venerdì 11 dicembre 2015

Esuberi in Saeco: scontro al Ministero, Philips non arretra. Tenere vivo il dialogo con Philips e mettere sul piatto "tutti gli strumenti a disposizione che possano consentire il rilancio dell'azienda senza perdita di posti di lavoro". Questa la strategia del ministro Guidi. Sindacati accusano: 'Dovevano essere assunzioni, sono diventati esuberi'

Da BolognaToday

Il ministro Federica Guidi
Tenere vivo il dialogo con Philips e mettere sul piatto "tutti gli strumenti a disposizione che possano consentire il rilancio dell'azienda senza perdita di posti di lavoro". Questa la strategia del ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, per provare a fare breccia nella determinazione di Philips di tagliare 243 addetti dello stabilimento di Gaggio Montano, sull'Appennino bolognese. Guidi l'ha esposta oggi al tavolo di confronto con azienda, sindacati e istituzioni locali.
Un incontro non lungo in cui Philips ha confermato tutte le sue intenzioni anche se Guidi, riferisce una nota del ministero, aveva invitato l'azienda "a riconsiderare le conseguenze che il piano illustrato potrà avere sull'occupazione (sono stati dichiarati 243 esuberi) in un territorio già fortemente compromesso dalla crisi economica". La proprietà non arretra, ma Guidi tornerà alla carica: "Per arrivare il più rapidamente possibile a una ''buona soluzione per tutti i soggetti coinvolti'', il ministro ha richiesto un incontro urgente con Philips, azionista di controllo di Saeco". Inoltre, ha invitato le parti a "continuare il confronto rimuovendo qualsiasi pregiudiziale; ciò al fine di consentire il proseguimento della trattativa in un clima finalizzato alla ricerca rapida di un accordo". Insomma, tenere vivo il dialogo per non far cadere la situazione fino a farla sfociare in atti unilaterali.
Intanto Guidi ha appunto garantito, insieme alla Regione, "l'impegno del Governo a mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione che possano consentire il rilancio dell''azienda senza perdita di posti di lavoro".
AFFONDO SINDACATI. Dovevano essere assunzioni, invece sono diventati 243 esuberi. E' il paradosso-beffa che oggi, al tavolo al ministero dello Sviluppo economico, i delegati di Saeco hanno denunciato per provare come i licenziamenti annunciati siano "inspiegabili"; e come Philips abbia infranto i patti contenuti negli accordi del 2011 quando la multinazionale prese il timone dell'azienda di Gaggio Montano. E' stato Stefano Stefanelli, Rsu della Fim, a raccontare che a Gaggio era atteso un aumento dei volumi produttivi da 150.000 prodotti l'anno, quando ne "sarebbero bastati 50-70.000" per mettere al riparo lo stabilimento da problemi occupazionali. Ma di quei prodotti in più da fare non ne è arrivato neanche uno.

Ricapitolando: arriva Philips e assegna, mettendolo negli accordi, a Gaggio i prodotti di gamma medi-alta, ma "tre di questi prodotti nuovi si sono rivelati una promessa falsa, mai visti. Uno lo hanno fatto fare in Romania e a noi è stato assegnato un prodotto che si vende a prezzi più bassi di ciò che realizzano in Romania, quindi di gamma più bassa. E così- dice Stefanelli parlando alla ''Dire''- l'impegno preso non è stato rispettato: ci hanno lasciato prodotti più poveri e senza i volumi aggiuntivi che, se confermati, ci avrebbero portato non alla semplice sopravvivenza ma a fare assunzioni". In tutto questo poi, i lavoratori lamentano una seconda beffa: allo stabilimento di Gaggio erano stati assegnati obiettivi di qualità ed efficienza da raggiungere; obiettivi centrati, peraltro. "Sulla qualità siamo oltre il 100%, l'assenteismo è calato dal 9% al 5%, eppure è finita come sapete. Diciamo che ci siamo comportati bene e ci hanno sonoramente bocciato" preferendo la Romania, "perchè? Possiamo solo dedurre che là la marginalità è più alta", conclude l'Rsu.



ANSA titola: "Saeco, distanza tra azienda e sindacati. Società conferma esuberi. Fim-Fiom, indisponibili a ridurre posti".  
Distanza, tra azienda e sindacati, nella vertenza Saeco. Al ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del ministro Guidi, la società ha confermato, nel piano industriale, la presenza di 243 esuberi mentre Fim-Cisl e Fiom-Cgil hanno ribadito la loro indisponibilità a soluzioni che comportano la diminuzione dell'occupazione. Guidi ha auspicato un approccio alla trattativa senza pregiudiziali e ha chiesto di incontrare direttamente l'azionista Philips fin dalla prossima settimana.
   


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