Nuove
soluzioni abitative per arrivare alla chiusura, “senza se e senza ma”, dei
grandi campi nomadi “dove è più facile che si concentrino conflitti, tensioni
sociali, condizioni igieniche non tollerabili”. Quella dell'abitare è senza
dubbio una delle voci principali del progetto di legge sull'inclusione sociale
di Rom e Sinti, approvato oggi dall'Assemblea legislativa. “Si è concluso
finalmente l'iter di questo progetto di legge per noi molto importante – ha
commentato Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione e
assessore alle Politiche di Welfare – , che ha abrogato una norma del 1988,
ormai ampiamente superata”. La nuova legge “recepisce delle norme
internazionali, sia le raccomandazioni dell'Onu su Rom e Sinti, sia la
Strategia europea sull'inclusione sociale di queste comunità. Quindi –
sottolinea Gualmini – ci siamo adeguati a normative già esistenti. E' un
aspetto che mi preme chiarire, per sgombrare il campo da equivoci e
pregiudizi”.
Le
comunità Rom e Sinti rappresentano attualmente lo 0,06% della
popolazione complessiva dell’Emilia-Romagna, e sono perlopiù cittadini
italiani. Quattro i grandi temi considerati dalla legge: lavoro, scuola e
istruzione, salute, abitare. Per quanto riguarda l'abitare, vengono indicate
alternative ai grandi campi, “a rischio di ghettizzazione – ha ribadito la
vicepresidente – e che quindi vanno assolutamente chiusi”: da un lato aree
molto piccole, pubbliche e private, a carattere familiare, “dove ci sia un
padre di famiglia che paga le proprie utenze, come succede per tutti i
cittadini, in un'ottica di piena legalità e responsabilità”. Altre
alternative sono gli alloggi sul mercato, oppure gli alloggi popolari,
“laddove ci siano i requisiti, validi per tutti i cittadini, per accedere
alle graduatorie”. Grande attenzione va al tema della scuola e della
formazione, canale privilegiato per l'inclusione: la Regione favorisce,
coerentemente con la normativa in materia, parità di accesso all'educazione,
all'istruzione scolastica e universitaria, alla formazione professionale. Dal
punto di vista della salute, la Regione garantisce l'accesso alle prestazioni
sanitarie e l'assistenza a Rom e Sinti in conformità con quanto previsto
dalla normativa in vigore, anche attraverso équipe multiprofessionali della
rete territoriale dei servizi.
"L'iter di questa legge è stato lungo e
complesso -prosegue Elisabetta Gualmini- ma mi preme sottolineare come si sia
concluso con il contributo di tutti, minoranze comprese, che voglio
ringraziare per l'apporto, in alcuni casi migliorativo, che hanno saputo
esprimere. Questa legge costituisce una scommessa - conclude la
vicepresidente - e sono assolutamente consapevole che non sarà tutto facile
né immediato, ma controlleremo seriamente che vengano
raggiunti risultati efficaci"
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martedì 4 agosto 2015
Rom e Sinti, l'Assemblea legislativa approva il progetto di legge:chiusura dei grandi campi, si va verso altre soluzioni abitative.
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4 commenti:
Questa feccia non pagherà mai le utenze, non si integrerà mai. Come cultura hanno quella del rubare, accattonare, truffare e borseggiare.
Mai visto uno zingaro rispettoso delle leggi o lavoratore.
Si la legge garantisce la sanità agli zingari, garantisce anche lo schifo dei parcheggiatori abusivi zingari davanti agli ospedali. poi come al solito in italia i privilegi li hanno i delinquenti, nullafacenti, ecc.
Mia moglie al lavoro ha avuto un malore, entrata con ambulanza al pronto soccorso ha atteso oltre 5 ore in mezzo a profughi ubriachi che vomitavano per terra zingare che si aggiravano per i corridoi. Ciliegina sulla torta qualcuno ha stabilito che era un codice verde così è arrivato un bel conticino da pagare. Mi domando: tutti quegli ubriachi ecc. avranno mai pagato??????
Ma questi politici cos'hanno al posto della materia grigia, della segatura?
Ci credono deficienti come loro e disposti a bere le minchiate che ci propinano?
Vogliono mettere questa gente nelle case popolari, gli altri condomini ne saranno felici, quale occasione perchè si concentrino conflitti, tensioni sociali, condizioni igieniche non tollerabili ancor più che ora. Questi non cambieranno certo le loro abitudini, usi e consuetudini rimarranno le stesse rendendo la vita impossibile ai vicini. Propongo che questi "illuminati" se li prendano nel loro condominio, servirebbe a fargli capire l'assurdità delle loro decisioni. Poi finiamola con la favola che questi sono italiani, la cittadinanza questi l'hanno sicuramente acquisita, fategli il test genetico e vedrete che di italiano hanno ben poco. A prescindere di ciò che ammettono le leggi (di cui non me ne può fregar di meno) per me la cittadinanza si può solo ereditare dai genitori, un africano o un indiano non saranno mai italiani e viceversa, un italiano o figli di italiani rimarranno sempre italiani ovunque vadano e per sempre.
Una mia conoscente anziana e con una pensioncina minima è morta aspettando la casa popolare e ora gli zingari ne avranno diritto? Che schifo che fanno sti politici
(finti buonisti )
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