Di Maurizio
Valentini
Vice
Presidente ABC - Appennino Bene Culturale
E prossima
la seconda edizione della ‘LA COLONNA DELLA DIRETTISSIMA’ . E’ una rievocazione
storica, a carattere nazionale, con accasermamento (nei pressi dell'abitato di
Lagaro) e una nutrita colonna di automezzi militari d'epoca dedicata alla linea
ferroviaria ‘Direttissima’, cordone di collegamento tra Bologna e Firenze.
Linea che l'anno scorso ha compiuto ottanta anni dalla sua inaugurazione. Il
territorio toccato e il tracciato della colonna sono specificati nel retro del
pdf e il percorso parte dall'insediamento
di Cà di Landino, villaggio abitato dagli operai minatori che hanno realizzato
la ‘Grande Galleria dell'Appennino’ detta appunto Direttissima. In seguito caserma
dei tedeschi con depositi di munizioni e carburante ed infine caserma delle
truppe Sudafricane inquadrate nell'esercito inglese e quindi alleate con quelle
americane. Il genio ferroviario militare inglese ha riattivato la linea
ferroviaria subito dopo la chiusura delle ostilità della seconda guerra
mondiale, in quanto le truppe tedesche avevano distrutto con un carro
ferroviario fatto a erpice gigante tutto il sedime ferroviario della vecchia
linea in funzione. L'odierna Cà di
Landino si trova nel territorio comunale di Castiglione dei Pepoli, raggiungibile
dall'uscita autostradale di Pian del Voglio sulla A1 detta ‘Autostrada del Sole’.
Tutto il percorso della Colonna si snoda attorno alla linea ferroviaria
Direttissima nel punto in cui si consumarono i più cruenti combattimenti della Linea Gotica quando le
truppe alleate risalivano l'Appennino fiorentino e liberavano la città di
Bologna nell'aprile del 1945.
Su you tube si può vedere un filmato della prima edizione che ha
visto anche la partecipazione di una troupe della RAI con passaggio sul Tg3
Emilia Romagna. L'itinerario tocca il cimitero militare germanico del passo
della Futa, Il museo della seconda guerra mondiale di Bruscoli in comune di
Firenzuola, il parco di Montesole con le trincee ricreate nel contesto della
Scuola di Pace ed infine il Museo Guidotti di Castiglione dei Pepoli, inaugurato
l'anno scorso con una sale espositiva interamente dedicata alle truppe
sudafricane presenti su questo territorio dall'autunno del 1944 alla primavera
del 1945.
Interessante rilevare che nel
Palazzo dei ferrovieri a Cà di Landino ha soggiornato anche il famoso
giornalista Enzo Biagi quando era impeganto nell'attività partigiana.
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