il ministro ha
richiesto un incontro urgente con Philips, azionista di controllo di
Saeco". Inoltre, ha invitato le parti a "continuare il
confronto rimuovendo qualsiasi pregiudiziale; ciò al fine di
consentire il proseguimento della trattativa in un clima finalizzato
alla ricerca rapida di un accordo". Insomma, tenere vivo il
dialogo per non far cadere la situazione fino a farla sfociare in
atti unilaterali.
Intanto
Guidi ha appunto garantito, insieme alla Regione, "l'impegno del
Governo a mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione che
possano consentire il rilancio dell''azienda senza perdita di posti
di lavoro".
AFFONDO
SINDACATI. Dovevano essere assunzioni, invece sono diventati 243
esuberi. E' il paradosso-beffa che oggi, al tavolo al ministero dello
Sviluppo economico, i delegati di Saeco hanno denunciato per provare
come i licenziamenti annunciati siano "inspiegabili"; e
come Philips abbia infranto i patti contenuti negli accordi del 2011
quando la multinazionale prese il timone dell'azienda di Gaggio
Montano. E' stato Stefano Stefanelli, Rsu della Fim, a raccontare che
a Gaggio era atteso un aumento dei volumi produttivi da 150.000
prodotti l'anno, quando ne "sarebbero bastati 50-70.000"
per mettere al riparo lo stabilimento da problemi occupazionali. Ma
di quei prodotti in più da fare non ne è arrivato neanche
uno.
Ricapitolando: arriva Philips e assegna, mettendolo negli accordi, a Gaggio i prodotti di gamma medi-alta, ma "tre di questi prodotti nuovi si sono rivelati una promessa falsa, mai visti. Uno lo hanno fatto fare in Romania e a noi è stato assegnato un prodotto che si vende a prezzi più bassi di ciò che realizzano in Romania, quindi di gamma più bassa. E così- dice Stefanelli parlando alla ''Dire''- l'impegno preso non è stato rispettato: ci hanno lasciato prodotti più poveri e senza i volumi aggiuntivi che, se confermati, ci avrebbero portato non alla semplice sopravvivenza ma a fare assunzioni". In tutto questo poi, i lavoratori lamentano una seconda beffa: allo stabilimento di Gaggio erano stati assegnati obiettivi di qualità ed efficienza da raggiungere; obiettivi centrati, peraltro. "Sulla qualità siamo oltre il 100%, l'assenteismo è calato dal 9% al 5%, eppure è finita come sapete. Diciamo che ci siamo comportati bene e ci hanno sonoramente bocciato" preferendo la Romania, "perchè? Possiamo solo dedurre che là la marginalità è più alta", conclude l'Rsu.
Ricapitolando: arriva Philips e assegna, mettendolo negli accordi, a Gaggio i prodotti di gamma medi-alta, ma "tre di questi prodotti nuovi si sono rivelati una promessa falsa, mai visti. Uno lo hanno fatto fare in Romania e a noi è stato assegnato un prodotto che si vende a prezzi più bassi di ciò che realizzano in Romania, quindi di gamma più bassa. E così- dice Stefanelli parlando alla ''Dire''- l'impegno preso non è stato rispettato: ci hanno lasciato prodotti più poveri e senza i volumi aggiuntivi che, se confermati, ci avrebbero portato non alla semplice sopravvivenza ma a fare assunzioni". In tutto questo poi, i lavoratori lamentano una seconda beffa: allo stabilimento di Gaggio erano stati assegnati obiettivi di qualità ed efficienza da raggiungere; obiettivi centrati, peraltro. "Sulla qualità siamo oltre il 100%, l'assenteismo è calato dal 9% al 5%, eppure è finita come sapete. Diciamo che ci siamo comportati bene e ci hanno sonoramente bocciato" preferendo la Romania, "perchè? Possiamo solo dedurre che là la marginalità è più alta", conclude l'Rsu.
Distanza, tra azienda e sindacati, nella vertenza
Saeco. Al ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del
ministro Guidi, la società ha confermato, nel piano industriale, la
presenza di 243 esuberi mentre Fim-Cisl e Fiom-Cgil hanno ribadito la
loro indisponibilità a soluzioni che comportano la diminuzione
dell'occupazione. Guidi ha auspicato un approccio alla trattativa
senza pregiudiziali e ha chiesto di incontrare direttamente
l'azionista Philips fin dalla prossima settimana.
Nessun commento:
Posta un commento