Di Giancarlo Fabbri.
Da qualche mese è in libreria un bel volume verde, in tutti i sensi, nato da uno strano insieme di circostanze di cui diciamo, parafrasando e rovesciando un verso celebre, che… galeotta fu Pangea e l’amore per la natura. Il libro, edito dal gruppo di studi Savena Setta Sambro e pubblicato grazie a un contributo di Emil Banca, ha titolo “La botanica …nel piatto. Vademecum per il riconoscimento e l’utilizzo delle piante spontanee mangerecce” è opera di Donatella Mongardi e di Maria Teresa Gandolfi con la supervisione botanica di Giancarlo Marconi. Volume che contiene la descrizione di 190 piante del tutto o in parte commestibili con 200 foto a colori e 500 ricette di cucina.
Come si rileva dall’intervista fatta da Adriano Simoncini a Donatella Mongardi, pubblicata sull’ultimo numero del semestrale “Savena Setta Sambro” il libro botanico-culinario è nato dall’incontro di una ragioniera (la Mongardi) con una docente universitaria di chimica (la Gandolfi) e un chimico ricercatore del Cnr (il Marconi) in occasione di una conferenza nella sede dell’associazione naturalistica Pangea di San Lazzaro presieduta dallo stesso Giancarlo Marconi.
Discutendo del comune interesse per la botanica, e per la cucina, le autrici rilevarono che nei libri in commercio sul tema mancava sempre qualcosa: o erano solo fotografici e illustrativi sulle piante, senza approfondirne gli usi in cucina, o solo di ricette senza descriverne le caratteristiche. Il Marconi è poi un grande esperto di botanica autore di molti libri su piante e fiori delle nostre campagne, e non solo.
Ne è nato quindi un libro completo che descrive le piante, le loro parti e i loro utilizzi, i metodi di conservazione, i modi per aromatizzare vini, aceti e oli, per fare amari e liquori, e le ricette di cucina per insalate, condimenti e dolci. Inoltre ci sono anche descrizioni di altri utilizzi non gastronomici come quelli officinali e curativi.
Nel descrivere gli autori, dei veri personaggi, Donatella non ha usato per molto il diploma in ragioneria. Dopo il matrimonio, e quattro figli, a trent’anni con la famiglia, armi e bagagli si è immersa nella natura trasferendosi a Badolo di Sasso Marconi. Col tempo, e tanta passione, qui col marito Giorgio Pratellini ha realizzato un bed&breakfast e, all’esterno, un vero e proprio eden in terra a nome “Nova Arbora” meta di numerose scolaresche e di centinaia di visitatori ogni anno.
Per Maria Teresa Gandolfi la passione per le piante spontanee commestibili grazie al padre che di frequente la portava nei boschi trasmettendole il suo amore per l’ambiente. Genitore che gli insegnò anche gli utilizzi in crudo, per sopravvivenza, o gli usi in cucina. Da una decina d’anni Maria Teresa ha stretto amicizia con Donatella condividendone la passione per l’ambiente, per le erbe e i loro usi e, da questo, anche la realizzazione de “La botanica …nel piatto”
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