giovedì 2 ottobre 2014

I 'soccorritori' di Bologna e provincia hanno mostrato le loro capacità.




Di Christian Labanti
Soccorso Alpino Emilia Romagna
Capostazione Rocca di Badolo


I SOCCORRITORI  di Bologna e provincia  si sono misurati sulla loro capacità di intervento in pronto soccorso in caso di emergenza con una serie di simulazioni che hanno avuto come ‘location’ le colline di Monterenzio.
Le aspettative sono state rispettate e anche di più! Le foto parlano da sole.
Alla ‘tre giorni di esercitazioni’ hanno partecipato molte Associazioni, legate ad ANPAS Provinciale, con volontari sanitari e di protezione civile.
La Pubblica Assistenza di Monterenzio, con il continuo contatto degli amici della Pubblica Assistenza di Sasso Marconi, aveva da tempo preparato il tutto.

Attorno alle 19 e 30 di venerdì 26 da Bologna è arrivata la colonna delle ambulanze e mezzi di soccorso: per i cittadini di Monterenzio è stata una bella emozione!
Poi è stato allestito il “campo base”, nell’area del Parco del Museo Fantini, dove solitamente viene ospitata la festa celtica “I fuochi di Taranis”, dotato di una cucina da campo con tensostruttura, per i pasti al coperto. La Polisportiva ha offerto un utile appoggio per acqua e bagni, nella palestra della scuola adiacente.

Era presente una grande tenda per alloggiare la segreteria e l’infermeria. Di fianco al Museo Fantini è stata sistemata una decina di tende, per il pernottamento dei volontari, completando così la scenografia dell’insediamento, il tutto illuminato di notte, dalle torri-faro.
E poi, pronti per partire alle chiamate di soccorso, c’erano i mezzi delle Associazioni Pubbliche Assistenze di: Città di Bologna, Granaglione, Lavino, Monterenzio, Ozzano/S.Lazzaro, Pianoro, Sasso Marconi, Vado.

I due strateghi/sceneggiatori Mattia Verucchi e Denis Bernardini della PA di Sasso Marconi, con la propria esperienza e superando sé stessi, hanno studiato realistici scenari per la simulazione di eventi catastrofici. La contestualizzazione dei singoli incidenti, nei vari punti del nostro territorio, è stata studiata con l’aiuto della responsabile di Polizia Municipale Lucia Ravaioli e del maresciallo dei Carabinieri Primo Scarlata.

E così, c’è stato un susseguirsi di:
  • Simulazioni di incidenti con auto e camion. Volontari sanitari, ambulanze e mezzi di soccorso che lavoravano e collaboravano continuamente.
  • Dispersi recuperati con l’elicottero della Polizia III Reparto volo di Bologna: abbiamo visto in azione il Soccorso Alpino Emilia-Romagna, che, dalla loro sede di Marzabotto “Stazione di Rocca di Badolo”, guidati dal Presidente Danilo Righi e Capo Stazione Christian Labanti, sono accorsi a prelevare dei feriti, in vari punti di Monterenzio non accessibili dall’ambulanza, con spettacolari “verricellate” dall’elicottero.
  • Un avvelenamento di quattro persone per funghi, dispersi nel bosco in sentieri raggiungibili solo da mezzi 4×4 con logistici di protezione civile. Dispersi ritrovati dalle unità cinofile della Protezione Civile e soccorso Alpino Emilia Romagna, con i bravissimi e simpaticissimi cani indirizzati dai propri istruttori, di ANPAS e del Soccorso Alpino.
  • Una evacuazione per terremoto degli uffici del Municipio, di tutti i dipendenti, compresi i tecnici Ferretti e D’Errigo dell’Ufficio Tecnico e il Sindaco, che si è prestato anch’esso all’evacuazione. Subito dopo la sede del Municipio è stata sottoposta ad una visita da parte di tecnici della Federazione Architetti Emilia Romagna, per controllare eventuali danni subiti dallo sciame sismico.
  • Feriti da arma da fuoco e un impiccato ritrovati nel bosco, con intervento di Carabinieri e Polizia Municipale.
  • Evacuazione per frana di alcune famiglie nella frazione di Rignano, sotto il controllo del Corpo Forestale dello Stato.
  • Il ruolo dei feriti e dispersi, è stato interpretato da bravissimi figuranti che si sono immedesimati perfettamente nel proprio ruolo, rendendo il più difficile possibile la vita ai volontari che sono intervenuti a risolvere le emergenze. Per rendere credibili ferite, contusioni, traumi come lacerazioni e fratture di tutti i tipi, sono entrati in azione i truccatori della Croce Rossa Italiana. Veramente incredibile ciò che sanno fare.

Momenti di briefing si sono resi necessari, per fare il punto della situazione e riflettere tutti assieme su contesti che si possono migliorare, per proseguire al meglio.
Magari dopo una buona cena, preparataci dagli instancabili e bravi cuochi e dai volontari sempre indaffarati attorno alla cucina! Il buon cibo è utile ad allietare e rallegrare le difficoltà delle esercitazioni.











1 commento:

Anonimo ha detto...

Bravo Christian e bravi tutti. Così, anche nelle simulazioni, si esprimono i volonterosi del "Soccorso Alpino". Ricordati che quando giungesti, per primo, a Traserra superinnevata , alcuni sorrisero nel sapere della vostra esistenza. Ora si saranno certo ravveduti???
Cia, Gian Paolo Frabboni